𝓾𝓷𝓸

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capitolo uno

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capitolo uno.

"Per quanto tu possa avere la crush più grande di questo mondo per il tuo vicino di casa, non andrà mai a buon fine." Il mio migliore amico chiude l'armadietto finendo la frase, girandosi verso di me con un sopracciglio alzato. Alzo gli occhi al cielo, tenendomi stretta al petto i libri e iniziando a guardare il soffitto con area sognante. "Oh, Dongpyo, a cuor non si comanda.."

Lo sento fare dei versi di vomito e mi dà un colpo al braccio. "Tesoro, ha tipo otto anni in più di te, lavora già e in più ha la ragazza." Il mio mood da ragazza innamorata viene spezzato immediatamente, sbuffo e faccio una pernacchia al mio amico. "Sei solo geloso perché il mio vicino di casa è venti volte più gnocco di te." "Sarà."

La campanella suona, segno che, finalmente, è l'ora di tornare a casa, cambiare la divisa con qualcosa di più comodo e cazzeggiare per tutto il pomeriggio. Apro velocemente la telecamera frontale del telefono per vedere se ho i capelli fuori posto e, visto che ci sono, ripasso il fondotinta.
Jinhyuk, il mio vicino di casa, è solito a venirmi a prendere dopo scuola, ed io non posso di certo farmi trovare in condizioni oscene davanti a lui.

Sento Dongpyo alzare gli occhi al cielo mentre mi aspetta e quando finisco non ci penso due volte prima di colpirlo, facendolo lamentare. "Prossima volta dico a Jinhyuk-oppa di non farti il favore di accompagnarti a casa." "Gne gne gne Jinhyuk oppar di qui Jinhyuk oppar di là gne gne gne." "Ciao Dongpyo, vai a piedi!" accelero il passo verso la macchina di Jinhyuk, il ragazzo mi segue e prende per il braccio. "Sai che lo faccio per il tuo bene."

Apro lo sportello davanti e mi siedo, "Buongiorno Jinhyukie, com'è andata a lavoro?" Chiedo io, mentre Dongpyo lo saluta semplicemente con un ciao. Il ragazzo, l'uomo?, accanto a me sorride e fa partite la macchina. "Discretamente bene, a te, Mimi?" Il mio cuore perde un battito appena sento quel nomignolo, continuo a guardarlo, sperando che le mie guance rosse non siano poi così accese e ridacchio. "Alla grande! - mi massaggio le guance, doloranti dato che non riesco a smettere di sorridere- Sai quella verifica di cui ti parlavo? Alla fine è andata bene, ho preso il massimo dei voti." Appoggio la testa al sedile senza ovviamente distogliere lo sguardo. Lo vedo sorridere attraverso lo specchio e poggia la mano sul mio ginocchio. "Ora però metti la cintura."

Dongpyo si mette a ridere vedendo la mia espressione smarrita, tossisco imbarazzata e torno a sorridere. Un giorno ucciderò il mio migliore amico.
"Allora, che farete questo fine settimana?" Chiede il più grande tra noi, cerco di rispondere ma Dongpyo mi ferma. "Oh, darò una festa a casa mia, i miei genitori stanno andando in Giappone per una settimana e sono libero di fare tutto ciò che voglio-" "Okay, okay ho capito," ridacchia la perfezione. "Siamo arrivati Dongpyo-ah," Saluto il nanetto con la mano e lui scende dalla macchina, non prima di salutare il più grande.

Il resto del tragitto è silenzioso, o almeno da parte sua, io continuo a straparlare senza rendermene conto. "Quindi io avevo intenzione di mettere questo vestito ma la mia amica Sunhi dice che è troppo corto, mente l'altra mia amica Hyerin mi incoraggia a metterlo dicendo che ho bisogno di farmi qualcuno e che potrebbe aiutarmi, ma allo stesso tempo voglio essere comoda e- Oh, siamo arrivati." Jinhyuk toglie la cintura, "Già da un pezzo." faccio lo stesso e usciamo dalla macchina contemporaneamente. "Oh, Mimi," Mi ferma prima che entri a casa. "Mettilo, quel vestito, Hyerin ha ragione, sembri parecchio stressata."

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