Se Solo Mi Parlassi

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Passarono tre giorni da quando i due custodi parlarono con i ragazzi che avrebbero dovuto guidare. Furono giorni strani, nessuno parlava, la vita procedeva normalmente...o quasi. C'era quella voglia di capire cosa stava succedendo, cosa provava l'altro, cosa volevano davvero...

Mentre d'altra parte volevano solo fuggire, sapevano che quel vuoto che sentivano nel petto era sbagliato, che quelle domande che si ponevano erano sbagliate. Forse erano loro ad essere sbagliati.

«Io vado da Jungkook...»

«Jimin...»

«Sono in ritardo.»

Il biondo uscì lasciando lì Yoongi sempre più in preda alla frustrazione, non sapeva come muoversi, era in totale confusione e voleva sfogarsi, ma in quel posto non aveva neanche un amico con cui parlare o mandare tutto a puttane per qualche ora. Forse però sapeva chi chiamare in quel momento...

...

«Buongiorno star, come andiamo?»

«Oh, Jimin! che bello vederti, menomale mi stavo annoiando a morte... mi porta con lui e poi mi lascia qui, parlo del mio manager ovviamente»

«Be' io ho appena finito il turno, quindi se vuoi ingannare un po' il tempo sono qui»

Jungkook sorrise e si guardò intorno per poi alzarsi dalla sedia su cui era seduto ed allungare il braccio verso l'altro ragazzo che,ancora seduto, non capiva le sue intenzioni.

«Usciamo da qui, mi voglio sgranchire le gambe»

«Ma sei sicuro che al tuo manager vada bene?»

«Ovvio che no, ma non può privarmi dell'aria fresca e piena di smog della città.»

Jimin rise ed afferrò la mano di Kook uscendo dall'edificio ed allontanandosi.

...

«Y-Yongi potresti...ah...rallentare per favore? m-mi...ah...manca il fiato...»

«Forza Taehyung...mantieni il ritmo...abbiamo appena iniziato.»

«N-non ce la faccio più basta...ah..»

Taehyung smise di correre e si piegò poggiando le mani sulle ginocchia per riprendere fiato.

«Oh forza Tae, è così che vorresti diventare un idol forte? con quelle gambette secche? »

«Yoongi...sono contento che tu ci tenga a me tanto da sprecare i tuoi giorni liberi per aiutarmi a rafforzare la mia forma fisica...ma è da un ora che corriamo sono sfinito. Ti prego fermiamoci...»

«Uff...va bene...voi umani siete così deboli...»

«Come?»

«Mh? nulla»

«Bah...senti che ne dici di trovare un posto dove sederci? ho come l'impressione che tu sia turbato per qualcosa.»

«Tsk...un ragazzino come te cosa ne vuole sapere dei problemi degli adulti?»

«Punto uno, non sono un ragazzino e ci portiamo solo qualche anno di differenza.»

Il biondino incrociò le braccia mettendo il broncio e corrugando le sopracciglia.

«Punto secondo...potrei capire benissimo i tuoi problemi "da adulto"- alzò le braccia faciendo le virgolette con le dita- se solo mi parlassi invece di invitarmi a correre con la scusa dell'allenamento extra...»

Aveva colpito proprio nel segno, ed il diavolo non potè fare a meno di sospirare, alzando gli occhi al cielo, mentre insieme camminavano lungo il marciapiede cercando un posticino dove accomodarsi e riprendersi dal lungo allenamento.

•Diavolo Custode• {YoonMin}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora