Erano passati due giorni da quella terribile notte: Lucius, Narcissa e Andromeda furono costretti ad ammettere di aver nascosto la figlia di Voldemort, tutti raccontarono ai giornalisti quello che accadde e testimoniarono che ognuno di loro aveva contribuito alla sconfitta, questa volta per davvero, del Signore Oscuro. Dopo aver celebrato Harry Potter il primo giorno e informato il mondo sull'esistenza di Delphi il secondo, quella mattina La Gazzetta del Profeta riportava finalmente i nomi dei ragazzi:
SEI STUDENTI DI HOGWARTS FERMANO IL RITORNO DI VOLDEMORT
Un paragrafo era occupato dall'elogio per Albus, James, Rose, Scorpius e Astoria, l'altro era completamente dedicato ad Amanda. Fu proprio Albus a raccontare tutto e a insistere affinché avesse lo spazio che meritava: la sua eccellente pozione, il suo coraggio, la sua vita rischiata più di quella di chiunque altro. Ovviamente tutti si sentirono in dovere di omettere dal racconto il fatto che Amanda avesse rovesciato la pozione invece di usarla subito, perché poi si era riscattata pienamente. Minerva McGrannitt si era scusata con i ragazzi e aveva promesso che avrebbe assegnato loro i punti che meritavano. Non mancò però la ramanzina, da parte sua come da parte dei genitori, nella quale vennero rimproverati di non averli informati di ciò che stavano facendo, e che se lo avessero fatto li avrebbero sicuramente aiutati. Ma era inutile rimuginare sul passato, ormai ciò che era accaduto era accaduto, e fortunatamente era andato tutto per il meglio.
Erano al San Mungo, tutti avevano riportato alcune ferite ma li avevano già medicati il primo giorno. Amanda e Delphi erano state le uniche persone in gravi condizioni, infatti giacevano su due letti nella stessa stanza. Erano ormai fuori pericolo ma nessuna delle due si era ancora svegliata da due giorni. La stanza era piena di persone, suscitando l'agitazione dei Medimaghi: tutta la famiglia di Amanda attorno al suo letto, i Malfoy attorno a quello di Delphi, mentre la famiglia Potter e la famiglia Weasley erano sedute in disparte. James si avvicinò al fratello.
"Possiamo parlare?"
Albus annuì e venne condotto fuori.
"Mi dispiace" disse James rammaricato "è tutta colpa mia, ho sentito quelle parole e mi sono allarmato senza pensare che avevo sicuramente tralasciato l'intero discorso..."
"Non importa"
"Davvero mi dispiace. Però ci tengo a precisare che noi non eravamo venuti per origliare o spiarvi. Volevamo chiarire la situazione con te e far tornare tutto come prima"
"Scusa, quella è stata colpa mia" ammise Albus "Tutto come prima?"
"Sì, Al"
I fratelli si abbracciarono e vennero raggiunti da Rose, che senza dire nulla si unì a loro.
"Scusa Rose"
"Oh figurati" singhiozzò lei.
Rientrarono, ma Albus si fermò sulla soglia. Guardò il padre, che capì e lo raggiunse fuori.
"Mi dispiace, papà, se non sono un figlio modello come James. Io cerco sempre di fare del mio meglio, ma non è mai abbastanza"
Harry lo zittì.
"Albus, sono stato io. Ti avevo detto che non ci sarebbe stato nessun problema se tu fossi diventato Serpeverde e invece poi mi sono lasciato sopraffare dai pregiudizi che ho sempre avuto. Tu non sei affatto inferiore a James come non lo sei a nessun altro, so che ti impegni al massimo e questa è la cosa più importante. Spero che potrai perdonarmi per aver ostacolato la tua felicità"
"Io sono felice con Scorpius e i miei amici, ma non posso esserlo senza la mia famiglia"
Albus strinse forte il padre, che si commosse. Anche loro però vennero interrotti: Ginny, molto contenta di vederli riconciliati, li chiamò perché Amanda si era svegliata. Il figlio abbracciò pure lei scusandosi, e poi tutti e tre entrarono di nuovo nella stanza. Amanda si mise a sedere sul letto a fatica, dolorante, guardandosi intorno. Tutta la sua famiglia la abbracciò in lacrime, eccetto Remus che, seduto a fianco a lei, fissava il pavimento, e ovviamente i due gemellini che si borbottavano a vicenda parole incomprensibili sul passeggino, ignari di ciò che era successo. Amanda guardò il padre, che alzò finalmente la testa.
"Avrei dovuto crederti fin dall'inizio, non avrei dovuto dubitare della tua parola un solo istante. Invece mi sono messo contro di te e ho rovinato tutto. Sono un padre terribile... Sono davvero un mostro"
"No...io lo sono stata, non dovevo dirti quelle parole, sapendo cos'hai passato. E non lo penso realmente, ma in quel momento ero accecata dalla rabbia e l'idea che tu non mi volessi mi aveva fatto perdere la ragione"
"Era per questo che non mi parlavi più? Pensavi che io non ti volessi?"
Amanda estrasse da una tasca di ciò che rimaneva dei suoi vestiti una foto stracciata, quella che aveva trovato la sera della punizione con Albus. La diede a Remus e spiegò: "In tutte le altre foto sorridevi, in questa no"
"Ero triste perché non riuscivo a perdonarmi il fatto di averti condannato a una vita come la mia. Desideravo che fossi felice e sana, non volevo contagiarti con la mia maledizione"
"È il regalo più bello che avresti mai potuto farmi"
Piangendo, si strinsero l'una all'altro e così rimasero per molto tempo. Poi passò un Medimago che mandò fuori tutti scocciato, sostenendo che l'orario di visite fosse terminato ormai da un pezzo. Astoria e la sua famiglia salutarono Amanda velocemente, mentre Albus si nascose dietro un armadio e attese che tutti uscissero.
"Lasciatelo dire, un nascondiglio davvero pessimo" lo prese in giro la ragazza che aveva visto benissimo.
"Avresti saputo fare di meglio?" la sfidò lui.
"Oh certo. Quando esco da qui ti mostrerò come mi nascondo abilmente"
Entrambi risero, poi si guardarono.
"Sei la persona più coraggiosa, intelligente, furba, altruista e... bella che io conosca" disse Albus.
Lei sorrise.
"Anche tu non sei affatto male. Intendo che sei coraggioso e scaltro pure tu, ovviamente" si corresse subito.
Poi si indicò da sola e aggiunse: "Mi spiace di non avertelo detto"
"Non importa, se non ne vuoi parlare ti capisco"
Ma Amanda gli raccontò tutto.
"Quando sono nata dissero ai miei che non sapevano come sarei diventata, perché ero un caso quasi unico. Da piccola ero una normale bambina, poi al posto di svilupparmi come tutte le ragazze ho cominciato a trasformarmi in lupo. Avevo 10 anni. Però non sono un lupo mannaro a tutti gli effetti... O meglio sì, ma una volta sentii i Medimaghi dire a mio papà che ero anche un po' come un Animagus, bastava che ci fosse la luna quasi piena e avrei potuto trasformarmi di mia spontanea volontà. Dissero anche che era molto pericoloso e che avrei potuto rimanere per sempre un lupo. Invece eccomi qui. Non mi è mai dispiaciuta questa cosa, sono contenta di essere così: diversa. E non mi interessa se non potrò avere figli, tanto non li avrei voluti lo stesso"
Lei rise, e lui pensò: "A me piaci così diversa", ma purtroppo, o per fortuna, lo pensò a voce alta.
"Ne sono felice" disse allora Amanda.
"Ma si può sapere cosa non capite della parola 'FUORI'?!" sbottò il Medimago, rientrato con un vassoio di intrugli dall'aria poco appetitosa.
Albus ridacchiò, baciò Amanda sulla guancia e se ne andò, mentre lei lo osservava sorridendo.
La sera dell'ultimo banchetto, i Grifondoro erano al settimo cielo: avrebbero vinto la Coppa delle Case sicuramente. Appena Albus, Amanda, Astoria e Scorpius fecero il loro ingresso in Sala Grande, si levò un boato, non solo dal tavolo dei Serpeverde. Loro si guardarono compiaciuti, poi presero posto. Quando la preside concluse il suo discorso, tutti attendevano trepidanti che annunciasse il vincitore della Coppa.
