Il giorno seguente fu un giorno pressoché inutile, basato su partite a Fifa con Taehyung che voleva godersi l'ultimo giorno di ferie non facendo nulla e qualche prova generale di qualche passo che avrei provato anche il giorno seguente all'università. La domenica non era mai così interessante. Il giorno seguente mi svegliai molto prima del solito, avevo "prenotato'' una delle sale prove dell'università per un'ora prima dell'inizio delle lezioni, per poter provare la coreografia per il mio esame di danza contemporanea dato che per il resto della giornata non avrei avuto molto tempo. Mi ero fatto amici gli inservienti proprio per poter avere qualche favore del genere. Avevo già avvisato Taehyung quindi appena fui pronto uscì di casa per essere fuori ai cancelli dell'università poco prima delle sette. Lì trovai il signor Lee, l'uomo che deteneva le chiavi di tutto, un signore sulla sessantina che subito si era dimostrato disponibile con me, mi aveva detto che gli ricordavo un po' suo figlio ormai diventato troppo grande.
-Buongiorno signor Lee- salutai forse con un tono troppo alto di voce. Lui infatti mi rimproverò subito portandosi un dito alla bocca mimando di fare silenzio e così feci.
Mi piaceva quell'enorme edificio che aveva la capacità di ospitare numerose persone mentre ora era completamente vuoto. Con l'aria fredda della mattina avrebbe ispirato solitudine a chiunque ma a me dava un grande senso di tranquillità, sentivo come se in quel momento qualcuno fosse come me, così vuoto ma destinato ad avere comunque delle persone intorno che considera solo estranei.
Entrai nell'edificio e mi diressi verso l'aula. Mi sistemai e mi misi dei vestiti più comodi e appena la musica partì mi dimenticai di tutto il resto facendomi coinvolgere a pieno dalla melodia travolgente, non mi ricordo come mi ritrovai a scegliere quella canzone. La melodia mi ricordava alcune composizione che lui aveva scritto per me e nel momento stesso in cui la ascoltai sapevo che sarebbe stato l'accompagnamento perfetto per quello che sentivo: solitudine, delusione mascherata dall'indifferenza, una richiesta di aiuto nata da un grido silenzioso e soffocato. Nonostante la melodia malinconia i movimenti erano fluidi e ritmati e io mi ero concentrato per tutta l'ora, riprovando e riprovando ad ogni minimo sbaglio. Solo alla fine dell'ennesima prova della coreografia verso la fine dell'ora, quando con il fiato corto dalla fatica il mio sguardo si rivolse verso l'alto nella direzione della finestra lo vidi. Un ragazzo mi fissava con un'espressione abbastanza soddisfatta e divertita che aveva qualcosa di familiare. Non avevo minimamente idea di quanto tempo avesse passato ad osservarmi ma anche dopo che ebbi finito tenne lo sguardo su di me per un po' con una tale intensità che mi fece quasi rabbrividire, poi decise di andarsene scomparendo totalmente dalla mia visuale.
Temetti di essermelo immaginato perché quella che avevo avuto davanti era una visione celestiale, forse il ragazzo più bello che io avessi mai visto, i suoi occhi scuri, coperti da qualche ciuffo corvino ribelle, mi avevano catturato con la loro espressività e li bramavo su di me nello stesso istante in cui lui li aveva allontanati. Mi ripresi dopo un primo momento di shock e decisi di rendermi presentabile per l'accoglienza delle matricole che sarebbe dovuta accadere tra pochi minuti.
Mi incontrai con Taemin, Jongin e altri ragazzi del secondo anno per recarmi all'ingresso dell'università per incontrare le matricole che si erano radunate lì dopo il breve discorso di benvenuto tenuto dal rettore dell'università.
Erano un gruppetto numeroso ma erano stati divisi in sottogruppi formati da una ventina di persone. E fu così che lo notai di nuovo, tra tutti per me spiccava la sua presenza anche se in quel momento non stava facendo proprio niente, osservava solo tutto ciò che lo circondava con uno sguardo distaccato. Non capivo, era come se non gli importasse di niente eppure era venuto prima dell'orario di apertura e mi chiedevo come avesse fatto ad entrare.
