𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝟓- 𝑪𝒉𝒂𝒍𝒍𝒆𝒏𝒈𝒆

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-Io voglio lui -

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-Io voglio lui -

Se c'è una cosa che proprio non sopporto è l'arroganza e Jeon Jungkook, che fino a quel momento era stata la creatura più perfetta che avessi mai visto, stava dimostrando di contenerla dalla punta dei piedi a quella dei capelli e la trasudava da tutti i pori.

-Chi? Park Jimin? - chiese Taemin mentre io assottigliavo il mio sguardo rivolgendolo completamente verso Jungkook che continuava a puntare il dito verso di me.

-Perspicace - rispose piano, con voce bassa ma tutti potevano perfettamente udirlo - Sto indicando lui no? Chi altro potrebbe essere? -

Stare in silenzio divenne praticamente impossibile - Senti moccioso... Non so chi ti credi di essere ma non sei nessuno qui per venire a comandare dopo neanche un giorno. -

Finalmente abbassò il braccio per poi incrociarlo con l'altro all'altezza del petto - Sono quasi offeso dal fatto che tu non ti ricordi assolutamente di me. - le sue parole erano velate dal tono di sfida. Una sfida che io non riuscivo a cogliere e infatti resi subito evidente la mia confusione.

-Non ci siamo mai visti prima di oggi. Perché mai dovrei ricordarmi di te?-

-Boh forse il tuo sedere ricorda a differenza tua - si interruppe per qualche secondo, la situazione e il doppio senso che lui aveva creato giocavano nettamente a suo favore e avevano ne creavano una del tutto scomoda e inaspettata per me.

-Ma che caz- sbottai inizialmente per essere poi di nuovo interrotto dalle sue parole.

-All'aeroporto. Quel giorno avevi più l'aria di un cucciolo smarrito a differenza di oggi. - diceva tutto con un sorriso in faccia mentre io iniziavo ad ingranare mettendo al suo posto tutte le informazioni che stavo ricevendo -sai volevo restituirti l'anello che ti era caduto ma penso che ora lo terrò sicuramente per me data la tua antipatia. -

E quella fu la goccia che mi fece cadere, tutto era così inaspettato e mi arrivò dritto in faccia come un secchio di acqua gelata. Mossi la testa e il corpo di scatto rivolgendo la mia persona completamente verso di lui, gli occhi completamenti spalancati e le mani strette in un pugno. Mi dimenticai completamente del resto dei ragazzi e dell'università. Questo cambio di postura e la tensione del mio viso non passarono inosservati ai suoi occhi che mi scrutavano, inclinò leggermente la testa rivolgendomi il sorriso più grande che avessi mai visto. Cercai subito di riprendermi dal mio stato di shock non volendo che lui capisse piu di quanto avesse già fatto.

-Dammelo. Non c'è nessun motivo per cui dovresti averlo tu- dissi con tono freddo e deciso, era così quell'anello era mio e lui non aveva nulla a che fare con questo.

-Ohoh... Mi sa che ho trovato qualcosa di serio e anche un motivo per tenerlo per me-

-Che intendi? - domandai nel completo silenzio, tutti sembravano ormai ipnotizzati dalla nostra conversazione.

𝑻𝒉𝒆𝒓𝒆 𝒇𝒐𝒓 𝒎𝒆: 𝑱𝒊𝒌𝒐𝒐𝒌Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora