Quella sera, avevamo deciso di uscire tutti quanti a divertirci e la scelta della location della serata era immancabilmente ricaduta su di una festa a casa di un amico di un amico di Ashton. Eravamo appena arrivate, io e Camden, e la musica a tutto volume mi aveva subito messo addosso una gran voglia di ballare, ma la mia gemella mi aveva afferrato la mano e per trascinarmi alla ricerca di Calum. Attraversammo la cucina e finimmo in salotto, dove individuai subito i nostri amici: Luke era già più alto della metà delle persone dentro quella stanza. Se ne stava vicino ai divani a parlare con Cal, Ashton e Micheal, così Cammie scattò in quella direzione trascinandomisi dietro.
« Buonasera principesse! » esclamai quando li raggiungemmo. Calum e Cammie si salutarono a modo loro mentre Luke mi sorrideva a 36 denti.
« Andiamo a prendere da bere? » mi chiese, indicando il bancone degli alcolici nella cucina. Mi limitai ad annuire, visto che in quella stanza la musica era particolarmente alta. Mi prese la mano e ci infilammo fra la gente per raggiungere un tavolo cosparso di bicchieri di carta rossi, che riempimmo con della semplice birra. Mentre ce ne stavamo chiacchierando tranquillamente appoggiati al bancone, partì la mia canzone preferita.
« Dio, amo questa canzone! Dobbiamo ballare Luke! » urlai per sovrastare la musica e iniziando a saltellare già sul posto.
« No no. Io non ballo! » rispose il mio amico, inorridendo.
« Muoviti! Non puoi lasciarmi ballare da sola! »
Lo presi per un braccio e lo trascinai in mezzo alla gente.
« Dai! Balla! » gli intimai, strattonandogli un braccio per sottolineare la mia richiesta.
« Elliot...io non so ballare. » rispose, avvicinando il volto al mio per riuscire a farsi sentire. Rabbrividii.
« E allora? Che ti frega dei passi, balla con me! »
Piano piano riuscii a farlo sciogliere, aiutata da quel poco di alcool che gli scorreva nelle vene. Non potevo negarlo, era veramente carino, coi capelli tutti da una parte.
Quando partì una canzone più lenta, mi mise le mani sui fianchi e io le intrecciai dietro il suo collo. Poggiai la testa sul suo petto e iniziammo a muoverci circolarmente. Il calore della sua pelle sotto il tessuto leggero della T-shirt che indossava aveva un che di paradisiaco in quel momento particolare. Nella mia mente si affollavano uno sopra l'altro emozioni e pensieri contrastanti, ma non avrei lasciato che niente rovinasse quel momento con Luke. Eravamo io e lui e basta, soli in tutto il mondo. Con Luke al fianco, sentivo che sarei potuta arrivare a piedi fino sulla Luna.
« C'è una ragazza che ci fissa. »Disse serio ad un certo punto.
« Probabilmente fissa te. » replicai senza sposarmi di un millimetro.
« Perché? » chiese serio, continuando ad osservare la stalker.
« Perché ogni ragazza in questa stanza ucciderebbe per essere me. Sei molto bello stasera Lukey. »
« Non ci credo. » mugolò. Maledetto lui e la sua insicurezza, completamente infondata. Era da quando avevamo compiuto 15 anni che le ragazze gli rivolgevano occhiate sempre più insistenti e palesi, e ormai credevo se ne fosse accorto anche lui. Io lo sapevo da un pezzo, e sapevo anche di essere il bersaglio di commenti poco lusinghieri da parte di metà delle mie compagne, ma me ne fregavo altamente, ad essere onesta.
« Problema tuo, così ti fai scappare la possibilità di trovarti una ragazza stasera. »
« Non rientra fra le mie priorità. »
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No Vacancy
FanfictionThere's no vacancy, no empty rooms Got no vacancy ever since I met you No vacancy cause of you Used to be that I felt so damn empty Ever since I met you, no vacancy