❀Scusami❀

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Vi consiglio di leggere questo capitolo
con 'firts love' in loop.

Yoongi era pronto per andare al bar delle gemelle, come aveva programmato, voleva assolutamente capire perché i due Tiramisù fossero diversi.
Stava per uscire di casa quando la tasca posteriore dei suoi jeans, contenente il suo cellulare, vibbrò.

<Chi cavolo è ora? Pensavo di aver disattivato i comme-Oh... Jimin. > lesse il mittente.
Aprì la chat con il biondino e per un'attimo non svenne per le prime parole che lesse
'Amore mio...'
Era sicuro che non si trattasse di un messaggio dolce quando continuò a leggere.
Il suo cuore perse tanti battiti.
Come poteva permettersi di scrivergli tutte quelle brutte parole, non sapendo neanche a chi si riferissero?
Era arrabbiato, furioso; i suoi occhi, che avevano finalmente smesso di versare salate lacrime, cominciarono a riempirsi di nuovo.
Doveva vederlo, doveva urlargli quanto stronzo e meschino era stato.
Si, doveva farlo.
Entrò nella rubrica, cercò il numero di Lena, voleva sapere se si trovasse al lavoro o a casa sua.
Dopo 3 squilli la chiamata iniziò.

<Oh Yoongii che sorpr-> non ebbe il tempo di finire che Yoongi la interruppe con la sua eminente domana

<Dimmi dov'è Jimin, ora. >

<Cosa ? E perché dovrei dirtelo?! >chiese stupita

<LENA CAZZO, DOV'È! > urlò così forte da fare spaventare un bambina che stava passando di lì

<... E in casa, gli abbiamo detto di tornare prima a casa ..>

* Fine chiamata *

Sapeva benissimo dove abitava il biondino, e non perse un secondo in più per entrare in macchina e sfrecciare verso casa di Jimin.
Voleva darsi tanti schiaffi per evitare di piangere, ma era più forte di lui.
Voleva mostrare a Jimin cosa, quel suo commento pieno di odio, aveva creato.
Si.
Voleva fargli venire tanti di quei sensi di colpa per fargli provare quello che lui, in quel momento, stava provando.
Corse per le strade di Seoul e non appena arrivò sotto casa del ragazzo, parcheggiò il più velocemente possibile.
Scese dall'auto, si avvicinò al portone e premette il dito sul citofono con la scritta
[Park Jimin]
Il diretto interessato non fu lento a rispondere
<Si? Chi è? > si sentì la sua voce, un po' robotica, uscire da quell'apparecchio
<Ora tu mi apri. > sputò Yoongi, pronunciando quelle parole con tutta la rabbia che aveva in corpo
<Y-yoongi?... Che ci fa-> chiese preoccupato dal sentire la voce del gorilla
<JIMIN APRI QUESTO CAZZO DI PORTONE O TI GIURO CHE LO SFONDO> urlò, questa volta davvero forte.
Il cancello si aprì, Yoongi entrò.

Percorse il vialetto con i pugni stretti, e un'espressione in volto, che di buono non aveva niente.

Era quasi arrivato davanti alla porta ma si bloccò quando vide spuntare Jimin da essa con uno sguardo preoccupato

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Era quasi arrivato davanti alla porta ma si bloccò quando vide spuntare Jimin da essa con uno sguardo preoccupato.

<Tu ora mi fai entrare e mi spieghi con quale coraggio mi hai scritto quelle cose.> disse il corvino aprendo del tutto la porta.

I due erano davvero vicini, Jimin riusciva a percepire i respiri affannati di Yoongi, e Yoongi l'ansia di Jimin che aumentava piano piano.

<Io... Ho scritto quelle cose perché...
Sono stanco del tuo fottuto gioco, sono una persona, ho sentimenti anch'io e non vedo perché non debba lamentarmi per tutto quello che mi hai fatto passare.
Mai nessuno mi ha fatto provare questa strana sensazione dentro, da quando hai poggiato il tuo sguardo nel mio qualcosa mi ha stravolto.
Non riesco più a pensare a nulla perché ci sei sempre tu al centro dei miei pensieri!
Ti ho scritto quelle parole perché tu puoi continuare con i tuoi giochetti del cazzo ma non puoi permetterti di giocare con i sentimenti di una persona, proprio quando questa persona, non ne ha mai provati, se non per una sola persona che adesso non c'è più!> Jimin scoppiò, pronunciò quelle parole con tanta rabbia, ma quando finì di pronunciare le ultime parole, la sua ira svanì lentamente.

<Io non gioco con i sentimenti di nessuno, forse dovresti chiedere prima di attaccare così le persone.
Pensavi davvero che quel cazzo di post era riferito a te? Sai il mondo non gira intorno a te!
E se nessuno te l'ha mai detto, eccomi te lo dico io.
Che cazzo ti è passato per la testa eh?
Lo sai che mi hai fatto stare di merda per quello che mi hai scritto? No, non lo sai!
Quel cazzo di post era per mia nonna.
L'unico amore per me.
La mia roccia, lei che c'è sempre stata
Tu non lo puoi capire il dolore che ho provato quel fottuto giorno, tu non lo puoi sapere.
Ho sofferto giorni, mesi... ANNI.
E tu mi vieni a scrivere quelle parole?
Ma lo sai che sei proprio un verme!? > urlò trascinando il biondo dentro casa, erano al centro del salone, la porta con il vento si chiuse e dopo la sfuriata dei due regnò il silenzio.

<... So cosa si prova... > uscì un sussurro dalla bocca di Jimin, che in quel momento stava guardando il pavimento, tremando.

<Mia nonna è venuta a mancare anni fa.
Lei per me era la mia ancora di salvezza, colei che sapeva aiutarmi sempre e regalarmi tantissimi sorrisi, colei che se mi sbucciavo il ginocchio era pronta a chiamare l'ambulanza, colei che quando avevo un minino languorino era pronta a preparare il Tiramisù più buono del mondo, colei che l'ultimo giorno della sua vita l'ha voluto passare con me al suo fianco...
Lei era l'unica persona che ho amato.
L'unica che veramente contava
Yoongi, scusami ti prego... >cadde a terra in ginocchio con la faccia tra le mani e continuò <Scusami davvero, io...
Non ho riflettuto, sono uno stronzo.
Mi sono fatto prendere dalla rabbia, io non potevo saperlo che anche tu...
Davvero perdonami io...> scoppiò in un pianto disperato e non appena Yoongi se ne rese conto si mise in ginocchio, si avvicinò al ragazzo davanti a lui e lo abbracciò.
Lo abbracciò così forte da infondergli il suo consenso al perdono.
Yoongi era stanco di trattenersi, con la testa poggiata alla spalla di Jimin si lasciò andare a un pianto liberatorio.
Dopo il discorso fatto dal biondino il suo cuore si alleggerì, si sentiva diverso e questo gli piaceva, aveva bisogno di qualcuno che cambiasse il suo essere.
Era stanco di essere solo, era stanco di soffrire e finalmente aveva qualcuno, qualcuno che come lui aveva provato lo stesso dolore, qualcuno che come lui cercava la luce in tutto quel buio.
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Gaga❦

αмore αl мαѕcαrpoɴe e cαғғè❦ || ʏᴏᴏɴᴍɪɴDove le storie prendono vita. Scoprilo ora