Durante la settimana di prestito del libro, lessi le prime pagine che riportavano i tratti salienti della vita del filosofo cercando di ricavarne qualche notizia che potrebbero averlo portato a sostenere l'amore platonico.
Mentre scrivevo qualche informazione in più bussarono alla porta, così scesi frettolosamente per andare ad aprire: Madison.
"Ciao Madison..." la salutai.
"Insomma, cosa devo fare con te? Non passiamo più del tempo insieme!" stava quasi urlando.
"Senti, Madison, mi dispiace ma devo andare a riconsegnare il libro in biblioteca, oggi scade il prestito" spiegai sospirando.
Ero stanco delle sue prediche, del suo modo di attaccarsi a qualsiasi cosa per litigare, non c'era più nulla che andasse per il verso giusto tra noi.
"Sai che ti dico?! Merito qualcuno che mi dia maggiori attenzioni, che mi apprezzi, non come te, anzi, mi chiedo addirittura cosa ci faccia ancora qua!" Madison fece uscire quelle parole velocemente, e la verità è fondamentalmente che nessuno di noi due centra qualcosa con l'altro.
"Mi sta bene, Madison, meriti tutt'altro... magari qualcuno simile a te. Sii felice, ci vediamo a scuola" non ero arrabbiato ne tanto meno dispiaciuto, i sentimenti vanno donati a chi ti fa battere il cuore e lei non ne era mai stata capace, forse avrei dovuto lasciar perdere già molto tempo prima, ma pazienza ormai è andata.
La ragazza sbatté la porta di casa mia e se ne andò.
Venti minuti più tardi avrei fatto lo stesso anche io, salendo sulla mia moto e partendo direzione Newport con il mio libro.
Trovai Audrey davanti l'entrata della biblioteca, così prima di parcheggiare, accostai la moto e tolsi il casco.
"Bella moto Noah..." disse ridendo.
"Grazie, ti porto a fare un giro se vuoi" la guardai sorridendo a mia volta.
"No grazie, tra l'altro sono in orario di lavoro, quindi se non ti dispiace io rientro..." così fece.
Parcheggiai e mi diressi all'interno della struttura sommersa da cultura.
Mi sedetti ad un tavolo tra due scaffali, aprii il mio libro, presi la quantità di fogli con gli appunti e una matita.
Iniziai a leggere la contorta teoria scrivendo quel che ritenevo importante fino ad arrivare all'ultima pagina, finito, lo chiusi lasciandolo poco distante.
Forse c'era del pessimismo in Platone, la paura di non amare, la paura di perdere chi si ama o semplicemente la sua teoria comportava che chi ne sarebbe stato vittima, poi avrebbe di conseguenza avuto paura, così da non agire e perdersi.
Perdere il suo Amore.

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Look for Love
Poetry"L'anima gemella esiste, ma rimane intrappolata nelle grinfie dell'amore platonico" Al contrario di sua madre, Noah, non vuole crederci neanche per sbaglio in quella teoria contorta, riuscirà a vincere contro Platone l'artefice? ~Spin-off di Platoni...