Parte 15 NUOVA

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-Sei tu questa? Certo che ho fatto proprio bene a fatturarti al quarto anno, dovresti ringraziarmi se ad oggi hai un viso decente, quei dentoni rovinavano tutto.-

Un'ora dopo erano nella stanza degli ospiti, oramai divenuta stanza di Hermione, con un cartone di pizza quasi finito e tanti scatoloni da sistemare. Draco aveva tra le mani un album di famiglia che la ragazza gli aveva chiesto di mettere sulla mensola montata poco prima, ma la curiosità aveva vinto. Dopo tante foto di una neonata si era imbattuto in una foto di una bambina che sorrideva mostrando un libro babbano, uno di quelli su cui i bambini colorano. Dal suo canto, la ragazza sistemava ancora i vestiti nella cabina armadio in cui era stata trasfigurata la parete, senza ascoltare il biondo per pura scelta. Lui continuava indispettito a sfogliare quell'album ed a commentare ogni cosa lo facesse ridere. Prima i suoi pochi capelli da bambina, poi i suoi denti, di nuovo i suoi capelli, le sue orribili scarpe e le pose fotografiche più assurde. Si era persino lamentato della staticità delle foto, chiedendosi a che servisse farle a quel punto se non si muovevano..

Posate le foto Draco si diresse verso il letto, facendo attenzione ad evitare i libri che volavano autonomamente verso la grande libreria a muro.

-Granger ma Zabini sa che gli hai rivoluzionato una stanza? E' uno molto attento al design ed i tuoi aggeggi non sono esattamente suo stile.- Hermione sbuffò, ma per chi l'aveva presa? Ovvio che avesse chiesto prima il permesso al padrone di casa. Ed era ovvio che lui di rimando le avesse detto di non toccare niente prima del suo arrivo perchè avrebbe dovuto adattare tutto al suo gusto.

Posava nella sua nuova cabina tutti quei vestiti che da lì a qualche settimana non le sarebbero andati più in un angolo, insieme a quelli che già da adesso non le entravano. Avrebbe dovuto fare presto compere, molto presto.

-Questo tuo silenzio Granger non sai quanto lo apprezzi, ho odiato la tua stupida voce per così tanto tempo, però sarebbe piacevole avere una conversazione dopo che sono stato tutta la serata qui ed ho addirittura cenato mangiando con le mani!-

Se il furetto avesse anche solo per un momento pensato che avrebbe fatto il suo gioco, si sbagliava di grosso! Aveva accettato un suo aiuto solo perchè sapeva di dover avere qualcuno che le facesse la guardia, altrimenti nessuno gli avrebbe tolto qualche calcio in culo. Come voleva mangiarla la pizza? Imboccato da posate d'argento? Insopportabile.

-Sai quando ero piccolo avevo un aggeggio molto simile a questo, mi ricordo che mio padre lo aveva sottratto ad un babbanofilo a lavoro. Me lo diede per farmi vedere quali orribili cose babbane tentavano i maghi, anche più onorevoli di quello a cui l'aveva sottratto-. Il biondo si rigirava tra le dita una comunissima penna. L'inchiostro si poteva intravedere dalla trasparenza del suo scheletro e sembrava anche molto consumata. Il cappuccio nero era mordicchiato ed aveva l'aria di essere stato martoriato più e più volte. Aveva trovato la penna mentre si dirigeva verso il letto, sulla cima di un altro grande scatolone contenente altri libri. -E ricordo inoltre che non lo sapevo usare.- concluse Draco

Hermione si arrese alla curiosità e si affacciò dalla cabina armadio per guardarlo armeggiare con la bic seduto sul bordo del letto ancora da fare. La guardava come se tanti ricordi lo avessero portato indietro di altrettanti anni, a quando era solo un bambino, e non ne aspettava di certo uno. Il cuore le si scaldò e si diresse da lui.

-Devi impugnarla proprio come una piuma, ma devi fare più pressione. Non troppa che altrimenti buchi il foglio, ma abbastanza purchè la sfera si muova. Guarda ti faccio vedere io.-

Velocemente arrivò a lui e gli prese la penna dalle mani. Richiamò a se un diario vuoto e appoggiandoselo sulle cosce sulla prima pagina, quella di intestazione, scrisse "io sono Malferret". Gli passò sia la penna che il diario e con un muto cenno gli fece intendere di doverlo riscrivere.

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