Capitolo 1

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I tre ragazzi continuavano a salutare dal finestrino, anche se erano sicuri che i loro genitori non li vedessero più. Rose si girò verso Albus e gli disse: "Dobbiamo stare molto attenti alle amicizie che facciamo su questo treno, i nostri genitori si sono conosciuti qui al loro primo anno. Le persone che conosceremo potrebbero rimanere con noi per tutta la vita."
Albus annuì.
"Venite! Vi faccio conoscere i miei compagni!" esclamò allora James scattando in piedi, e uscì dallo scompartimento insieme a Rose dopo aver fatto lo sgambetto al fratello. Albus si alzò e si sedette, non aveva intenzione di raggiungerli: voleva che tornassero e gli chiedessero scusa. Ma sapeva che James non l'avrebbe mai fatto, quindi, come sempre, sarebbe tornato lui da loro senza ricevere nessuna scusa.
Mentre Albus guardava attentamente fuori dal finestrino, entrò un ragazzino piccolo, magro e dai capelli biondo platino.
"Scusa, è libero? Il resto del treno è tutto occupato"
"Certo, siediti"
"Grazie"
Il ragazzino sorrise timidamente. Albus tese la mano per primo.
"Piacere, Albus"
"Scorpius"
Albus si ricordò subito di lui: era il figlio di Draco Malfoy, quello che lo zio Ron gli aveva indicato alla stazione, il peggior nemico di suo padre a scuola.
"Albus Potter, vero?" lo precedette Scorpius.
"Sì. E tu Malfoy, dico bene?"
"Esatto"
Il biondino abbassò gli occhi, quasi con imbarazzo.
"Ehm... Per me non c'è nessun problema... voglio dire... se i nostri genitori si odiavano"
"Davvero?" disse Scorpius speranzoso alzando subito la testa.
"Certo, insomma... Noi non siamo loro. Possiamo benissimo essere amici, se ti va"
"Sì, mi piacerebbe molto"
Si guardarono entrambi, sorridendo, fino a quando una ragazza non aprì di colpo la porta dello scompartimento.
Chiamò: "Scorpius!" ma si bloccò immediatamente alla vista di Albus.
"Albus, lei è mia sorella Astoria. Astoria, lui è Albus, Albus Potter"
"Piacere" disse la ragazza con una smorfia poco convinta.
"Scorpius, vieni un attimo con me, ci sono un paio di persone che vogliono conoscerti"
Lui si girò verso Albus, che disse subito: "Vai pure, ti aspetto"
Non appena furono usciti, la porta non fece in tempo a chiudersi che un'altra ragazza entrò di colpo e si rivolse ad Albus con un tono un po' divertito ed esuberante: "Allora sono vere le voci che girano sul treno... Il fratello di Potter è finalmente qui a Hogwarts!"
Era abbastanza alta e magra, aveva i capelli castani non uniformi, con alcune ciocche più scure e altre più chiare, e la sua carnagione era molto chiara, quasi pallida. Aveva gli occhi color nocciola e le labbra sottili e scure.
"Sai, James non fa altro che parlare di te ad ogni persona che incontra"
Albus era sbalordito.
"J...James parla di me?"
"Si, o meglio, di come hai stupidamente creduto a tutte le sciocchezze che ti ha raccontato su Hogwarts in questi anni" rispose la ragazza con un ghigno.
L'orgoglio che Albus aveva provato poco prima pensando che il fratello parlasse bene di lui ai suoi amici, si trasformò immediatamente in rabbia.
"Beh, felice di averti conosciuto, fratello di Potter"
Lei fece per andarsene, quando Albus rispose a tono, forse per la prima volta in vita sua.
"Mi chiamo Albus"
La giovane si girò di scatto, sorridendo. Poi la sua espressione divenne seria e si sedette di fronte al ragazzino.
"Scusa, sono stata poco cortese. Non mi sono nemmeno presentata. Sono Amanda, Amanda Lupin" disse tendendo la mano verso di lui.
Albus la strinse.
"Sei... La sorella di Teddy?" chiese stupefatto. Conosceva benissimo Remus Lupin e la sua famiglia, più volte si ritrovavano insieme, ma della secondogenita ne aveva sempre e solo sentito parlare, non l'aveva mai vista.
"Vedi Albus, abbiamo già una cosa in comune: non mi piace essere conosciuta in questo modo. Quando, come te, salii per la prima volta su questo treno, anche mio fratello parlava di me con i suoi amici. Lui era uno studente modello, un'asso nel Quidditch, un Prefetto... E voleva che io fossi come lui, per avere una sorella di cui potersi vantare, per avere qualcuno sempre sotto la sua ombra. E sarebbe accaduto, se io non l'avessi impedito."
"Come hai fatto a impedirlo?"
"Scegliendo da che parte stare. Il cappello parlante non ti mette dove staresti bene solo per le tue qualità, ti mette nella Casa che tu hai scelto. E, nonostante ci siano ancora forti pregiudizi, le Case sono tutte uguali, non esistono quelle buone e quella cattiva. Ricordalo, Albus"
Si fissarono per qualche secondo, fino a quando Scorpius non rientrò nello scompartimento.
"Ciao Amanda! Vedo che hai conosciuto mia cugina, Albus."
"Ciao Scorp" lo salutò lei di nuovo sorridente, "è meglio che vada ora. È stato un piacere conoscerti, Albus"
Albus rimase pietrificato dall'occhiolino che lei gli rivolse e la osservò uscire per tornare con i suoi compagni.
Scorpius lo guardò prima preoccupato, poi quasi divertito.
"Tutto bene, Albus? Amanda ti ha sconvolto?" disse ridacchiando.
Albus non riusciva a parlare e balbettò: "Sisi... tutto a posto, però... È davvero bella"
Per gran parte del viaggio Scorpius prese in giro l'amico, poi fecero una scorta di dolci al carrello, che mangiarono fino all'arrivo.
Dopo aver ammirato quello spettacolo dalle barche, finalmente si trovavano all'ingresso di Hogwarts: tutti i ragazzini erano sbalorditi e felicissimi.
Mentre saliva l'imponente scalinata principale insieme agli altri, Albus venne fermato da Rose.
"Santo cielo, Albus! Dov'eri finito? James ed io ti abbiamo cercato ovunque" esclamò lei, ma poi notò Scorpius di fianco al cugino che la guardava sorridendo.
"Piacere, sono Scorpius" disse tendendo la mano, esaltato.
Rose si limitò a lanciargli un'occhiataccia, lui sussurrò ad Albus: "Che ho detto di male?"
L'amico scrollò le spalle. Tutti i loro pensieri vennero interrotti da una profonda voce che proveniva da in cima alle scale.
"Benvenuti, cari ragazzi, alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Io sono Horace Lumacorno, vicepreside e capo della Casa di Serpeverde. Ora varcherete questa soglia e sarete smistati nelle vostre Case. Vi prego di..."
Si fermò a causa di due ragazze che stavano scendendo le scale ridacchiando rumorosamente.
"Amanda, Astoria! Che cosa ci fate qui?" disse con tono agitato ma per nulla arrabbiato. Poi si schiarì la voce e le rimproverò in maniera seria: "Volevo dire... Signorina Lupin, Signorina Malfoy! Entrate subito in Sala Grande o finirete in brutti guai!"
Le due ragazze si scambiarono un sorrisetto. "Ci dispiace tanto, professore" disse Amanda, con un'espressione non molto rammaricata.
"Forza, entrate!" esclamò quello che doveva essere il meno severo di tutti i professori.
Astoria si girò verso la folla di undicenni che aveva osservato la scena, cercando con gli occhi il fratello.
"Buona fortuna, Scorpius" disse con una strizzatina d'occhio, appena lo ebbe trovato.
Stessa cosa fece Amanda, rivolta a qualcun altro però.
"Buona fortuna, Albus"
E dopo aver ammiccato nuovamente, entrò con Astoria in Sala Grande. Tutti i presenti, dal professor Lumacorno a Rose, fissavano il giovane Potter stupiti.
All'interno della Sala, quando la preside vide la porta che si apriva, si alzò in piedi credendo che indicasse l'arrivo dei nuovi studenti, ma dopo aver visto di chi si trattava, si risedette stizzita.
"Avete intenzione di essere messe in punizione già prima che incominci l'anno scolastico?!" urlò Minerva McGrannitt alle due ragazze che si erano appena accomodate senza smettere di ridacchiare.
Non ricevette una risposta, e si voltò verso un collega, il professor Lupin, il quale le chiese scusa, visibilmente imbarazzato.
Finalmente entrarono i giovani studenti e la Cerimonia dello Smistamento ebbe inizio. Ci fu l'annuale canzone del Cappello Parlante e poi Lumacorno cominciò a chiamare i ragazzi. Dopo due Grifondoro, cinque Tassorosso e tre Corvonero, fu il turno di Scorpius.
"Malfoy, Scorpius"
Si sedette tremando sullo sgabello e gli fu posato sulla testa il Cappello.
