Albus Potter aspettava quel giorno da tutta l'estate: il giorno in cui avrebbe rivisto il suo migliore amico. Era mattina presto e stava già preparando il baule quando un gufo si posò sul davanzale della finestra, battendo il becco affinché qualcuno gli aprisse. Lui lo fece entrare ma l'animale volò via subito, lasciandogli una lettera in mano. Riconobbe la calligrafia di Scorpius, così la lesse immediatamente.
Caro Albus,
Come stai? Io sono davvero triste nel darti questa notizia, ma purtroppo devo. Non puoi venire da me, nostra cugina Delphi sta molto male e quindi mi hanno detto che è meglio se non viene nessuno. Mi dispiace tanto. Ci vediamo a Diagon Alley, ti aspetto davanti al Ghirigoro!
Con affetto,
Scorpius
Albus diede un calcio al baule e si gettò sul letto sconsolato. Poi qualcuno bussò alla porta.
"Sono papà, posso entrare?"
"No"
"Come no? Andiamo Albus, non fare così. Volevo solo sapere se sei pronto"
"Non andiamo da nessuna parte" singhiozzò il figlio.
Harry aprì la porta.
"Cos'è successo?" chiese preoccupato.
"Niente. Semplicemente non vado via"
"Avete litigato?"
"Ti piacerebbe, ma no. Ha problemi in famiglia, gli hanno detto di non invitare nessuno"
Il padre si sedette sul letto vicino a lui.
"Mi spiace, davvero. Guarda il lato positivo, potrai venire anche tu sabato, ci tenevo molto. Saremo riuniti tutti insieme: i nonni, gli zii, Remus e la sua famiglia, gli amici... In un posto speciale. Sarà bellissimo, vedrai"
"Il mio amico è Scorpius"
"Albus, perché non fai altre conoscenze? Non dico che tu non debba essere amico di Scorpius, sembra una brava persona e non c'è nulla di male, ma perché non provi a conoscere altri ragazzi? James ha tanti amici, e anch'io ne avevo molti"
"Mi spiace se non ho tanti amici come voi" disse Albus sprezzante.
Harry rimpianse ciò che aveva appena detto e si ricordò che Ginny lo aveva avvertito, così non continuó.
"Ascolta, se non puoi andare da Scorpius vuol dire che nemmeno Amanda ci andrà, quindi sabato ci sarà anche lei. Avrai qualcuno con cui parlare, almeno. Però ti prego, cerca di non essere troppo scorbutico. I nonni ci rimangono male ogni volta, mettiti d'impegno per sembrare felice e non uno che è stato costretto ad andare lì".
L'idea di rivedere Amanda lo rallegrò un po', ma non abbastanza da evitare che i giorni successivi fosse più arrabbiato del solito.
Quel sabato pioveva e ciò comportava lamentele in famiglia.
"Uffa! Io volevo giocare con i miei cugini in giardino!" piagnucolò Lily.
"Avrai tantissimo spazio all'interno" la consolò Harry "e in verità non c'è nemmeno un bel giardino dove poter giocare"
"Albus invece è contentissimo di questo tempo, è triste e lugubre come lui" disse James tagliente, ma si zittì quando la madre lo congelò con lo sguardo.
Albus non rispose, non rispondeva mai alle provocazioni del fratello, le ignorava e basta, anche se lo infastidivano parecchio.
"Dov'è che stiamo andando?" chiese James una volta saliti in macchina.
"Lo vedrai" disse il padre "è un posto molto speciale per me, ma non solo per me, anche per la mamma, per gli zii, per i nonni, per Remus... È pieno di ricordi"
Si bloccò per un attimo, commosso.
"Non vi ho mai portati, ma l'ho sempre voluto fare. Vi piacerà".
Arrivarono a Londra, più precisamente a Grimmauld Place. Dopo aver parcheggiato, Harry e Ginny si fermarono davanti al muro tra le residenze numero 11 e 13 dell'antico palazzo.
"Papà, cosa state facendo lì? Non dobbiamo entrare da qualche parte?" chiese il primogenito.
"Certo. Infatti si entra da qui".
Batté la bacchetta 5 volte sul cancello e l'edificio si allargò, lasciando spazio al numero 12 di Grimmauld Place. Mentre James e Lily erano sbalorditi, Albus non capiva cosa ci fosse di straordinario. Erano maghi, non certo babbani impressionabili da trucchetti di magia.
Non appena varcarono la soglia, subito una moltitudine di bambini e ragazzini cominciarono a gridare: "Sono qui! Sono arrivati!".
Evidentemente erano gli ultimi e tutti li stavano aspettando. Dal fondo del corridoio avanzò una donna anziana dall'espressione infuriata.
"Si può sapere che avete da strillare?"
