Capitolo 9

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Scendo dalle scale frettolosamente mi fermo un'attimo e penso " sto sbagliando tutto oppure è la scelta giusta?". Non lo so non riesco a darmi una risposta devo tornare a casa e parlare con Ros immediatamente, questo grazie a chi? A mio padre che non mi ha mai fatto vivere una vita adolescenziale. Sono sempre stata chiusa in casa e uscivo solo con Taylor o Welch al mio fianco. Adesso mi ritrovo a combattere questa dura realtà che non sò cosa significa amare. Continuo a scendere le scale con la testa bassa pensando,pensando pensando quando mi imbatto in un signore che sa salendo le scale d'istinto gli dico subito un

«Mi scusi»

«Colpa mia » dice lui. Poi alza lo sguardo ha un'aspetto familiare come se lo avessi già visto. Lui mi guarda e mi chiede

«Qual'è il suo nome signorina?»

«Sono Miss Grey» non mi va di dirgli il mio nome «E il suo?» ribatto

Si fa una risata poi dice

«Un caro amico dei suoi genitori» e sale io lo guardo fino a destinazione arriva sul piano di Blaine ma non riesco a vedere se bussa a lui. Mi suona il cellulare devo rispondere sarà mio padre

«Grey» dico

«Ehy Feebs dimentichiamoci delle amiche come ti butta?» è Ros

«Oh Ros dovevo parlare proprio con te. Come mi butta? Male anzi malissimo»

«Quando vuoi amica oggi sono libera posso passare da te che ne dici?» propone

«Bene! Sto a casa tutto il pomeriggio poi penso che dopo studiamo un pò che ne pensi?» dico

«Fee con lo studio! Dopo se ne parla adesso pensiamo a noi, lo studio è stato sempre il primo delle tue priorità. Adesso che hai qualcosa da raccontarmi è una novità per me» dice enfatizzando «Sono eccitata di questo non vedo l'ora che arrivi oggi alle 4?»

«Bene alle 4» dico e attacco il telefono.

Torno a casa. Saranno le 10 non ce nessuno ma io voglio parlare con la mamma chiamo al suo cellulare

«Pronto?» dice mamma

«Mamma sono Fee»

«Oh Fee tutto bene? O ti è successo qualcosa?» è preoccupata

«Mamma non qualcosa di male ma neanche di bene cioè non ti sò spiegare infatti ho bisogno di parlarti» dico

Mamma dall'altra parte del telefono rimane in silenzio non sà cosa rispondere. Perchè è la prima volta che voglio confidarmi con lei di solito non lo faccio mai perchè non ho nulla da dire. Adesso ho bisogno di un sostegno di mia madre e la mia migliore amica.

«Fee finisco questo riunione e tra mezz'ora sono a casa» dice mamma

«Va bene Mamma ti aspetto qui» attacco

Mi guardo intorno e penso nel frattempo cosa posso fare mi avvicino al bancone colazione? No! Non ho voglia di mangiare con tutto quello che è successo vado sopra a farmi una doccia la miglior cosa entro in bagno mi guardo allo specchio sono sempre così assente capelli scuri con carnagione chiara e occhioni enormi più grandi della mia faccia e grigi come mio padre. Mi tolgo il vestito le converse mi strucco entro nella doccia e ripenso un pò a tutto a Blaine alla festa al bacio al pugno a dormire con Blaine. Mi sembra tutto strano tutto nuovo. Ah perchè sono così strana? Perchè ho avuto un padre così iperprotettivo? Alla fine lo so lo fa per me per la famiglia ha sempre avuto questo sensazione di protezione per ogni cosa che è suo mia madre l'ha sempre saputo domare per questo ogni tanto mi lascia libera ma credo che se non fosse per mia madre sarei rinchiusa in queste 4 mure come Raperonzolo era la mia storia preferita ma solo in parte, perchè quando ero piccola adoravo ascoltare mia madre mentre mi raccontava la sirenetta adoro quella storia e mi ci rivedevo in lei ribelle, indipendente, impulsiva e avventurosa. Basta dai! Sto viaggiando con la mente ma ricordare la mia infanzia mi rende felice. Esco dalla doccia mi asciugo e metto una tuta e se chiamassi Claude e mi alleno un pò? È ancora presto mezz'ora di allenamento almeno sfogo l'adrenalina. Chiamo Claude vado in palestra da lui mi lego i capelli. E metto i guantoni

«A quanto pare oggi sei invena di dare pugni e calci» dice Claude

«Sono solo iperattiva tutto qui» dico

E inizio a prendere a pugni la mia cazzottiera destro,sinistro e poi un calcio poi pugni continui uno dietro l'altro poi un altro calcio e vado avanti cosi. Claude mi gira intorno e mi gaurda io non distolgo lo sguardo dal mio sacco non voglio perdere questa concentrazione.

«Sei più che motivata, vai continua così» e mi mantiene il sacco io tiro più forte facendo scivolare il sacco dalle sue mani

«Wow! Okok basta così hai detto molto per oggi! Non sò cos'era ma sei stata forte proprio come tuo padre quando va qualcosa storto.» Dice io tolgo i gua toni portandomeli alla bocca e strappando la cerniera.

«Ce qualcosa che non và? Non rispondere a monosillabi»

«Claude nulla di male solo adrenalina che da tempo non scarico» e bevo un sorso d'acqua «Sai che problemi ho con la rabbia»

«Bene credk che per oggi puoi andare! Sei stata formidabile» e mi da una pacca sulla spalla

Torno a casa mamma è di ritorno tra poco faccio di nuovo la doccia metto un pantaloncino con canotta e le mie ciabatte. Scendo da camera mia e passa davanti un camera che adesso è stata nascosta da un mobile prima non si notava adessi si no che dietro ce una porta. Qualcuno ci sarà entrato da poco ma perchè nascondere una cosa simile? Sposto l'armadio! Cazzo! È pesante cerco di prendere la parte con cui riesco a spostarla facilmente e riesco a spostarla trovo una chiave sotto questo armadio spostato la prendo apro la porta è chiusa forse questa chiave. La infilo e apro è buio è tutto spento ma ce un'odore di cuoio come delle scarpe firmate e nuove. Devo trovare l'interruttore poggio le mani ai lati delle pareti quando lo trovo accendo. Mi giro e cosa vedo non ho parole per descriverlo è davvero imbarazzante e strano. Sembra l'inferno. Ma a cosa serve uma stanza del genere? E cosa ci fa a casa mia? Chi sono i sadici? I mieo genitori?

50 sfumature famiglia GreyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora