vi consiglio di ascoltare la canzone "The Night We Met" di Lord Huron, è molto bella e rappresenta molto Mike e El secondo me, buona lettura.
take me back,
to the night we met.pov El
"Salve signorina, questi sono gli affetti personali del ragazzo" mi disse cordialmente l'infermiera uscendo dalla sala operatoria dopo 12 lunghissime ore e porgendomi una busta bianca con dentro i vestiti e l'orologio di Mike.
"Lui come sta?" chiesi con la voce tremante.
"L'operazione è andata bene, ma il ragazzo è in coma, per fortuna non ha danni celebrali gravi" disse appogiandomi una mano sulla spalla "andrà tutto bene".
"Bene, posso vederlo?" domandai.
"Certo, entri pure" sorrise l'infermiera prima di aprire la porta.Entrai con dei passi lenti, la visione di lui sdraiato su quel lettino con una macchina che gli dava l'aria e un'altra che controllava i sui battiti mi intimoriva.
Come può la vita di una persona dipendere da una macchina, mi chiesi.
Era stata una macchina a farlo finire in quelle condizioni e ora un'altra macchina lo stava tenendo in vita.
Mi sedetti vicino al suo letto e gli presi la mano.
Guardai l'infermiera che mi sorrise e poi se ne andò chiudendo la porta.
Ora eravamo soli.Cominciai a piangere.
Vederlo in quelle condizioni mi uccideva.
Avrei voluto provare io il dolore che stava provando lui per evitare che soffrisse. Avrei sopportato il dolore per non fare soffrire lui."Mike, non so se puoi sentirmi, ma ti prego, tu ti devi svegliare. Io ho bisogno di te Mike. Noi tutti abbiamo bisogno di te. Io, Will, Lucas, Dustin e Max. Devi svegliarti" dissi singhiozzando e tenendogli la mano "Ti prego amore mio".
Passarono un paio d'ore e poi mi venne un'idea.
"Te la ricordi la canzone che abbiamo cantato la sera prima di partire? Quella che hai detto che ti ricordava noi due?" naturalmente non rispose.
E quel punto allora cominciai a cantare, magari, che ne so, sarebbe successo come nei film, che quando la ragazza comincia a cantare il ragazzo si sveglia.I am not the only traveler
Who has not repaid his debt
I've been searching for a trail to follow again
Take me back to the night we metNon era cambiato niente.
Lui era ancora lì, incosciente.And then I can tell myself
What the hell I'm supposed to do
And then I can tell myself
Not to ride along with youMentre cantavo, la macchina che controllava il battito cardiaco suonò, e i battiti per minuto aumentarono.
I had all and then most of you
Some and now none of you
Take me back to the night we met
I don't know what I'm supposed to do
Haunted by the ghost of you
Oh, take me back to the night we met.I battiti per minuto calarono di nuovo.
"Sono così stupida" dissi tra me e me mentre mi alzavo per andarmene.
When the night was full of terrors
And your eyes were filled with tearsQuando ormai avevo già messo la mano sulla maniglia della porta sentii una voce continuare la canzone.
When you had not touched me yet
Oh, take me back to the night we metMi girai lentamente e vidi che Mike era sveglio e stava cantando.
"Mike" dissi portando una mano sulla bocca e ansimando tra i singhiozzi e le lacrime che mi coprivano il viso.
"El" disse lui sorridendo e girando la testa verso di me.
"No no, stai fermo" dissi a quel movimento avvicinandomi.
"The Night We Met, ottima scelta" disse lui ridendo.
"L'hai detto tu che è la nostra canzone" dissi "pensavo che cantando ti saresti svegliato, come nei film".
"Beh ora sono sveglio" rise lui.
"Esatto" dissi cercando di trattenere le lacrime.
"Hey, perché piangi?" chiese portandomi una mano alla guancia.
"Pensavo di averti perso per sempre Mike" dissi tra i singhiozzi.
"El tu non mi hai perso e non mi perderai" sorrise lui.
"Promesso?" chiesi io come avevo fatto ingenuamente tanti anni prima.
"Promesso" sorrise lui."Vado a chiamare l'infermiera" dissi alzandomi.
"Aspetta El!" mi fermò lui "prima vieni qui un attimo".
Mi avvicinai di nuovo al letto incuriosita.
Lui fece per alzare la testa ma io lo fermai.
"Fermo fermo, cosa c'è?" chiesi.
"Mi puoi dare un bacio El?" disse lui ingenuamente.
"Anche due" sorrisi io.
Finalmente feci scontrare le nostre labbra dopo 24 ore di puro terrore.
