«Persefone, Atena,» salutò Artemide, la dea della caccia e della luna, rivolgendo un cenno di riconoscimento anche alla ninfa nascosta nella boscaglia. Minthe arrossì vergognosamente.
Le aveva appena strizzato l'occhio o era solo una sua impressione?
Artemide era spaventosamente bella, forte ed arguta, ma dietro quella sua sfrontata maschera di arroganza si nascondeva la più sanguinosa rivalità nei confronti del suo gemello, Apollo, dio della musica e del sole, il quale pareva essere il preferito dal padre tra loro due; non importava quanto lei si impegnasse, Zeus pareva avere occhi solamente per suo fratello. E la cosa indispettiva fortemente la dea della luna, che, senza tregua, tentava sempre di farsi valere, per dimostrare che anche lei, la gemella femmina, la più grande, era importante.«Non pensavo di trovarvi da queste parti,» ammise Artemide, riattirando l'attenzione di Minthe. Atena le rivolse uno sguardo divertito, colmo di finto rimprovero.
«Dopotutto è solo casa della madre di Persefone, perché mai dovremmo trovarci qui?»
Artemide rise, annuì, ammettendo il suo errore. Si avvicinò a lunghi passi alle ombre in cui la ninfa si nascondeva, si chinò, strinse la freccia tra le dita e, come se nulla fosse, la strappò del terreno, pulendola frettolosamente dalle fastidiose erbacce ammucchiatesi sulla punta, per poi ricacciarla nella faretra che, lunga e rovinata, pendeva dalla sua spalla destra.
«Se non vado errando, si stava parlando di matrimonio,» disse, apparentemente indifferente, «Non pensavo vi interessassero queste frivolezze.»
«Che posso dire, anche la sapienza necessità del suo contrapposto, non trovi?» ribatté Atena, suscitando un nervoso tremore nelle mani di Artemide, che si limitò ad accennare ad un sorriso.
«Non sei così sapiente allora, mia cara sorella,» continuò la dea della caccia, «poiché hai dimenticato di nominare il più importante ed illustre tra i pretendenti della nostra piccola Persefone.»
«Ce n'è un altro?» domandarono in coro le altre due, chi con sorpresa e chi con trepida, impaziente curiosità. La dea della luna annuì, s'incrociò le braccia sul petto, soddisfatta dalla reazione ottenuta. Indicò indistintamente l'area a cui dava le spalle, proprio là dove anche Minthe si trovava. Un secondo brivido percorse la schiena della ninfa, ormai in allerta. Se prima poteva essere stata Artemide, nascosta nel bosco, a farle tendere le orecchie, ora non riusciva a trovare una fonte ragionevole a quella sensazione opprimente che pareva soffocarla, quasi come una preda nelle mani del suo cacciatore. Che ci fosse qualcun altro celato dalle piante? Strisciante tra i cespugli? Svolazzante tra le foglie? Sgranò gli occhi. No.
Non poteva essere.
Ma se così fosse stato?Se qualcuno si fosse nascosto non nelle piante, ma nelle ombre ... ?
«Ho sentito dire che Zeus abbia proposto la mano di Persefone anche ad un quarto dio oltre ai soliti idioti in cerca di moglie da almeno ... » si interruppe Artemide, contando qualcosa sulle dita, « ... cosa, un millennio? Qualche eone? Ho perso il conto. Be', insomma, sapete di chi parlo. Mio fratello, Ares ed Hermes.»
«Ehi!» protestò Persefone, «Hermes non è un idiota! È mio amico!»
«Era anche amico mio prima di immischiarsi con quel perdigiorno di Apollo,» ribatté la dea della luna in un sospiro, «Deve avere anche il cervello alato.»
«Ed esso deve essergli volato fuori dall'orecchio qualche secolo fa,» sghignazzò Atena giocando con la sua lancia, «Ma chi sarebbe questo quarto dio? Non dirmi che è Dioniso.»
«Oh, no, no, per carità, chi se lo sposerebbe mai, quello? Ormai chissà a quale assurdo svago si sarà appassionato oltre al vino!» sbottò Artemide, disgustata, «No, qui si tratta di qualcuno di grande, e non sto esagerando. Sappiamo tutte che sia Zeus che Poseidone sono sposati, vero? Bene. E sappiamo tutte e tre quanto Demetra non sopporti suo fratello A-»
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Melograno
Fantasy«Io credo solamente che tu abbia un grande potere, e che nessuno ti abbia ancora messa alla prova. Scoprirai, con il tempo, che ciò che appari non è necessariamente ciò che sei.» ~^~ Hanno sempre raccontato la nostra versione, ma cosa è successo in...