capitolo cinque
"Mimi!" Mi giro verso la macchina nera, fermandomi di scatto, sorpresa. Jinhyuk esce dallo sportello del passeggero, gli sorrido, stringendomi ancora di più nella giacca bianca e blu. "Hey," lo saluto quando arriva accanto a me. "Che succede?" continuo. Che domanda idiota, magari voleva solo salutarmi. "Cioè, no, volevo dire, come stai?" dovrei chiudere la bocca ogni tanto. Il ragazzo alza le spalle e prende le chiavi di casa dalla tasca dei jeans. "Com'è andata alla festa?"
Lo vedo dare le chiavi al suo amico dentro la macchina, è qualcuno che non ho mai visto. "Byungchan, entrate io mi fermo a parlare con Mimi." solo adesso noto un'altra macchina, parcheggiata dall'altra parte della strada, prima che l'altro possa scendere mi allontano di un passo ed esco le mani dalle tasche. "Oh, Oppa se devi andare con i tuoi amici vai pure, stavo giusto tornando a casa." Jinhyuk mi tiene la spalla e fa segno a Byungchan, se ho capito bene, di entrare in ogni caso. "Ti accompagno allora," Lo lascio fare, la sua compagnia non è di certo un peso per me, tutt'altro. Iniziamo a camminare e, prima che i suoi amici entrino a casa, uno di loro urla qualcosa. "Lee Jinhyuk quella potrebbe essere tua figlia!"
Mi mordo l'interno guancia, più che imbarazzata, e guardo a terra. Jinhyuk ride imbarazzato. "Non fare caso a Seungyoun, è sempre così," Annuisco, continuando a non guardarlo in faccia. "Come mai non sei con il tuo ragazzo?" non mi ci vuole tanto per capire che si riferisce a Jungmo, sospiro. "E tu perché non sei con la tua ragazza?" Gli pongo la stessa domanda, ora che ci penso, non lo vedo mai con quest'ultima, quindi ha senso. Questa volta alzo la testa per guardarlo. "Yah, te l'ho chiesto prima io." Gonfio le guance, c'era da aspettarselo. "Non è il mio ragazzo," ammetto, fermandomi una volta giunti davanti al giardino di casa mia. "Perché me lo chiedi? Ti serve di nuovo il forno? Le uova? Oppa dovresti iniziare a fare la spesa, o se non vuoi proprio puoi ordinare qualcosa, non credi?" Mi sembrava strano, non avevo ancora straparlato negli ultimi tre minuti.
"Volevo accertarmi che non ce l'avessi con me, questa mattina non mi hai salutato e pensavo di aver fatto qualcosa di sbagliato," Rimango zitta, probabilmente diventando pure rossa. Gli interessa se sono arrabbiata con lui? Perché l'ha pensato? Ho dato l'impressione di esserlo? Voglio dire, sono corsa in casa per Jungmo, avrebbe dovuto capirlo. "Non ho fatto nulla, vero?" Scuoto la testa, ancor confusa. "No, certo che no. Solo, sta mattina è stata.. strana? Mi dispiace non averti salutato." Jinhyuk si abbassa alla mia altezza, mi scombina i capelli e sorride, facendomi diventare ancora più rossa data la vicinanza, mi allontano di un passo. "Per fortuna, sei tipo una sorellina, ci rimarrei male." Stupida, ma a che stavo pensando? Annuisco, e faccio segno di star per andarmene, mi saluta con la mano e lo copio.
Sorellina sto gran cazzo, non sono pro all'incesto.
Entro in casa, i ragazzi sono ancora nel salotto di casa mia. "Vivete a casa mia o cosa?" Chiedo ironicamente ai ragazzi, mentre rubo una patatina dalla confezione che tiene Wonjun. "È anche casa mia ti ricordo!" dice mio fratello, schiaffeggiandomi la mano non appena cerco di prenderne un'altra. "Casa vostra ha tipo tre bagni, non possiamo farci sfuggire un occasione del genere." Questa volta è Seokhwa a parlare. "Mi state usando per i miei soldi?" "Non è ovvio? Hai una personalità di merda." Mi metto a ridere e solo dopo ricordo di dover delle scuse a Hyuk.
STAI LEGGENDO
shirt;; pdx101
Hayran Kurgu"Bene, visto che siete così schizzinosi, ogni volta che saltate un turno bevete uno shottino." "È la cosa più stupida che io abbia mai sentito, stiamo parlando di obbligo o verità!" __ "Quindi mi stai dicendo che ti sei svegliata con una maglietta...