"Adesso però vado" dissi staccandomi.
"Ok" sorrise lui."Gli esami del sangue sono ok, i battiti e il respiro regolari e non ha nessun tipo di trauma cranico" disse il dottore, "però deve rimanere qui per qualche altro giorno, è insolito che qualcuno si svegli così presto da un coma, anche se leggero, quindi deve restare sotto osservazione".
"Va bene, grazie" dissi io sorridendo.
"È il mio lavoro" sorrise lui prima di uscire dalla porta.
"Mi dispiace El" disse Mike.
"Per cosa scusa?" chiesi stupita.
"Perché potresti essere là fuori a fare surf e invece devi stare qui con me" ammise lui triste.
"Mike guardami" dissi prendendogli la mano "Potrei anche essere là fuori a fare surf, ma senza di te non sarebbe la stessa cosa".
"Ti amo El".
"Anche io Mike" stavo per baciarlo, ma fui interrotta dal telefono che squillò.
"È Max" dissi prima di rispondere.
"Ci-" non feci in tempo a finire la farse che la voce di Max mi interruppe.
"El state bene? abbiamo visto al telegiornale che è crollato un aereo diretto a Miami da Indianapolis" chiese preoccupata.
"Si, siamo in ospedale, ma stiamo bene" dissi.
"IN OSPEDALE? perché?" urlò Max
"Allora, prima cosa non urlare e secondo, l'aereo è precipitato e Mike ha sbattuto la testa, era in coma, si è appena svegliato" dissi io.
"IN COMA?" sentii la voce di Lucas dall'altra parte del telefono.
"Ciao Lucas" dissi "si, era in coma ma ora sta bene ed è sveglio"aggiunsi tranquillizzandolo.
"Passami quella testa di cazzo" disse Lucas.
"LUCAS!" urlò Max dall'altra parte del telefono quando sentì quelle parole, ma Lucas non fece in tempo a sentirla che stava già parlando con Mike.
"Hey amico, come va?" chiese Lucas.
"Abbastanza bene dai" disse Mike.
"Non farci più scherzi del genere brutto stronzo" esclamò.
"Ok" rise Mike.
"Noi dobbiamo andare El, chiamaci appena sapete qualcosa" disse Max.
"Ok, grazie per aver chiamato" dissi.
"Di niente" aggiunse prima di staccare.
"Forse è meglio avvisare anche i nostri genitori" dissi io.
"Prima vieni qui un attimo" disse lui indicando il bordo del letto.
Mi ci sedetti sopra e poi lui mi tirò per le spalle e mi fece sdraiare di fianco a lui.
"Mike!" dissi mentre mi tirava per le spalle.
"Che c'è?" chiese lui.
"Cosa stai facendo?" domandai io.
"Voglio che ti sdrai vicino a me" sorrise lui.
"Allora bastava chiedere" dissi sdraiandomi, poi mi girai verso di lui per vedere meglio il suo viso.Potevo vedere tutte le sue magnifiche lentiggini e i suoi occhi neri ma che per me erano i più belli del mondo.
Mi appoggio una mano sul fianco e mi tirò più vicina a lui.
Ora sentivo il suo respiro fondersi con il mio.
Gli posai una mano sulla guancia e lo bacia dolcemente.
Il bacio diventò più forte.
Col la lingua esplorai ogni parte della sua bocca e lui fece lo stesso con me.
Poi si incontrarono e dentro al mio stomaco scoppiarono 1000 fuochi d'artificio.
Mi staccai da quel bacio e mi girai che in modo che lui potesse abbracciarmi i fianchi.
Tra le braccia di Mike mi sentivo a casa, protetta e lontana da ogni pericolo.
Ci addormentammo in quella posizione e sarai potuta rimanere lì, in quell'istante, per tutta la mia vita.spazio autrici
ciao a tutti, sono tornata con un nuovo capitolo dopo la tanto attesa terza stagione.
ci ho messo un po' a pubblicare perché ho avuto bisogno di riprendermi mentalmente dal finale sconvolgente.
spero che questo capitolo vi piaccia, fatemi sapere cosa ne pensate e anche come avete reagito al finale della terza stagione lasciando un commento.
vi mando un bacio e ci vediamo al prossimo capitolo.⭐❤️lasciate una stellina✨
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we are not kids anymore/Mileven
Teen Fictionquesta non è solo una storia d'amore. è una storia di amicizia e complicazioni. è la storia di Mike, diciassettene complicato quanto bello, con quei ricci neri che circondano il suo viso pallido pieno di lentiggini e due occhi grandi e scuri attrav...