Decisi di porre fine a tutto quello che la mia mente stava creando per concentrarmi sul mio compito di guida turistica improvvisata, anche se avevo lasciato che Taemin con le sue capacità oratorie avesse affrontato tutto da solo, spiegando ogni aula e tutto quello che succedeva. Quando il giro finì ci recammo nella sala prove più grande dell'università, dopotutto eravamo in quaranta visto che ci avevano raggiunti anche altri ragazzi del mio corso e a turno noi del secondo anno ci esibimmo in una piccola coreografia di un minuto scarso, dopotutto non eravamo noi che dovevamo essere valutati. Le matricole iniziarono subito dopo di noi, si avvicinarono ad uno ad uno consegnandoci un foglio con i loro dati essenziali come il nome, cognome e le loro esperienze e poi iniziavano la loro performance.
Quando arrivò il suo turno, quasi alla fine, in brivido mi attraversò il corpo rivelando il mio stato di agitazione misto a curiosità e afferrai un po' troppo velocemente il foglio. Jeon Jungkook. Era questo il suo nome. Rimasi sorpreso nel vedere che non aveva ufficialmente nessuna esperienza in questo campo e così mi preparai al peggio. Dopo pochi secondi la musica partì e io ne rimasi completamente sconvolto ed estasiato ma cercai di non darlo troppo a vedere, così come tutti i miei compagni. A quel ragazzo poteva essere accreditata la stessa esperienza di un ragazzo del secondo o anche del terzo anno e in quella stanza tutti se ne resero conto. I miei occhi brillavano e in quel momento poco mi importava della bellezza estetica di quel ragazzo, la mia reazione era nata dal talento e dalla passione che stava dimostrando e solo guardandolo mi sentì rinato. Non appena lui ebbe finito, si tirò su con la stessa espressione che gli avevo visto in precedenza fuori dalla finestra senza mostrare il minimo segno di fatica. Cercai di riprendermi e di tornare alla normalità per focalizzarmi sulle ultime esibizioni che non furono per niente male anche se dovevano sicuramente aver risentito della pressione causata da quel ragazzo.
Non perdemmo tempo e cercammo di organizzare subito il nostro sorteggio poiché si leggeva nell'aria, ogni ballerino urlava "voglio Jeon Jungkook" sicuri di ottenere un risultato positivo alla valutazione. Per quanto mi riguarda invece non volevo ottenere una buona valutazione così facilmente, mi sarebbero andati bene uno qualsiasi degli ultimi due ballerini, ero anche un po' intimorito dalla sua presenza e dal suo effetto su di me, ero quasi sicuro che non ne sarebbe uscito nulla di buono. Le matricole si avvicinarono a turno in ordine di esibizione ed estrassero il nome di uno dei ragazzi del secondo anno con il quale sarebbero stati poi in coppia. Quando arrivò il turno di Jungkook, mi senti estremamente nervoso mancavano pochi nomi tra cui il mio e quello di Jongin e altri due ragazzi, quello di Taemin era stato uno dei primi. Esalai poi un sospiro di sollievo dopo l'estrazione e non sapevo neanche perché, il nome che era venuto fuori era quello di Jongin. Mentre sul viso di quest'ultimo si poteva leggere un'espressione soddisfatta, il viso di Jungkook esponeva apertamente un espressione di pura insoddisfazione e disprezzo. Incarnai le sopracciglia, non sapevo cosa avesse da lamentarsi, Jongin era uno dei migliori ballerini e si era visto anche qualche minuto fa. Il mio nome fu estratto subito dopo da un ragazzo di nome Yugyeom, ed io ritenevo la situazione fin troppo perfetta, era proprio uno degli ultimi due ballerini. Quello che successe però una volta finito il sorteggio mi sconvolse; Jungkook alzò la mano facendo un passo avanti attirando l'attenzione di tutti, poi lentamente abbasso lo stesso braccio e lo puntò nella mia direzione indicandomi con l'indice. Infine parlò con voce ferma e decisa, ogni centimetro della sua pelle trasudava arroganza e la cosa mi fece assolutamente impazzire dalla rabbia.
-Io voglio lui. -
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𝑻𝒉𝒆𝒓𝒆 𝒇𝒐𝒓 𝒎𝒆: 𝑱𝒊𝒌𝒐𝒐𝒌
RomansaJimin è un ventenne che crede di avere tutto sotto controllo, di poter gestire la sua vita e di poter essere quello che tutti si aspettano da lui, ma non si rende conto che così sta solo scappando dalla realtà. Jeon Jungkook è semplicemente colui ch...