Nessuno osò più fiatare, ma quando vide Harry e la sua famiglia fu lei ad emettere un urlo di gioia.
"Ginny, figlia mia, come stai?" disse amorevolmente correndo ad abbracciarla "ti vedo stanca, hai bisogno di riposo. Harry caro, tu come sempre un po' patito eh? Ma non c'è problema, il pranzo è già pronto!"
Poi fu la volta dei nipoti.
"James, quanto tempo! Avrai tante cose da raccontarmi, certo potresti tagliare leggermente i capelli, non dico tanto ma... Lily, amore, sei pronta per andare a Hogwarts? Abbiamo un sacco di regali per te, beh per tutti intendevo..."
Albus era lì in disparte, non sapeva se desiderava essere abbracciato dalla nonna oppure no: una parte di lui avrebbe voluto tornare a far veramente parte della famiglia, ma l'altra avrebbe voluto staccarsi ancor di più.
Ma la signora Weasley non fece differenze.
"Albus, e tu? Tutto bene?" chiese speranzosa.
Lui diede ascolto al padre e forzò un sorriso.
"Sì. Tutto a posto."
"Ti vedo un po' magretto... Forse tua madre non cucina molto bene?" domandò di nuovo preoccupata.
"Mamma!" esclamò Ginny quasi offesa.
"Tesoro, non te la prendere... Potrei insegnarti però qualche bella ricetta di una volta. Forza, andate di là, siamo tutti pronti già a tavola!"
In sala da pranzo c'erano davvero tutti: Ron e Hermione con i loro figli Rose e Hugo, Bill e Fleur con Victoire, Dominique e Louis, Charlie e Natasha, Percy, George e Angelina con Fred e Roxanne, Neville e Luna con Robert, Remus con Ted e Molly. I genitori di Hermione facevano conoscenza con quelli di Neville, mentre il signor Weasley discuteva animatamente con Xenophilius Lovegood. C'erano solo due assenti: Amanda e sua madre, Ninfadora Tonks. Quando anche la famiglia Potter si fu accomodata, la signora Weasley dispose il cibo tra gli ospiti, ma prima di iniziare a mangiare Harry si alzò in piedi per parlare.
"Voi ragazzi vi starete chiedendo come mai siamo qui. Questa era la casa del mio padrino, Sirius Black, e anche il quartier generale dell'Ordine della Fenice"
I giovani cominciarono a mormorare tra loro, conoscevano Sirius e l'Ordine come conoscevano la storia dei loro genitori, di Voldemort e delle guerre magiche.
"Per tutti noi adulti qui presenti questa casa è importante, piena di ricordi, belli e meno belli, ma che fanno parte di noi. Per questo mi fa davvero piacere che siate venuti tutti, grazie mille. So che però manca una persona, e credo che Remus voglia dirvi lui il perché".
Tutti si voltarono verso di lui, ansiosi.
"Per coloro che ancora non lo sanno, Ninfadora ha partorito due giorni fa"
Fu interrotto da un'esaltazione generale che solo la nascita di una nuova creatura sa instillare. Le signore, anziane e non, cominciarono a domandare: "Ma perché non ce lo avete detto prima?" "Ninfadora sta bene?" "È un maschio o una femmina?"
Remus aspettò che si calmassero, poi annunciò con gioia: "Sono due gemelli, maschi: John e Lyall"
I presenti esultarono a lungo e Molly Weasley si commosse e pianse come una fontana. Poi quando si fu ripresa, suo marito propose un brindisi.
"Lo faremo dopo aver mangiato il brindisi, ora pranziamo altrimenti si raffredda tutto" sentenziò lei.
Il cibo era davvero eccellente, ma non c'era da stupirsene quando cucinava la signora Weasley. Poi brindarono ai due gemelli appena nati, e Albus era quasi felice ma, purtroppo, quella sarebbe stata l'ultima volta.~~~
Heiii come va? Tra poco ci sarà una svolta all'interno del racconto... Ma non spoilero nulla! Se per caso vi interessasse, il motivo per cui ho scelto di salvare Remus e Ninfadora e di creare per loro una famiglia numerosa, non è solo perché sono due tra i miei personaggi preferiti e la mia coppia preferita, ma anche perché secondo me Remus, dopo la sua vita triste e travagliata, meritava un lieto fine, meritava di trovare finalmente la felicità. Inoltre, mi piaceva pensare che sia i genitori di Neville che quelli di Hermione fossero guariti completamente o quasi dopo le cure al San Mungo, per questo sono presenti anche loro. Come ultima cosa, anche per quanto riguarda i figli delle varie coppie ho un po' inventato e un po' preso da fonti reali. In ogni caso se avete qualche domanda chiedete! Vi ringrazio come sempre per leggere la mia storia e nulla, alla prossima!❤️