<<Lasciali essere loro stessi
Lasciaci essere noi stessi
L'amore è un labirinto, dannazione
Ma tu sei una meraviglia, sì>>-Love maze
~
Jungkook mi aveva seguito con una faccia un po' stordita. Era tardi e mi chiedevo se non volesse tornare a casa ma poi mi resi conto che non volevo lasciarlo andare.
Troppe cose erano successe in quei giorni e tutto questo mi aveva portato ad un'unica vera e propria conclusione: per quanto io ami la piccola vita, fatta di cose semplici e comuni, avrei amato mille volte di più una vita piena di Jungkook. Una vita vissuta ogni singolo istante a pieno, una vita senza paure e una vita che aveva il sapore di libertà. Anche se quella stessa libertà poteva essermi strappata da un momento all'altro.
E una volta realizzato è solo una questione di un attimo, non c'è orgoglio che ti fermi e non c'è più pazienza che ti contenga e d'altra parte perché aspettare e trattenersi?
Jungkook me lo aveva fatto capire in tutti i modi possibili e non solo a parole e sapevo che qualsiasi cosa mi attendesse, potevo fidarmi di lui. Avevo sicuramente paura, una di quelle paure tremende che ti schiacciano e opprimono fino a farti mancare il respiro, ma guardare semplicemente Jungkook era come respirare aria fresca.
Quel tessuto di apparenze che avevo costruito era destinato a sfilarsi perché la vita non è fatta solo di ciò che è visibile ma anche di ciò che è invisibile. Quello che avevo dentro urlava disperatamente di uscire ricordandomi che una vita vissuta aspettando ciò che sarebbe potuto succedere domani non mi avrebbe mai lasciato sazio.
Nel corridoio che separava la mia camera da letto da quella di Taehyung incrociai di nuovo quest'ultimo. Ci scambiammo un cenno di saluto e poi entrai in camera mia chiudendomi la porta alle spalle.
Mi ero trascinato dietro Jungkook ed ora era proprio lì, di fronte a me, già inoltrato nella stanza.
-Cosa volevi farmi vedere Hyung? - chiese curioso. Ed io con la mia solita dose di incertezza mossi i miei passi verso di lui che restava immobile.
Azzerai la distanza tra noi, raccogliendo il suo viso tra le mie mani e congiungendo le nostre labbra. Jungkook non ricambiò subito il bacio e immaginavo perché, avrei potuto di nuovo tirarmi indietro come tutte le volte e a raccogliere il suo cuore ferito dal rifiuto ci sarebbe stato solo lui. Ma non questa volta, non avevo intenzione di tirarmi indietro.
Applicai una pressione maggiore contro lo sue labbra in modo tale che notasse la mia sicurezza e infine Jungkook si sciolse contro di me. Aprì leggermente la bocca in modo tale da concedere più accesso alla sua lingua in un bacio lento, lungo e disarmante.
Quando ci scostammò per prendere aria potevo ancora leggere l'espressione interrogativa sul volto di Jungkook.
-Che cosa dovrebbe significare questo Hyung? - il suo volto tirato in un espressione sorridente ma gli occhi tradivano la sua paura.
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𝑻𝒉𝒆𝒓𝒆 𝒇𝒐𝒓 𝒎𝒆: 𝑱𝒊𝒌𝒐𝒐𝒌
Lãng mạnJimin è un ventenne che crede di avere tutto sotto controllo, di poter gestire la sua vita e di poter essere quello che tutti si aspettano da lui, ma non si rende conto che così sta solo scappando dalla realtà. Jeon Jungkook è semplicemente colui ch...