Schiavo Dei Sentimenti

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Da uno dei bagni uscì un ragazzo biondo che raggiunse Jungkook lavandosi le mani nel lavandino affianco al suo.

«oh, emh...tutto ok?»

«come scusi? Ah...sì tutto ok, è che-no nulla mi scusi»

Kook si asciugò le ultime lacrime ridacchiando imbarazzato.

«problemi con lo studio?»

«oh nono, ho smesso di studiare già da un po', sto per debuttare come Idol»

«davvero?! Che figata! Sarai felice allora, anche perché stai per essere conosciuto da milioni di persone, i giovani soprattutto vanno pazzi per questo genere di cose»

«oh be- jungkook rise- milioni forse no, ma spero che a qualcuno possano piacere le mie canzoni»

Il moro arrossì un po', parlare delle sue ambizioni a qualcuno che non fosse Taehyung lo faceva sentire tanto bene quanto in imbarazzo.

«sono sicuro che sarà così...ma allora, scusa se mi permetto, perché stavi piangendo?»

«non so se posso dirtelo, non lo sa neanche il mio manager, ed è una cosa che potrebbe ritorcermisi contro.»

«non ti preoccupare allora, non voglio metterti in difficoltà- il biondo sorrise allungando poi la mano verso l'altro ragazzo- comunque piacere, sono Park Jimin, non mi ero presentato»

«ah già che maleducato, Jeon Jungkook. scusa se lo chiedo, ma quanti anni hai? Sembri un mio coetaneo, non sei troppo giovane per lavorare qui?»

«o-oh...no in realtà ho molti più anni di quelli che credi»

«capisco, comunque prima st-»

«JUNGKOOK SI PUÒ SAPERE DOVE SEI?!»

Il ragazzo venne bloccato dalla voce di un uomo piuttosto arrabbiato che si fiondò in bagno guardandosi intorno finché non lo vide.

«Cristo Jungkook ti avevo detto di stare fermo lì e di non parlare con nessuno!»

«i-io n-»

«mi scusi...ho chiesto io al ragazzo di accompagnarmi al bagno, sa...non posso proprio affidarmi alla vista»

Jimin tastò il lavandino con le mani allongandole fino a toccare l'uomo davanti a lui. Jungkook rimase sbalordito quando si girò notando come gli occhi di Jimin fossero diventati di un azzurro chiarissimo quasi vetro, ed era sicuro che prima erano azzurri ma non in questo modo.

«il ragazzo, Jungkook giusto? Bè... è stato gentilissimo e disponibile, mi dispiace avervi causato qualche tipo di problema o...»

«oh nono si figuri»

L'uomo prese le mani del biondo stringendole e guardandolo in modo compassionevole.

«mi scusi lei, non potevo minimamente immaginare che...bè, allora Jungkook io ti aspetto fuori eh? Cerca di non metterci troppo»

Sussurrò l'ultima frase per poi lasciare il bagno grattandosi la nuca imbarazzato.
Quando finalmente i due rimasero soli, il moro si voltò verso l'altro a bocca aperta.

«c-come diavolo ci sei riuscito?!sei forse un mostro?»

«oh andiamo Jungkook, i mostri non esistono. Eh poi... Angelo, non diavolo»

«come scusa? Non ho capito l'ultima cosa che hai detto»

«no nulla di importante»

«ok allora io vado, dovrò tornare più volte qui con quell'idiota- i due ridacchiarono- spero di rivederti»

•Diavolo Custode• {YoonMin}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora