Capitolo 19

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~Debole~

Quattro giorni.

Erano quattro cazzo di giorni che Katsuki ed io non parlavamo.

Negli ultimi due non venne nemmeno a scuola...

Ci stavo di merda.

E come se non bastasse il ricordo della battaglia con Rappa mi tormentava e la preoccupazione per Blasty aumentava.

Avevo deciso che se domani non fosse venuto a scuola sarei andato a parlargli, ma visto che quella sera me lo ritrovai davanti alla porta non ce ne fu bisogno.

Ero sul letto quando sentii bussare.

Persi un battito e poi il mio cuore iniziò a battere più rapidamente.

Andai ad aprire ed incontrai subito i suoi occhi.

Mi si strinse il cuore a vederlo, si vedeva che aveva dormito poco, probabilmente a causa dell'incubo, quindi delle occhiaie si erano formate sotto i suoi occhi e visto che era più pallido del solito risaltavano di più.

Il discorso non accennava ad iniziare, così dissi

"Cosa c'è Bakugou?"

Faceva male chiamarlo per cognome, ma doveva capire che ci ero rimasto di merda per come mi aveva trattato.

Restò qualche secondo in silenzio, poi sussurrò

"S-scusa."

"Come hai detto Blasty, non mi sembra di aver capito bene."

Risposi.

"Ho detto scusa coglione!!"

Urlò facendo riecheggiare la sua voce nel corridoio.

"Mi dispiace okay?!
Non so cosa mi sia preso in quel momento, forse sarà stato per via di quel cazzo di incubo che ogni notte peggiora!!"

La sua voce iniziò a tremare

"Non volevo urlarti in quel modo, né tantomeno cacciarti."

Continuò a guardarmi negli occhi, era evidente che si stesse trattenendo dal piangere.

Iniziai seriamente a preoccuparmi.

"Ho provato a stare senza di te, ma proprio non ci riesco."

Si asciugò il naso

"Quindi ti prego... Torna da me Eijirou."

Volse lo sguardo verso il pavimento e qualche singhiozzo arrivò alle mie orecchie tradendolo.

Il groppo che avevo alla gola aumentò e non riuscii più a stare fermo a guardare Katsuki che soffriva da solo in quel modo.

Se proprio dovevamo farlo allora era meglio farlo insieme.

Lo abbracciai e lo strinsi al mio petto.

Posai una mano sulla sua schiena tremante e l'altra tra i suoi morbidi capelli.

"Shh, tranquillo Katsuki.
Tornerò sempre da te, perché noi due siamo come due calamite dal segno opposto."

Gli posai un leggero bacio sulla testa.

Afferrò la mia maglia, rigorosamente a maniche lunghe e sentii che si stava bagnando.

Affondai il viso tra i suoi capelli color del grano e delle lacrime iniziarono a scendere anche sulle mie guance.

Dopo un po' Katsuki sollevò la testa e ci guardammo negli occhi.

Poggiò una mano sulla mia guancia, mentre io misi due dita sotto il suo mento.

~Our Nightmare~ KiribakuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora