Yoongi si sentiva molto meglio dopo aver pranzato. Aveva in programma di accompagnare Tsuba in ospedale a Tokyo per raggiungere la moglie dell'amico, passare a casa sua a prendere qualche spuntino e un paio di coperte per la notte e infine tornare al lavoro.
Arrivò in stazione e aspettò che Tsuba lo raggiungesse, nel mentre prese il telefono e iniziò a scrollare instagram. Si accorse poco dopo di avere un nuovo messaggio da un numero sconosciuto.
Jimin
Hey ciao, sono Jimin, il ragazzo del portafoglio. Come stai?
Yoongi
Ciao, quindi è così che ti chiami? Scusa ma ho la memoria un po' corta. Comunque sto bene, tu invece come stai? Ti ho dato il mio numero così possiamo comunicare più facilmente e in modo più comodo. Arrivo al punto. Ti andrebbe se qualche volta ci incontriamo per pranzare o semplicemente per fare un giro?
Yoongi stesso si stupì di quello che scrisse. Non era un tipo aperto o particolarmente loquace, eppure inviò quel messaggio senza nemmeno rileggerne il contenuto. Perchè? Soppresse i propri pensieri con una semplice scusa "devo sdebitarmi per essere stato gentile ed onesto, nient'altro". Sperava di riuscire ad autoconvincersi ma in fondo sapeva bene che non era così.
Jimin stava uscendo dalla sua classe mezzo sfinito. Quella notte dormì male e aveva perso molte ore di sonno. Nonostante ciò non poteva permettersi di addormentarsi in classe, ci teneva alla sua reputazione da studente modello, anche se in fondo non gli interessava per nulla questa strada. Diede una veloce occhiata all'ora e notò una notifica. Un messaggio da parte di Yoongi.
Sbloccò il telefono alla velocità della luce e lesse la risposta del ragazzo. Stava per avere un infarto. Voleva rispondere all'SMS ma venne interrotto da qualcuno.
<B-buongiorno Senpai, scusa se te lo dico all'improvviso ma oggi devo andare in ospedale per motivi di famiglia quindi non potremo fermarci in biblioteca... mi spiace di avertelo detto così tardi ma ho scoperto questa mattina che mia zia ha avuto un incidente in auto e vorrei andare a trovarla>
Era la sua compagna di corso, Nako Yabuki. Jimin e la ragazza si erano conosciuti perchè la professoressa chiese al ragazzo di dare una mano alla giovane per quanto riguarda alcuni argomenti di chimica. Da bravo studente modello accettò e i due divennero dopo qualche incontro amici. Solo amici.
Nako infatti era a conoscenza del fatto che a Jimin non interessassero le ragazze e dall'altra parte lei non aveva mai dimostrato alcun tipo di interesse verso quest'ultimo, se non ammirazione per la sua bravura nello studio.
<Oh certo non preoccuparti> le mostrò un sorriso rassicurante <Se vuoi ti posso accompagnare, io prenderò il treno più tardi> La ragazza ci pensò un po' su, davvero Jimin era libero?
<Se per te non è d'intralcio va bene, mi farebbe molto piacere essere accompagnata>
Jimin e Nako uscirono dall'università e si incamminarono verso l'ospedale. La forte pioggia aveva inondato tutte le metropolitane e perciò il modo più rapido per raggiungere la struttura era a piedi.
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CAROUSEL
FanfictionJimin si è trasferito da poco a Morizaka e, frequentando un'università di Tokyo, ogni mattina prende sempre lo stesso treno per poter frequesntare le lezioni. Una mattina incontra Yoongi, un ragazzo poco più grande di lui che vive in un queartiere v...