Ci sono molte cose inspiegabili nelle vite dei mortali.
La nascita, la crescita, la provenienza delle nostre anime, lo sviluppo delle nostre facoltà mentali, la morte.
Che cosa c'è oltre quel sottile velo che ci divide dall'altro mondo?
È così lontano come appare?
A volte dipende tutto da come viene filato uno spago. Se fluisce libero nell'arcolaio, forse l'arazzo verrà meglio, ma se spesso si blocca, crea nodi o si sfilaccia, forse è meglio tagliarlo. È vero, non tutti i fili sono perfetti, ma forse è proprio questo a rendere tutto più interessante, e a fare dell'arazzo un'opera epocale. È l'imprecisione di una fibra a renderlo ottimale, poiché spinge a continuare a provare, e a non mollare fino a quando non si riuscirà a cacciarla al posto giusto all'interno della tela del destino. Ed era proprio questo il loro lavoro.
Filare, tirare, inserire e tagliare.
Conoscevano ogni passo a memoria, dopo anni ed anni di esperienza quasi lo facevano senza più guardare, e l'intreccio si era fatto, nei millenni, sempre più spesso, sempre più intricato, più vasto, al punto che una stanza sola non sarebbe mai bastata a contenerlo tutto; e mentre tessevano, chiacchieravano. E mentre srotolavano un nuovo gomitolo, ridevano. E piangevano quando il filo si rompeva, stirato dalla prepotenza dell'arcolaio. Ma quando erano loro a tagliarlo, osservavano in silenzio come le fibre precipitassero a terra, dissolvendosi in una dolce nuvola di scintille. E quel giorno, le forbici del giudizio erano state estratte.Le teneva tra le dita tremanti, al punto da rischiare di farle cadere, e osservava le sorelle con preoccupazione, come a voler chiedere una conferma, un'accettazione. Studiò con attenzione il filo con i suoi grandi occhi lucenti.
Forse era un errore.
Forse si stavano sbagliando - capitava, di tanto in tanto, che anche loro perdessero il senno e compissero azioni non necessarie, nonostante l'entità suprema della loro madre - forse non era legittimo. Come potevano rompere un filo così importante?
Di quello scintillante colore inconfondibile, intoccabile?
Guardò un'ultima volta le sue due sorelle. I suoi occhi brillavano di terrore, smarriti. Era questo ciò che serviva a placare il caos?
Era davvero una mossa necessaria nella scacchiera dell'eternità?
Avvicinò le forbici al filo, esitante. Le socchiuse. Incamerò il sottile spago tra le due lame, si prese un istante. Respirò a fondo. Non aveva via di scampo, era ciò che andava fatto - e così la chiamavano gli umani, l'inevitabile. E così era il suo compito in quel frangente.
Inevitabile.
Fece per rompere l'ultima connessione alla vita di colei a cui quel filo era collegato, quando un suono inaspettato, inopinato e mozzafiato la paralizzò davanti al filato. Le tre si guardarono, gli occhi sgranati dalla sorpresa.
Non era possibile.
Non c'era alcuna chance per lei di prendersi quel respiro!
Eppure ecco, ecco quel suono.Il pianto di una bambina.
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Melograno
Fantasy«Io credo solamente che tu abbia un grande potere, e che nessuno ti abbia ancora messa alla prova. Scoprirai, con il tempo, che ciò che appari non è necessariamente ciò che sei.» ~^~ Hanno sempre raccontato la nostra versione, ma cosa è successo in...