"Mmm... Un Malfoy eh! Ma non sei così semplice da smistare... Sembri così un bravo ragazzo... Ah! Ero certo che avrei trovato un pretesto per metterti in... SERPEVERDE!"
Scorpius si avviò felice verso il tavolo che lo acclamava e si mise accanto alla sorella che si congratulò con lui.
"Weasley, Rose"
La ragazza era invece tranquilla e sicura, probabilmente non dubitava della Casa in cui sarebbe finita.
"Aha! Weasley eh? E che cervello! Beh, qui non ho proprio dubbi... GRIFONDORO!"
Rose corse soddisfatta verso i compagni e abbracciò James, che la fece sedere.
"Potter, Albus Severus"
Nella Sala calò il silenzio e tutti lo osservarono salire i gradini per raggiungere il cappello. Una volta indossato, sussultò.
"Potter! Finalmente ci incontriamo... Oh si, ci sono tutte le qualità degne di un Grifondoro, ne sono certo..."
"No!"
"No eh? Voi Potter siete così testardi... Curioso però come tuo padre più di vent'anni fa mi chiese proprio il contrario di ciò che tu mi chiedi ora... Nei sei davvero certo? Allora buona fortuna, SERPEVERDE!"
James e gli altri Grifondoro che avevano già cominciato ad applaudire si bloccarono e si guardarono quasi certi che ci fosse stato un errore. Il tavolo dei Serpeverde gioiva a gran voce e applaudiva fortissimo, il giovane Malfoy era il più felice e chiamò l'amico accanto a sé. Albus era davvero contento e, mentre tutti gli tendevano le mani per congratularsi, lui sorrise a Scorpius e poi ad Amanda, che ricambiò. Questa scena non passò inosservata da James, che fu subito assalito dalla rabbia.
Dopo l'eccellente banchetto, tutti gli studenti del primo anno furono portati nella Sala Comune della propria casa dai Prefetti. Quelli di Serpeverde, però, fecero una deviazione per il cortile. La sera del primo giorno di Settembre era già abbastanza buia e tirava un po' di vento. Amanda, che guidava il gruppo, si fermò e annunciò: "I Prefetti, il Caposcuola, il professor Lumacorno e gli altri compagni stanno preparando la Sala Comune per festeggiare voi, i nuovi arrivati. Tra qualche minuto potremo andare, nel frattempo..."
"Tu!" urlò una voce più che infuriata.
James stava correndo verso Amanda, seguito da Rose ed altri pochi Grifondoro.
"È tutta colpa tua, lo hai convinto a diventare Serpeverde con l'inganno!" continuó James indicando Albus. Ma prima che la ragazza potesse ribattere, Albus si mise faccia a faccia davanti al fratello.
"No, io ho scelto di essere Serpeverde" disse serio.
Sul viso di Amanda spuntò un ghigno. Si avvicinò a James e sussurrò: "Hai sentito il tuo fratellino, Potter."
Richiamò tutti gli studenti affinché la seguissero e si incamminò verso il castello. James tirò fuori la bacchetta e gliela puntò contro ma lei se ne accorse e fu più veloce.
"Expell..."
"Protego!"
Il ragazzo balzò all'indietro e perse la bacchetta, mentre Amanda lo sollevò subito a mezz'aria.
"È questo che insegni agli studenti più piccoli? Attaccare alle spalle? Come un codardo?"
Nessuno dei compagni Grifondoro osò fare qualcosa per aiutarlo, Rose era preoccupatissima ma impotente.
"Mettimi giù!" urlò James. La sua voce ora era impaurita più che arrabbiata.
"Lo dirò a Remus! E a Teddy!"
La ragazza rise forte.
"Chi è Teddy? Il tuo orsacchiotto?! Sei patetico. Albus" disse Amanda avvicinandosi al ragazzino "decidi tu cosa fare di lui"
Albus guardò il fratello che aleggiava più o meno a 10 metri da terra.
"Lascialo andare"
La giovane sorrise ad Albus ma poi guardò nuovamente James con disprezzo.
"Ringrazia tuo fratello, Potter"
Lo fece cadere sull'erba e se ne andò insieme a tutti i nuovi Serpeverde.
Albus si girò per vedere James, che una volta in piedi lo squadrò con uno sguardo piendo di odio. Rose fece lo stesso, così Albus raggiunse di nuovo il gruppo ed entrò nel castello.

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Questo era il primo capitolo, spero davvero che vi sia piaciuto. Lasciate un commento se vi va!

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