L'Arazzo

Parte 12 REVISIONATA

-Non sarei rimasto con te Granger. Probabilmente mi sarebbe venuto il panico e ti avrei chiesto di abortire. Tu mi avresti dato del matto ed avremmo litigato. Non sarei diventato il tuo ragazzo, non sarei venuto a vivere con te. Ma sarei venuto ad ogni ecografia, ci sarei stato per i controlli. Una mia responsabilità resta tale anche se non la voglio. E lo so che non stai dormendo, ti ho già guardata dormire e fidati, non sei così-

Draco sedeva al capitale del letto occupato momentaneamente da Hermione, saranno state le tre di mattina ma non glie ne importava. Per tutto il giorno lei non era uscita dalla sua stanza., neanche per cenare. Blaise le aveva portato dell'acqua e le aveva proposto di mangiare qualcosina preparato da lui, ma non c'era stato verso di convincerla ad uscire o ad accettare.  Lui era rimasto tutto il giorno al piano di sotto ad aspettare che scendesse per finire di litigare, ed era mezzanotte inoltrata quando capì che non sarebbe successo. Così aveva iniziato ad inveirle mentalmente contro fin quando non arrivò alla conclusione di volerle urlare addosso per davvero. Ma quando l'aveva vista rannicchiata in quel letto a dargli le spalle, non se l'era più sentita.

-Malfoy..-iniziò lei, smettendo di dargli le spalle e fingere di dormire

-Una volta mi chiamavi Draco.- la interruppe lui. Hermione si era messa a sedere al centro del letto e nella penombra riusciva comunque a vederlo. Indossava gli stessi vestiti che aveva a pranzo, l'unica differenza era nelle maniche arrotolate fin sopra gli avambracci. Le braccia erano incrociate sul petto e seguivano il lento movimento del respiro del ragazzo, intanto la guardava in attesa di una risposta. Non le veniva niente di sensato da dire che non sembrasse una scusa.

-Perchè tu per me eri Draco.-  ed è vero, pensò. Non c'era circostanza in quella frase, per lei, lui a quel tempo, era solo Draco. Si alzò dal punto in cui si trovava e lentamente le si avvicinò, sedendosi poi proprio al suo fianco al centro del letto. Sembravano due persone diverse da quelle che si erano sbraitate addosso in quella tarda mattinata dopo aver scoperto, senza molta sorpresa, di star per diventare genitori. 

-Quando ho smesso di essere per te Draco?- le chiese, appoggiando i gomiti alle gambe incrociate ed appoggiando la testa sul palmo della sua mano, guardandola da vicino. Troppo vicino.

Quando non è stato più Draco per te Hermione?, si chiese distogliendo lo sguardo e puntandolo fuori la sua finestra 

-Mezzosangue..perchè non mi parli più?-

-Mi dispiace..io non volevo esprimermi così..solo che..io sono Granger..e tu sei Malfoy. Non possiamo aver realmente fatto..-

Per lei non era stato più Draco quando aveva capito cosa stava succedendo attorno a lei e quando si era resa conto che non era ciò che avrebbe voluto. Perchè lei non voleva alcun bambino da Draco Malfoy. e lui, non avrebbe voluto lei, conseguenze annesse. Aveva paura che da così vicino, lui potesse sentire il suo cuore correre veloce e capire che gli avrebbe mentito. Stringeva il suo labbro inferiore tra i denti e se lo torturava mentre cercava una scusa buona. Ma l'ex Serpeverde aveva altro per la testa. Cercava di capire perchè si sentisse così in soggezione. Era affianco alla donna con cui aveva condiviso il letto più di chiunque altra, e l'unica che avesse visto davvero qualcosa in lui che andasse oltre il suo cognome.Nel raccontarlo a Blaise, aveva detto di esser stato con la ragazza un paio di volte, ma gli aveva mentito, erano molte di più. Ed erano molto più importanti di quanto avrebbe mai voluto che fossero. 

-Ora che sai con certezza che è mio figlio gli vuoi meno bene?- le chiese, guardando anche lui fuori dalla finestra -Insomma non so come funzioni ma prima di oggi ti ho vista fare qualche carezza invece da che lo hai saputo, sembri distante. -