questo capitolo non è ne dal punto di vista di El ne da quello di Mike, è dal punto di vista di chi lo scrive. alla fine vi spiego meglio.
"Stai tranquilla El, ci saranno Mike e tutti gli altri con te. Devi stare tranquilla". Si era ripetuta quelle parole per tutta la sera la piccola Hopper, la mattina seguente sarebbe stato il suo primo giorno di scuola. Sarebbe stata, come tutti i suoi amici, al 4° anno. Le lezioni di Joice e dei suoi amici l'avevano aiutata a recuperare tutti gli altri anni. Era una che imparava in fretta.
Era molto spaventata. Spaventata di essere presa in giro e derisa.
Paura che la ritenessero stana o pazza.
Mike le aveva ripetuto tante volte che chiunque l'avesse presa in giro non avrebbe fatto una bella fine se ci fosse stato lui, ma lei era comunque spaventata.Da un lato però era anche felice.
Felice di imparare cose nuove, di stare con i suoi amici e soprattutto con Mike. Non vedeva l'ora.
Quella sera preparò la cartella e i vestiti e andò a letto presto.
Aveva scelto un paio di jeans blu a vita alta e una camicetta rosa che aveva comprato con Max durante l'estate.
Prima di dormire chiamò Mike.
"Mike... Mike ci sei?"
"Ciao El!"
"Ciao"
"Emozionata per domani?"
"Si, ma ho molta paura..."
"Tranquilla, tu rimani vicino a me e se hai paura prendimi la mano, sarò con te tutto il tempo, frequentiamo anche gli stessi corsi!"
"Ok, a domani Mike"
"A domani El, ti amo"
"Anche io."
Inutile dire che El si addormentò con il sorriso. Non aveva ancora capito perché, ma quando Mike diceva quelle due parole, ti amo, El si illuminava. Erano le sue parole preferite.Anche Mike era emozionato. Non vedeva l'ora. Non vedeva l'ora di stare con El, Will, Lucas, Dustin e Max.
Non vedeva l'ora di entrare in quelle aule e sentire il signor Clarke parlare.
Si sentiva come se fosse il primo giorno di scuola della sua vita.
Aveva giurato a se stesso che avrebbe reso quel giorno speciale per El.
Che sarebbe stato il più bello della sua vita. Perché per Mike l'unica cosa che importava era vedere El felice.*********
Quando si svegliò quella mattina il piccolo Wheeler guardó l'orologio.
Segnava le 7.45.
"cazzo" pensò tra sé e sé "fantastico Mike, il primo giorno di scuola e sei già in ritardo" disse alzandosi e vestendosi. Poi corse in cucina, afferrò 2 eggos al volo e corse fuori di casa senza fare caso a sua madre che urlava dalla cucina.El ne frattempo era già sulla strada per la Hawkins High nel furgoncino della polizia di Hopper.
Alla radio c'era una delle sue canzoni preferite: Every breath you take.
Dopo lo Snowball di qualche anno prima non c'era giorno in cui non ascoltasse quella canzone. Ogni volta che la ascoltava riviveva le sensazioni di quella sera.
La stava cantando a squarciagola quando l'auto della polizia si fermò facendo rumore sul cemento davanti alla scuola.
"Ciao papà, a dopo" disse El scendendo dall'auto.
"Hey El, aspetta" disse Hopper.
"Se hai paura o problemi..."
"...vai da Mike, lo so papà, tranquillo. Starò con lui tutto il tempo, ora devo andare." disse El.
"Ciao kiddo, buona fortuna" disse Hopper ma El era già lontana.El stava per varcare la soglia della scuola quando sentì la voce di Max chiamarla. Si girò e vide la sua ormai migliore amica insieme a Dustin, Lucas e Will.
"Ciao ragazzi" disse El.
"Emozionata per il tuo primo giorno?" chiese Lucas.
"Si, sinceramente ho un po' paura"
"Tranquilla, andrà tutto bene. staremo con te tutto il tempo" disse Dustin mettendole una mano sulla spalla.
"a proposito, dov'è Mi..." non fece in tempo a finire la frase che sentì delle mani sui fianchi che la fecero girare e poi si ritrovò sulle labbra di Mike.
"Diabete" sussurrò Will dietro di lei.
"Buongiorno" le disse Mike sorridendo quando si staccarono.
"Buongiorno anche a te" rispose El, che era diventata leggermente rossa.
"Avete finito?" disse Lucas.
Mike ridacchiò appoggiando un braccio sulla spalla di El.
El era diventata ancora più rossa.
E Mike adorava farla arrossire.
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we are not kids anymore/Mileven
Teen Fictionquesta non è solo una storia d'amore. è una storia di amicizia e complicazioni. è la storia di Mike, diciassettene complicato quanto bello, con quei ricci neri che circondano il suo viso pallido pieno di lentiggini e due occhi grandi e scuri attrav...