Capitolo2

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Lui era un tipo tranquillo.
Scriveva canzoni. Aveva un bella vita. Vendeva CD per le strade.
Si chiamava Edward. Amava la musica. L'arte lo affascinava. Si distingueva da tutti. Odiava tutto ciò che è affine a delle regole anche se non aveva mai rischiato la prigione.
Si vestiva con felpe e jeans e si riconosceva dalla sua chioma arancione. Da bambino aveva subito atti di bullissimo. Lo chiamavano 'pel di carota' e lui ci soffriva. A 16 anni tentò il suicidio dopo che le cose a scuola erano peggiorate. Lo picchiavano, lo insultavano. L'anno seguente andò in terapia e imparò che doveva trovare qualcosa che lo facesse sentire meglio. Tutti hanno qualcosa o qualcuno che si può definire 'wonderwall', un' ancora di salvezza. La sua era la scrittura. Scriveva poesie e le trasformava in pezzi. Si fece comprare come regalo per i 18 anni una cabina da registrazione. Incideva delle demo e poi le vendeva. Con il ricavato ne incideva altre. Non lo faceva per nessuno. Ne per lui, ne per i suoi.
Lo faceva per la gente
Amava il fatto che le sue strofe potessero migliorare la giornata a qualcuno. Era solo un venditore abusivo, ma aveva grandi piani in mente.

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