2- Prima

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Mi svegliai quella mattina con le prime luci che filtravano attraverso le tende leggere della stanza, ma nonostante ciò rimasi ancora un po' con gli occhi chiusi, cercando di assorbire gli ultimi momenti di normalità che mi erano concessi. Mi concentrai sul respiro regolare che percepivo affianco a me, sui leggeri sbuffi d'aria che mi colpivano il collo ad ogni espirazione. Focalizzai la mia attenzione sul peso che percepivo sullo stomaco, causato dal braccio che mi stringeva saldamente, quella mattina come altre cento prima.

Alla fine, quando fui abbastanza certa di aver memorizzato ogni dettaglio sensoriale che percepivo, mi decisi ad aprire gli occhi, in quanto sapevo che tenerli chiusi non avrebbe rimandato l'inevitabile. La prima cosa che vidi fu il soffitto della camera. Poi il mio sguardo si posò sulla valigia e sul borsone appoggiati affianco alla porta, già riempiti, chiusi e pronti ad essere imbarcati nella stiva di un aereo. Infine, voltando leggermente la testa, riuscii a vedere Luke, che dormiva ancora beatamente col il viso appoggiato sull'incavo della mia spalla e, appunto, un braccio appoggiato sulla mia pancia.

La sera prima mi ero intrufolata nella sua stanza dalla finestra, un'abitudine che avevamo consolidato nei primi anni della scuola media, quando avevamo avuto il nostro periodo Dawson's Creek. Ci era passato quando avevamo concordato che innamorarsi del proprio migliore amico era schifoso e impossibile, considerati tutti i momenti imbarazzanti di cui eravamo stati testimoni (e.g. brufoli schiacciati e sopracciglia strappate in preparazione del primo appuntamento di Luke), però entrambi trovavamo il dormire insieme confortante, specialmente dopo quello che era successo a casa mia.

Nessuno si stupiva più nel trovarci l'uno nella stanza dell'altro la mattina, quindi non mi preoccupai quando sentii Liz affaccendarsi con le pentole della colazione al piano di sotto. Tuttavia, decisi che era il caso di svegliare Luke e iniziare a prepararci: non avevo nessuna intenzione di permettergli di perdere l'aereo. Mi mossi sotto la sua presa per mettermi a sedere contro la testata del letto, per poi iniziare a scuotergli la spalla con ben poca grazia. « Luke. » dissi « Luke! Svegliati! » ripetei a voce più alta, mettendo ancora più forza nello scuoterlo.

« Mh » fu tutto quello che ottenni in risposta, al che persi la pazienza. Mi tolsi di dosso il braccio pallido di Luke e scesi dal letto, portando con me la coperta tiepida e dirigendomi a passo di marcia verso la finestra, con l'intento di spalancare completamente le tende.

« Lils! Porca puttana, sono sveglio. » il lamento di Luke mi segnalò che ero perfettamente riuscita nel mio intento. Mi voltai verso di lui con un sorriso sghembo sulle labbra, e pattinai sulla moquette fino al suo letto.

« Buongiorno, principessa! Sei pronto all'avventura? » esclamai a pochi millimetri dal suo orecchio. A quel punto, il ragazzo spalancò definitivamente gli occhi e sbuffando si mise a sedere, le lunge gambe dinoccolate che pendevano dal letto.

« Si, non vedo l'ora di partire e non vedere più la tua faccia da schiaffi la mattina. » sbottò, spingendomi scherzosamente con la spalla. « Fai colazione con noi o vai a casa e vieni in aeroporto con Cammie? » mi domandò, dirigendosi verso la porta della stanza.

« Credo resterò qua, giusto per infastidirti ancora un po'. » annunciai, precedendolo fuori dalla stanza e giù per le scale.

Di sotto, la famiglia Hemmings al completo si stava radunando intorno al tavolo, su cui Liz stava rapidamente disponendo le pentole con il bacon e le uova. « Buongiorno, tesoro. » cinguettò nella mia direzione, prima di rivolgersi al figlio minore per bombardarlo con una sequela di domande sul se avesse già preparato le sue cose e se si stesse dimenticando qualcosa.

Ridendo sotto i baffi, mi accomodai affianco a Jack, che si era spostato sulla panca per farmi posto. Negli anni sia lui che Ben mi avevano presa in simpatia, e si lamentavano sempre con la madre del fatto che non fosse possibile adottare me come sorella e vendere Luke al mercato dell'usato.

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