"Se vuoi far venire le tue amiche lo apprezziamo eh" mi dice Gabriele con uno sguardo malizioso.
Gli do un leggero schiaffetto sulla testa.
"A parte gli scherzi chiarè, perché non glielo dici anche alle tue amiche? Così le conosco finalmente" Mi guarda Niccolò aspettando risposta.
Annuisco e le chiamo.Dopo circa 10 minuti arrivano lì in hotel Arianna e Giorgia, le mie migliori amiche. Si presentano e finalmente conoscono Niccolò.
"Il famoso Niccolò! Chiara non fa altro che parlare di te" esordisce Arianna.
Le do un calcio, pregando mentalmente che non continuasse.
"Eh si, le ho fatto perdere la testa" dice Niccolò.
"Scemi" esordisco."Dove ci porti chiarè?" mi domanda Adriano.
Ogni volta che mi facevano domande del genere mi irrigidivo. Perché avevo paura di portarli in qualche posto che non sarebbe piaciuto.
Mi porto la mano alla testa riflettendo.
Ho gli occhi fissi di tutti su di me e le mie guance iniziano ad arrossire.
"Ce l'ho!" Urlo entusiasta.
Ci mettiamo in macchina e io e Niccolò facciamo strada con la mia macchina mentre le mie amiche vanno in macchina con i ragazzi.
Dopo circa 30 minuti siamo arrivati.
Li porto a Taormina, uno dei posti più belli in Sicilia.
Faccio un po' da cicerone mentre giriamo per le vie di questo paese pieno di persone anche alle 2 di notte.
Ci sediamo nelle panchine davanti ad una vista mozzafiato.
Niccolò si siede accanto a me e mi prende la mano. Esce il pacchetto di sigarette dalla tasca dei jeans e ne da una a me e una la mette tra le sue labbra.
Fumando ci godiamo quella vista con le migliaia di stelle e penso a quanto sia strana la vita. A quanto un momento prima desideravo di morire, di non risvegliarmi più a causa della sofferenza e del dolore che provavo continuamente, e a quanto, un momento dopo, mi sentivo così amata che avrei potuto vivere per sempre.
Guardo Niccolò e mi rendo conto di quanto perfetto fosse.
I ragazzi iniziano a socializzare con le mie amiche, e io li guardo soddisfatta. Parlano dell'Università, del lavoro...
"Quindi tu studi a Milano?" Chiede Gabriele rivolto a Giorgia.
"Si, studio psicologia a Milano" risponde lei.
"Com'è Milano da vivere?" Chiede Niccolò intromettendosi nella conversazione.
"Beh, fredda, caotica, però molto bella" esordisce la mia amica.
"Potremmo andare a trovarla quest'inverno" mi propone Niccolò fissandomi.
Annuisco sorridente.
Il fatto che facesse programmi a lungo termine mi riempiva il cuore di tranquillità, mi faceva capire che era con me per restare.
"Prendiamo qualcosa da bere, vi va?"
Chiede Adri.
"Si dai, è l'ultima sera nostra qui a catania divertiamoci un po'" continua Gabriele.
Ci dirigiamo in un locale carino sulla piazza di Taormina con un attico da dove si vede il mare.
"Io de roma so profondamente innamorato, è a vita mia e niente è paragonabile a lei, ma se c'è qualcosa che mi ha colpito in questo tour è proprio a Sicilia, nto è bella aò" esordisce Niccolò ammaliato dalla vista.
"Eccome se è bella aò" continua gabriele.
Ordiniamo un giro di cocktail e io prendo il mio solito gin lemon.
Mi accendo una sigaretta e mi avvicino alle mie amiche a parlare. Racconto loro del concerto e della rosa, e loro ascoltano interessate e con gli occhi a cuoricino, innamorate già entrambe di Niccolò.
Niccolò faceva questo effetto. Faceva innamorare tutti. Persino mia madre. E ce ne vuole.
Appena finisco la mia sigaretta ordino un altro gin lemon, seguita dagli altri.
Alla fine del secondo gin lemon inizia a girarmi la testa.
Ma decido di prenderne un terzo.
"Chiara ma tu non reggi un cazzo, smettila" esordisce ridendo Arianna.
Niccolò mi guarda con un'espressione mista tra preoccupato e incazzato.
Alla fine del terzo gin lemon la testa gira ancora più forte. Gabriele e Giorgia ne prendono un altro, io mi decido di fermarmi prima di dover finire in ospedale, e obbligo Niccolò a fermarsi dato che avrebbe dovuto guidare.
"Niccolò mi gira la testa" dico barcollando.
Ride. Per fortuna. Pensavo fosse arrabbiato.
"Ok ragazzi, mi sa che è arrivato il momento di andare" dice Niccolò prendendomi in braccio.
"Niccolò lasciami" strillo ridendo."Niccolò sto male" dico ad ogni curva che fa.
"Tranquilla amore, tra poco sarai a letto" mi rassicura.<<Niccolò cazzo devo vomitare>> strillo
<<Mi fermo?>> mi chiede calmo.
<<Si cazzo>> strillo di nuovo.
Sentivo tutto girare.
Ci fermiamo e inizio a vomitare per strada mentre Niccolò mi tiene i capelli disgustato.
Non appena mi riprendo, mette in moto e torniamo in hotel.
Scesi dall'auto mi prende in braccio e saliamo in camera.
<<Devo farmi una doccia>> dico cercando di non cadere mentre tolgo i tacchi.
Mi toglie il vestito, mi da un bacio in fronte e mi guarda.
<<Ti amo anche così>> e sorride.
Rido, e dopo essermi sbarazzata di ogni indumento entro dentro la doccia lasciandomi accarezzare dall'acqua tiepida.
Ogni sbronza per me era catastrofica. Non ho mai retto l'alcol molto bene.
Esco dalla doccia e trovo Niccolò in mutande sul letto.
<<Stai meglio?>>
Mi sdraio accanto a lui e crollo in un sonno profondo.
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tra l'eleganza delle stelle
FanficRoma. Può un viaggio cambiarti la vita? Lei aveva bisogno soltanto di qualcuno che la guardasse come se fosse l'unica cosa bella al mondo, lui aveva bisogno di qualcuno che gli volesse bene aldilà della sua fama; erano perfetti per stare insieme.