James era fuori di sé. Cercò ovunque, aprì i bauli di tutti i Grifondoro, anche delle ragazze, ma il suo Mantello e la sua Mappa erano spariti. Quando tutti tornarono dalle vacanze di Natale, si fece aiutare da Fred e da altri due amici, gli unici a sapere che possedeva quegli oggetti, e anche da Rose, ma nessuno trovò nulla. James arrivò presto a una sola conclusione: era stato Albus.
"Non è possibile!" insistette Rose "lui è Serpeverde, non può entrare nella nostra Sala Comune!"
"Nessun Grifondoro mi ha rubato il Mantello e la Mappa, è ovvio che è stato qualcun altro. Non ti ricordi cos'abbiamo sentito? Amanda ha dato un compito ad Albus e Scorpius... È una coincidenza secondo te?"
"In effetti sarebbe proprio una coincidenza... Ma non riesco a credere che abbia fatto una cosa simile! Insomma, è contro le regole e... e impossibile! Come ha fatto a entrare?"
"Non lo so, ma dobbiamo tornare da Remus, dobbiamo riferirgli tutto ciò che accade. Così magari ci crederà!"
Inutile dire che il professore non credette.
"Nessuno studente può entrare nella Sala Comune di un'altra Casa" sentenziò "ora andate, e vi prego di smetterla con questa storia. James, cercherò anche io il Mantello e la Mappa, li troveremo. Li avrà rubati Pix, tutto qui"
I due ragazzi se ne andarono, ancora convinti però che quei Serpeverde stessero tramando qualcosa di grave.
Passarono quasi tre mesi, James e Rose non ebbero modo di spiare Albus e gli altri, e Remus pensò che finalmente si fossero levati dalla testa quella ridicola idea. Astoria, essendo Prefetto, aveva molti impegni a scuola e inoltre era quella che rischiava di più nel caso li avessero scoperti. Così Albus e Scorpius si alternavano per affiancare Amanda nella preparazione della pozione. Quella sera, alle dieci passate, lei e Albus erano in un corridoio deserto al quinto piano. Erano entrambi in pigiama: lui ne aveva uno sobrio, normale, a maniche lunghe, lei portava dei pantaloncini rosa cortissimi e una maglietta bianca che le lasciava scoperte pancia e schiena. Dall'ombelico fino alla spina dorsale si estendeva un graffio, che sembrava essere stato fatto non molto tempo prima. Albus però non chiese nulla, anche se avrebbe voluto saperne la causa. Amanda era china sul piccolo calderone, mentre lui doveva controllare sulla Mappa che non arrivasse nessuno. Purtroppo però si distrasse a pensare cosa o chi potesse aver ferito la ragazza in quel modo, così si accorse all'ultimo della persona che si stava dirigendo verso di loro.
"Gazza è qui! Sta arrivando!" sussurrò Albus.
Amanda strappò la Mappa dalle sue mani, la chiuse, la appoggiò vicino al calderone, al libro e agli ingredienti e coprì tutto con il Mantello. Dopodiché, spinse il ragazzo verso il muro e lo baciò.
"Ah, i giovani d'oggi... Senza un po' di pudore" gracchiò Gazza più disgustato del solito "che avete da dire in vostra difesa?"
Albus era viola e ancora scioccato, ma questa volta anche Amanda aveva perso tutta la sua parlantina.
"Nulla vedo, ammettete tutto. Bene, andiamo dalla preside, lei sì che avrà molto da dire" concluse, e scoppiò in un'inquietante risatina.
"Sta scherzando..." disse Amanda "non ci porterà mica dalla preside solo per aver.."
Ma lui li afferrò per le braccia e cominciò a trascinarli giù per le scale.
"Oh sì lo sta facendo davvero" si rassegnò lei.
Amanda continuava a lamentarsi, quando si ritrovarono faccia a faccia con il professor Lupin, il quale guardò la figlia nient'affatto sorpreso mentre si stupì di vedere Albus nella sua stessa situazione.
"Argus, dove stai portando questi due studenti?"
"Dalla preside. Stavano amoreggiando in un corridoio a quest'ora tarda, professore"
Albus non aveva il coraggio di alzare la testa, e nemmeno Amanda riusciva a guardare il padre. Remus era molto divertito dalla scena, ma si trattenne.
"Beh cosa ne dice se li prendo io per questa sera? Passeranno la punizione con me" propose l'insegnante "dopotutto, mi sembra inopportuno disturbare la preside per due ragazzini innamorati"
Gazza ne fu molto deluso, ma accettò, così Albus e Amanda andarono con Remus nel suo ufficio. Lui li guardava con il classico "sorrisetto alla Lupin" e attendeva spiegazioni.
"Smettila di fare così" disse la ragazza spazientita.
"Di fare cosa? Vorrei solo essere al corrente della tua vita sentimentale" ribatté lui ridacchiando.
"Non è come pensi tu... Gazza esagera" mentì lei "parlavamo..."
"Alle undici di sera in un corridoio deserto al buio?" chiese titubante.
"Beh, lontano da presenze indiscrete... Come la tua!"
Remus scoppiò a ridere, ma lei lo ignorò.
"Che ci facevi tu, piuttosto, a zonzo per la scuola di notte?"
"Perlustravo"
"Cosa?"
"Il castello"
"Perché?"
"Per cercare delle cose"
"Ad esempio?"
"La Mappa del Malandrino e il Mantello dell'Invisibilità"
La reazione di Albus fu proprio quella sperata da Remus: si girò verso Amanda, visibilmente preoccupato, ma lei rimase impassibile.
"Ah. Credevo avessi passato i 15 anni da un pezzo" sibilò lei tagliente.
"Non si è mai troppo vecchi per certe cose... Comunque lo facevo perché James mi ha detto che li ha persi"
"E da quando sei il suo scagnozzo? Com'è che se io ti chiedo aiuto perché non trovo qualcosa mi dici di cercarlo da sola e che è colpa mia se l'ho perso?"
"Perché sono tuo padre e ho il dovere di educarti bene"
Lei non sembrò per nulla convinta.
"Comunque" continuó lui "parliamo della vostra punizione"
"Non dirai mica sul serio! " esclamò Amanda.
"Oh sì. Eravate fuori dal letto ad un orario non consentito, e anche se non volete dirmi cosa stavate facendo la punizione ve la beccate ugualmente"
"Ma non..." tentò la figlia.
"Ho promesso a Gazza che vi avrei tenuti in castigo e lo farò. E dovreste ringraziarmi, sai cosa sarebbe successo se Minerva ti avesse visto vestita così?" domandò lui ad Amanda.
Lei sbuffò.
"Tutta invidia" disse fiera sedendosi sulla poltrona del professore.
Remus scosse la testa e proseguì nuovamente.
"Questa notte mi aiuterete a mettere a posto le mie foto di famiglia"
Aprì un armadietto e prese alcune buste piene di foto e degli album vuoti. Amanda era ancora incredula, e Remus la guardava soddisfatto, ghigno sempre presente sul volto. Albus, nonostante fosse davvero imbarazzato, vide una curiosa foto scivolata fuori da una busta.
"Questa sei tu?" chiese sorridendo ad Amanda porgendogliela.
L'immagine ritraeva una bambina di 5 o 6 anni che rideva e affondava il naso in una tazza, ricoprendolo di cioccolato. La ragazza arrossì, ma di nascosto sorrise anche lei. Trascorsero così tutta la notte, le ore volarono e si divertirono parecchio.
Albus mostrava le foto a Remus e lui gli raccontava quando erano state scattate e perché.
"Lì eravamo a New York l'anno scorso. Molly era entrata in quel negozio di giocattoli magici e non voleva più uscirne... Ti ricordi, Amanda?" chiese il padre.
Lei annuì, ma era concentrata su un'altra foto, quella dopo la nascita dei fratellini. C'erano tutti: Remus, Ninfadora, Andromeda, Ted, Amanda, Molly, John e Lyall. Tutti erano felici. La ragazza cercò la foto della sua nascita, ma prima trovò quelle del fratello e della sorella, dove tutti erano sempre felici. Anche lei lo era in quel momento, in quel preciso istante sorrideva, e pensava che dopotutto, in fondo, amava quella famiglia, fino a quando non vide la sua foto. La nonna la teneva in braccio e le sorrideva, la mamma e il fratello guardavano l'obiettivo con un sorriso meno ampio e meno convinto, il padre era serio, quasi triste.
"Come ci siamo divertiti quel giorno... Amanda, ric..."
Remus si zittì alla vista della figlia immobile.
"Amanda?"
Lei era arrabbiata, furiosa, ma non riusciva a parlare, ciò che voleva dire le si bloccò in gola. Le veniva da piangere, e lei non piangeva mai. Si alzò rovesciando la poltrona, uscì e sbatté la porta, che fece tremare il tavolo e risuonò a lungo nel castello vuoto.~~~
Salve! Cosa ne pensate? Siete curiosi di continuare a leggere la storia? Spero davvero di sì... Accadranno ancora molte cose! Lo so, in questo capitolo c'è un uso spropositato del verbo sorridere, ma era abbastanza voluto affinché si noti ancor di più la svolta che prenderanno i personaggi dal capitolo successivo. Vi state chiedendo se il tutto diventerà più "dark"? Sì, lo diventerà... E nulla, lasciate un commento se volete, grazie mille e alla prossima❤️