"La classifica attuale vede al quarto posto Serpeverde con 332 punti, al terzo posto Tassorosso con 407 punti, al secondo posto Corvonero con 458 punti e al primo posto Grifondoro con 491 punti"
I Grifondoro esultarono e indicarono con gioia le decorazioni rosse e oro già presenti nella Sala.
"Sì, complimenti miei cari. Tuttavia..."
La McGrannitt indugiò per un attimo e si lasciò scappare un sorriso ripensando ad Albus Silente, il quale molti anni prima, nel medesimo posto, disse la stessa cosa che lei stava per annunciare.
"Ho dei punti dell'ultimo minuto da assegnare. A Rose Weasley e James Potter, per aver agito sempre per il bene, non solo della scuola ma anche per il bene superiore, e per aver mantenuto con costanza la loro posizione nonostante fosse quella sbagliata, assegno a ciascuno 20 punti"
Tutti i Grifondoro urlarono di gioia e abbracciarono i due ragazzi che, stupiti, ringraziarono la preside con lo sguardo.
"A Scorpius e Astoria Malfoy, per essersi uniti ad una giusta causa e non averla mai tradita anche quando erano tentati di farlo, e per averla difesa dimostrando grande coraggio, assegno a ciascuno 40 punti"
Le grida arrivarono dal tavolo dei Serpeverde questa volta, e i fratelli si commossero tra i tanti applausi.
"E infine, ad Albus Severus Potter e Amanda Lupin, per il loro sangue freddo, per la dedizione avuta nel portare a termine il loro compito, tanto proibito quanto essenziale perché sapevano che era la cosa più importante da fare, e per non aver mai smesso di credere nell'amore, anche quando sembrava inesistente, assegno a ciascuno 60 punti"
I Serpeverde si alzarono in piedi e levarono in aria i capelli, le decorazioni cambiarono colore e diventarono verdi e argento.
"Presumendo che i miei calcoli siano esatti... Serpeverde vince la Coppa delle Case!"
Mai nella sua vita Minerva McGrannitt era stata così felice di vedere quella coppa nelle mani dei Serpeverde: applaudiva soddisfatta, insieme a tutti i professori. Lupin osservava contento la figlia mentre Lumacorno piangeva dalla gioia. Albus e Amanda si abbracciarono, poi lei prese la mano di lui e rimasero così per tutta la serata. Albus Severus Potter sorrideva, era felice mentre tutti i suoi compagni, diventati ora suoi ammiratori, gli chiedevano di raccontare le sue gesta eroiche. Pensò che forse era riuscito nel suo intento di far dimenticare a tutti Harry Potter, ma pensò anche che non gli avrebbe più dato fastidio se lo avessero paragonato a lui in futuro. Ormai non aveva più nulla da invidiare a nessuno, però non era quello che gli importava. Non era il coraggio ciò che aveva imparato da quella bizzarra avventura. Era l'importanza degli amici, della famiglia e dell'amore, che ancora una volta aveva dimostrato di essere la magia più potente.~~~
Ciao a tutti! Siamo arrivati al penultimo capitolo. Ebbene sì, penultimo, quindi non ve ne andate... Attendete solo fino a domani! Non mi sembra vero di aver scritto qui tutta la mia storia, grazie mille davvero per averla letta e apprezzata❤️
Mi piacerebbe continuare a scrivere qualcosa, quindi volevo chiedere se vi farebbe piacere leggere qualche altro mio racconto. Se sì, preferireste che continuassi a scrivere altre avventure di Albus e gli altri nel loro prossimo anno a Hogwarts, oppure che scrivessi una storia con Ninfadora Tonks come protagonista, raccontando la sua vita (ovviamente la mia versione) e spiegando anche alcune cose che qui sono state solo accennate? Non escludo di poterle fare entrambe, ma sarebbe davvero difficile soprattutto perché tra un mese purtroppo ricomincerà la scuola e avrò pochissimo tempo. Rispondete per favore❤️
Grazie mille ancora, alla prossima e ultima parte de La Maledizione Dell'Erede!