Dolce Clara,
ho riflettuto un po' prima di scriverti. Sono successe diverse cose, l'imbarazzo quasi mi impedisce di tenere la penna con mano ferma. Se un diavolo ha deciso di indurmi in questa tentazione, non mi avrà facilmente. Ho perso alcuni giorni a leggere e rileggere la tua ultima lettera e da poco, non so con quale forza, ho preso la decisione.
Vedi Clara, io apprezzo molto il modo che hai di esprimere la tua stima nei miei confronti – sarei un folle se non ti ringraziassi per la fiducia che riponi in me – e d'altro canto anch'io ho dimostrato di rispettarti e di onorare quello che c'è fra di noi, qualunque cosa sia. Ma non è giusto che queste labbra abbiano le tue, candide e giovani. Mi sembra una grossa bestemmia il solo pensarti al mio fianco, nonostante sia tutto ciò di cui ho bisogno. Non faccio che pensare a te e a quel bacio che mi ha ridato la vita. Ma non deve essere così. Ti prego, posa il tuo corpo accanto a quello di un'altra creatura bella e giovane come te. Oppure infliggimi un dolore mortale che mi allontani da te con il corpo e con la mente.
Tutto questo è una perversione, un capriccio divino.
Se vuoi, non rispondermi, non mi farebbe che bene.
Tuo Ettore

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Lettere alla solitudine
RomanceLe lettere che Clara ed Ettore si scambiano da quando hanno smesso di vedersi quotidianamente, sono l'unico modo che hanno per mantenere vivo il loro amore.