"MIKE NO TI PREGO MIKE"
urlai correndo a fianco della barella che stava trasportando Mike, in bilico tra la vita e la morte.
"MIKE RESTA CON ME, MIKE!"
Non si muoveva, era immobile, respirava appena ed era distrutto.
"ASCOLTAMI... MIKE TU...SEI TU...SEI FORTE MOLTO PIÙ DI QUANTO PENSI"
Cercai di parlare, singhiozzando, senza mai distogliere lo sguardo da lui.
Tutto intorno a me diventava sfocato.
"DEVI RESISTERE, NON PUOI LASCIARMI ORA" urlai senza fiato.
Mi guardai in torno.
Barelle
Urla
Pianti
La testa mi girava.
Non avrei sopportato tutto ciò.
Tutto accadeva troppo velocemente e
io.. io ero debole, il mio cuore si stava spezzando alla vista della persona più importante in assoluto in fin di vita. Stavo vivendo un incubo.
No assolutamente no, tutto ciò non poteva accadere, ma io stavo cedendo."Mike io non vivo senza di te" dissi senza fiato, con parole soffocate dai singhiozzi e dal pianto mentre gli stringevo la mano.
Tutto era sfocato, tutto era sbagliato
incredibilmente sbagliato e brutto."SIGNORINA DEVE LASCIARLO, DOBBIAMO OPERARLO DI URGENZA"
Mi urló il dottore preoccupato.
"NO NO..IO..NON CE LA FACCIO VI PREGO" presi una pausa piangendo le mie ultime lacrime, singhiozzando
le parole mi morivano in gola, si rompevano insieme al mio cuore, io mi stavo spezzando.
"SALVATELO, SALVATEGLI LA VITA.. IO..V-VI PREGO, IO NON POSSO VIVERE SENZA DI LUI" urlai disperata.
"Faremo il possibile" sentii dirmi mentre la mia mano lo lasciava e la sua figura piena di tagli, ossa rotte e lividi piano si allontanava
"TI AMO MIKE..N-NON LASCIARMI"
"Non lasciarmi" ripetei tra me e me mentre vedevo la barella allontanarsi.
È così tutto intorno a me crollò.Avete presente quando vi sentite come se il mondo vi cadesse addosso?
Come se ad un certo punto smetteste di respirare?
Era così che mi sentivo mentre vedevo la barella con sopra il ragazzo che amavo, il ragazzo che mi faceva sorridere, l'amore della mia vita, entrare in sala operatoria.
Le uniche cose a cui riuscivo a pensare erano i bei momenti passati insieme.
Cercavo di aggrapparmi a quei ricordi per non sprofondare il quel mare di dolore e annegare.
Mi sentivo in balia delle onde di incertezze e speranza.
Senza Mike non avrei potuto farcela.
Sarei morta anche io con lui.
Cercavo di ripetermi che era tutto un brutto sogno, ma tutto stava diventando così reale.
L'unica cosa che riuscivo a fare era pregare perché i medici riuscissero a salvarlo.
Non mi importava di nient'altro se non che lui si salvasse.
E io sapevo che ce l'avrebbe fatta, Mike era forte e coraggioso.
Era la mia roccia.
Ma è anche vero che a volte le rocce si sgretolano.
Ma Mike no, Mike non si sarebbe sgretolato, avrebbe lottato fino alla fine e si sarebbe salvato.
Io sapevo che poteva farcela.
Doveva farcela.
Per me, per Lucas, per Dustin, per Will e per tutti gli altri.
Ma soprattutto per lui.
Il mio principe doveva farcela.******
Il giorno primaDomani sarebbe stato il grande giorno.
Mike avrebbe compiuto 18 anni e sarebbe diventato maggiorenne, si esatto, un adulto.
Io ero così contenta per lui.
In effetti ogni giorno diventava più grande, e anche se avevamo la mia stessa età mi superava di 10 cm buoni.
Era come il mio gigante.
E dovevo ammettere a me stessa che diventava sempre più bello, e il suo viso si riempiva di lentiggini.
La perfezione.Stavo andando a casa di Mike.
Gli aveva organizzato la migliore sorpresa del mondo e finalmente sta sera gliene avrei parlato.
Ero così agitata.
Non vedevo l'ora."Mike, sono io" dissi eccitata appena arrivati davanti a casa sua, però la persona che mi trovai davanti fu sua madre.
"Oh salve signora Wheleer, Mi-"
"Mike è di sotto" mi interruppe sapendo già cosa le avrei chiesto "e comunque chiamami Karen tesoro" aggiunse sorridendo.
Annui sorridendo e mi diressi verso il basement.
Lo vidi steso sul divano intento a fare i compiti per le vacanze invernali, perciò non si accorse di me.
Ne approfittai per catapultarmi su di lui di colpo facendogli prendere un infarto.
"Mikeeee" urlai
"El Dio, mi hai fatto perdere dieci anni di vita" mi disse sorridendo per poi baciarmi dolcemente appoggiando i suoi libri sul tavolo.
"Allora, che sorpresa, cosa ci fai qui?"
"Bhe domani compi 18 anni quindi pensavo di passare la serata qui con te, mi sono già messa d'accordo con tua madre e ha detto che possiamo rimare qua giù da soli, ti dispiace?" dissi sorridendo.
I suoi occhi si illuminarono.
"Scherzi El? Non aspettavo altro, poi io e te qua da soli...mi piace" rispose con aria un po' maliziosa facendomi sedere su di lui.
"In realtà Mike ho un regalo per te, ma non posso dirti molto perché è una sorpresa".
Mike mi guardò confuso "Continua"
"Posso solo dirti che devi preparare la valigia per una settimana di vacanza"
Gli sorrisi indicando la mia valigia infondo alla stanza.
"COSA?"
"Si Mike ma non ti dirò dove finché non saremo all'aeroporto"
"Ma no, ma così mi metti ansiaa" piagnucoló facendo il finto offeso.
"Aspetta un attimo" disse "MA MIA MADRE?"
"Già avvisata" risposi prontamente
"Ho la fidanzata migliore del mondo, ti amo da impazzire" disse baciandomi intensamente.
"Lo so, ti amo anche io principe" ricambiai il suo bacio.
"Intanto godiamoci questa serata" disse lui prendendo il computer appoggiato sul tavolino.
"Netflix?" mi chiese sorridendo.
"Netflix" risposi felice.
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we are not kids anymore/Mileven
Dla nastolatkówquesta non è solo una storia d'amore. è una storia di amicizia e complicazioni. è la storia di Mike, diciassettene complicato quanto bello, con quei ricci neri che circondano il suo viso pallido pieno di lentiggini e due occhi grandi e scuri attrav...