Capitolo 17

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Il primo mese trascorse lentamente, ad Albus e a Scorpius non venne fatta alcuna richiesta, così aspettarono che arrivasse il loro momento, certi che sarebbe arrivato. Quando le due ragazze cominciarono ad avere bisogno di loro, non fecero comunque nulla di pericoloso o particolarmente eroico, nemmeno eccitante, solitamente rubavano ingredienti dalle riserve di Lumacorno, il quale non si poneva alcun problema se spariva qualche elemento della sua scorta. In pratica, mentre Amanda e Astoria rischiavano preparando una difficile pozione nei luoghi più nascosti, loro facevano la parte dei ladri da quattro soldi. Ma erano certi che il loro momento sarebbe arrivato. E arrivò, una mattina di Novembre, quando Amanda ricevette una lettera da sua nonna. La lesse di nascosto, e la sua espressione non prometteva niente di buono.
"Cosa dice?" sussurrò Albus.
Amanda la chiuse in fretta e rispose: "Ci vediamo nell'aula di Incantesimi, cercate di non farvi vedere, andiamo uno alla volta per non farci seguire"
Lei partì per prima, poi Astoria la seguì, dopo Scorpius e infine Albus. Proprio mentre stava per uscire dalla Sala Grande venne raggiunto da James e Rose.
"Albus" lo chiamò la cugina.
"Non posso" disse lui brusco, e continuó per la sua strada, accelerando.
"Albus, dove vai?" urlò James "Seguiamolo"
I due Grifondoro gli corsero dietro, ma ormai lo avevano perso. Non si diedero per vinti, però, e iniziarono a cercarlo ovunque.
Albus entrò nell'aula ansimante, controllò di averli seminati e chiuse bene la porta.
"Eccoti finalmente!" esclamò Scorpius "quanto ci hai messo?!"
Ma Amanda non gli diede il tempo di rispondere, era agitata.
"Abbiamo un grande problema. Il momento si avvicina e noi siamo in ritardo con i tempi"
"Che vuol dire 'il momento si avvicina'?" chiese Scorpius terrorizzato.
"Vuol dire" spiegò Astoria spazientita "che Delphi sta peggiorando e se la pozione non sarà pronta... Beh, saprete cosa succederà"
"Quanto tempo abbiamo di preciso?" domandò allora Albus.
"Non lo sappiamo. Non è una cosa prevedibile" rispose Amanda "l'unica cosa che sappiamo è preoccupante, ovvero che probabilmente l'Horcrux non è uno solo"
"Cosa?!"
Questa volta anche Astoria era perplessa e spaventata.
"La nonna mi ha scritto che è troppo potente per essere solo uno, anche se di Voldemort. È quasi certa che il secondo sia di Bellatrix"
"Come può saperlo?" si sorprese l'amica.
"Lo sa perché, come ho dimenticato di dirvi, c'è un altro problema. Lucius e Draco avevano il Marchio Nero, che era quasi scomparso con la morte del Signore Oscuro: ora sta tornando vivido sulle loro braccia. Mia madre ha una profonda ferita sulla gamba, procuratale da Bellatrix molti anni fa e adesso ricomincia a sentire dolore. Quindi sicuramente anche a tuo padre, Albus, sarà bruciata la cicatrice. E non una volta soltanto"
"Ma... ma questo significa che si faranno delle domande e... e cominceranno a sospettare che stia succedendo qualcosa!" esclamò Astoria e, per la prima volta, Albus notò la sua somiglianza con il fratello, avevano lo stesso volto spaventato.
"Esatto. Motivo per cui dobbiamo accelerare. Un altro problema è che se già era pericoloso preparare la pozione prima, ora lo sarà ancor di più. Fin'ora siamo state attente, scegliendo i momenti adatti, ma ora non possiamo più preoccuparcene, dobbiamo andare avanti anche alla luce del sole"
"Ci scopriranno!" squittì Astoria.
"Bisogna correre questo rischio".
Intanto James e Rose setacciavano il castello, quando si trovarono davanti all'aula di Incantesimi.
"La porta è chiusa. Tutte le altre sono aperte, guarda!" disse il ragazzo "È sicuramente qui dentro"
"Allora entriamo"
"No, ho un'idea migliore"
James estrasse da una tasca della divisa delle Orecchie Oblunghe. Una la appoggiò sul pavimento vicino alla fessura della porta e l'altra la prese in mano e la avvicinò al suo orecchio e a quello di Rose. Prima ci fu qualche interferenza, poi cominciarono a sentire delle voci.
"Non abbiamo più tempo"
"È Amanda!" bisbigliò James.
"Come possiamo aiutarvi?"
"Albus!" disse Rose.
"Abbiamo un compito da assegnarvi, bello difficile questa volta. Spero che siate pronti"
"Certo"
"Dovrete riuscirci in fretta e senza farvi scoprire"
"Mi sa che adesso ricomincio ad avere paura"
"Scorpius!"
"E fai bene. Se...
Si udì un frastuono che coprì parte delle parole di Amanda.
"one... Voldemort tornerà"
James e Rose si guardarono allibiti.
"Scorpius, cos'hai fatto!"
