X. Mio padre scuoiava agnelli

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Disperazione, mio dolore,
Vieni dentro il mio sangue rancido,
Anneghiamo insieme
– Non so nuotare: mio padre scuoiava agnelli
Mentre Dio mi violentava.

Il mio primo giorno in chiesa
Ho sentito le nudità dei santi
Penetrare i miei occhi;
Le atroci immagini della Via Crucis,
Rimaste ferme al denudamento di Cristo,
Mi strapparono l'imene in quattro parti
Da dividere tra i catecumeni.

Dio mi ha preso il corpo, ma non il cuore,
Mi ha bagnato il ventre e il petto
Con l'amore riversato dai suoi figli,
Mi ha sporcato le lenzuola di lacrime e di orgasmi,
Mi ha riempita di disgusto
Fino a farmi esplodere le viscere.

Erano sporchi i suoi baci sulla pelle,
Mi ha insozzato le pupille con la sua misericordia.
E la Vergine era sul comodino
Annacquata di impalpabili silenzi,
Guardava, lontana dai miei spasmi,
Le preghiere schiacciate contro le pareti.

Siete state voi, donne disperate,
Che piangevate con le fronti sugli altari,
A creare questo Dio come gli uomini
Che vi squarciavano l'utero nelle notti
Di violenza bagnate nel vino?

Disperazione, mio dolore,
Non vedi che lividi mi hanno fatto?
Vieni con me, crocifiggiamoci insieme
– Non sono donna: mia madre si masturbava sui rosari
Mentre Dio mi violentava.

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