capitolo due.
"Intendo dire, perché devo studiare queste formule matematiche? Quando vado al supermercato non dico mica 'si per piacere vorrei radice quadrata di cinquanta alla seconda per trentadue mele' non so nemmeno quanto fa!" Si lamenta Yun, seduta accanto a Hyeongjun, continuando a colpire il libro di matematica, mentre il ragazzo dalla maglietta verde fluo cerca di fermarla.
Rimango a guardare il vuoto, pensando ancora a ieri sera, sento pizzicare la guancia e mi giro verso Jungmo, il quale tiene una matita in mano, pronto ad affondarla nuovamente nella mia guancia. "Minhee che ti prende oggi? Di solito straparli." Dice, Kang Minhee alza la testa "Dici a me?" "No, dico a Lee Minhee." sospiro e torno a guardare il vuoto. Dongpyo schiocca la lingua nel palato "Ieri la sua crush ha fatto una torta a casa sua." prendo la matita dalle mani di Jungmo e inizio a picchiare il nano, facendolo dire Ahi ad ogni colpetto.
"Cosa? Lee Minhee ha una cotta?" inzio a colpire pure Jungmo. "Una cotta passeggera, passerà, non pensateci tanto." Dico stufa, il più grande mi si avvicina con la sedia e mi guarda con occhi dolci, sperando di farmi uscire tutto il tea. Alzo gli occhi al cielo, si avvicina ancora di più. Ma chi crede che io sia? Di certo non qualcuno che parla della sua vita privata con il primo che passa.
"E quinti ti sei presa una cotta per uno otto anni più grande, fidanzato?" Fanculo a me e alla mia lingua lunga. Annuisco, cercando di non alzare gli occhi al cielo per la terza volta in dieci minuti. "Tesoro sei proprio fottuta." "È quello che le dico pure io!" Si aggiunge Dongpyo e gli do un pugnetto nel braccio. "Ma perché mi picchi sempre?" mi lascio scivolare sulla sedia, finendo in una posizione più che scomoda, sbuffo rumorosamente, appoggiando la testa sulla spalla di Dongpyo.
"Pensiamo a sta sera, invece," inizio un altro discorso, Yun alza la testa verso di me e chiude il libro. "Cosa c'è stasera?" Hyeongjun prende il libro e lo infila nello zaino, ormai stufo di avere a che fare con la sua amica e la matematica. "Do una festa a casa mia, venite vero?" chiede Dongpyo, anche se sembra più un obbligo che una proposta. Kang Minhee e Jungmo non si fanno problemi a dire di sì, mentre Yun ci pensa per qualche minuto, prima di rispondere. "In realtà non ho tanta voglia di-" La fermo, prima che possa dire definitivamente di no. Yun è sempre la stessa, dice di non voler mai venire alle feste, ma alla fine è la prima a divertirsi. "Oh andiamo, non ci divertiamo da un bel po'! E poi io, Sunhi e Hyerin ci vediamo a casa mia prima di andare, perché non ti aggiungi?" faccio il broncio, sperando che la ragazza più grande possa decidersi. "Ti faccio sapere." sospira lei.
Faccio spallucce e prendo il milkshake di Minhee, facendolo lamentare. Mi guardo intorno mentre gli altri iniziano a parlare di cosa metteranno alla festa. Mi piace questo posto, non è nulla di poi così speciale, solo una piccola caffetteria dai colori accesi, si trova proprio davanti a scuola, quindi non è difficile trovare studenti di lì, come noi sei. L'entrata si apre, facendo suonare il campanellino, non mi stupisco quando, ad entrare, trovo mio fratello con la sua ciurma.
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Fanfiction"Bene, visto che siete così schizzinosi, ogni volta che saltate un turno bevete uno shottino." "È la cosa più stupida che io abbia mai sentito, stiamo parlando di obbligo o verità!" __ "Quindi mi stai dicendo che ti sei svegliata con una maglietta...