"Scusa! È che sto tremando... Di nuovo"
"Reparo!"
"Bene. Astoria, va' pure. Spiego io a loro ciò che devono fare"
Sentendo i passi che si dirigevano verso la porta, i due ragazzi che stavano origliando scapparono subito a gambe levate. Astoria uscì e non vide nessuno, richiuse la porta e se ne andò.
"Allora, sapete cosa sono i Doni della Morte?" chiese Amanda.
"Una leggenda" disse Scorpius.
"No, sono esistiti per davvero" lo corresse Albus "ma ora non più, dico bene?"
"Quasi. La Bacchetta di Sambuco è sepolta insieme al suo ultimo proprietario, la Pietra della Resurrezione non è più stata trovata, ma il Mantello dell'Invisibilità ce l'ha una persona: tuo padre, Albus"
"Ci serve?"
"Assolutamente"
"Ma come farà Albus a prenderlo? Non può certo scappare da Hogwarts e fare una rapina a casa dei suoi genitori!" esclamò Scorpius.
"Non è a casa loro" disse Albus come se avesse appena avuto un' illuminazione "È qui a scuola! Mio padre a regalato un mantello così a James qualche anno fa, ha detto che era un articolo del negozio di scherzi degli zii... Ma infatti non esiste una cosa del genere ai Tiri Vispi Weasley. James lo porta sempre con sé"
"Ma come fac..." iniziò Scorpius, ma Amanda lo interruppe.
"E questo è uno. Poi c'è un altro oggetto da recuperare... E so per certo che lo ha James anche quello"
"Cos'è?"
"La Mappa del Malandrino"
"La che??" domandò Scorpius.
"Una mappa magica. Inventata da mio padre insieme a James Potter, Sirius Black e Peter Minus. Rappresenta tutto il castello e si può vedere dove sono tutti gli altri, cosa fanno, dove vanno, a tutte le ore, tutti i giorni"
"Fantastica!" disse il biondino.
"Ne abbiamo bisogno. Inoltre, Albus ed io abbiamo lo stesso diritto che ha James di possedere quella mappa"
"Dobbiano procurare la Mappa e il Mantello, quindi" si assicurò Albus.
"Alla svelta" rispose Amanda.
"Ma come faremo?" chiese Scorpius "Come facciamo a intrufolarci nella Sala Comune di Grifondoro? Non si può!"
"Usate 'Reducio'. Vi farà rimpicciolire e potrete sgattaiolare all'interno. 'Engorgio' vi farà tornare normali. Può entrare uno solo di voi e l'altro può rimanere fuori a fare la guardia, decidete voi" suggerì la ragazza.
"Grazie!"
"Ora andiamo e, mi raccomando, più veloci che potete. Abbiamo i giorni contati, se la pozione non sarà pronta Voldemort tornerà".
"Ma...in carne ed ossa?" azzardò Scorpius.
"Non lo sappiamo. All'inizio potrebbe essere una specie di fantasma e poi fortificarsi con il tempo. Ciò non deve accadere però".
Uscirono dall'aula e si diressero verso la loro Sala Comune.
James e Rose correvano all'impazzata.
"Non si corre nei corridoi!" strillò Gazza "Lo dirò alla preside!"
Ma loro non lo badarono. Entrarono nella classe di Difesa contro le arti oscure e irruppero nello studio del professore.
"James! Rose!" li salutò Remus
"C'è qualcosa che non va?" aggiunse notando che avevano il fiatone.
"Sì! Li... abbiamo... sentiti" ansimò il ragazzo.
"Chi?"
"Albus! E Amanda" disse Rose sfinita.
"E cosa dicevano?" domandò Remus sorridendo.
"Vogliono far tornare Voldemort!" esclamò James.
L'insegnante prima tornò serio, poi si mise a ridere.
"Chissà di cosa stavano parlando... Dovete aver capito male"
"No! È la verita!" insistettero i due.
"Ascoltate, io capisco che siete arrabbiati con Albus e so che Amanda non è una persona molto amabile, ma mettetevi il cuore in pace e non cercate di incastrarli in questo modo. È un'accusa grave, per quanto insensata"
"Non è insensata! E non erano solo loro, anche i Malfoy!" precisò Rose.
"Ecco, ci mancavano solo quelli" disse Remus con una mano sulla fronte "Anche Harry era così da ragazzo, per lui Draco stava sempre tramando qualcosa..."
"È la verità, devi crederci!"
"Mi dispiace, ma non posso. Ripeto che nonostante sia grave, è un'accusa infondata, perché non esiste alcun modo per far tornare Voldemort. Ora andate a lezione, su!"
James e Rose provarono a controbattere, ma furono zittiti. Se ne andarono, ma decisero che avrebbero continuato a spiare quei quattro, per scoprire cosa avevano in mente.

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Salveee! In quanti state odiando James e Rose? Beh io sì, ma credo si sia capito già dal primo capitolo che sono moolto di parte. Comunque vi assicuro che non accadrà nulla di scontato... Lo scoprirete presto! Visto che sono a buon punto con la scrittura, forse dalla prossima volta pubblicherò ogni giorno... Ma vi confermerò tutto!
Come sempre vi ringrazio tantissimo, e a presto❤️

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