VI. Parole in gola

182 35 11
                                    

Parole in gola
Vomitate nel dolore
Mi rendono difficile
L'essere umana.

Sbudellata, al suolo, evaporata
– Rovistavo tra le macerie di un ventre macellato
E addentavo fili di arterie imbevute nel veleno
Quando mi accorsi che il corpo ero io
E che l'esistenza macinava nel cannibalismo.

Poi, stroncato un respiro quasi morto,
Sbavai sull'utero depredato
Insudiciando la mia mente
Con l'orrendo proposito
Di rannicchiarmi nel mio ventre
– Feto di me stessa –
E di abortirmi,
Scarnificata dalle frustate
Di un raggio di sole.

Riallacciarmi alla placenta:
Questo voglio;
Scoprire cosa è andato storto
Durante la gestazione
E assistere alla nascita delle mie deformità.

Dio, se esisti – non esisti –
Spediscimi all'Inferno:
Mi ha dannata
Il peccato d'esser nata,
E il Battesimo
È solo innocenza soffocata
Nell'acquasantiera.

Parole in gola
Vomitate nel dolore
Mi rendono difficile
L'essere viva.

MìsosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora