Piccole colombe bianche.

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Un cagnolino maculato è con te.
Sto camminando.
È tutto oscuro e confuso.
Un ruggito di leone mi fa sobbalzare.
A destra,su un trespolo, in fila come attenti soldati, piccole colombe bianche,sembrano voler prendere il volo.
La mano di una vecchia gitana,le accompagna ad entrare in gabbia.
《Rapide rapide aqui' aqui'a dentro.》 (veloci veloci qui qui dentro) le esorta ad entrare.
Ti sento piangere.
Provo ad avvicinarmi.
Da un minuscolo camerino,una lampada illumina il volto di un giocoliere.
Mentre ripone cerchi e palline dai mille colori in un enorme sacco, mugugna.
《El bebe llora..llora..llora siempre ese bebe.》(il bambino piange, piange, piange sempre quel bambino).
Il tuo pianto ora è più vicino.

In una roulotte, alloggia un pagliaccio,il grosso naso rosso.
Sul viso si è dipinto un enorme sorriso,diffonde calore.
È pronto per andare in scena.

Poi il silenzio.
Non piangi più.
Qualcuno ti slega.

Un uomo alto,corpulento,rozzo,ti strattona, ti solleva in malo modo. Senza un sorriso... una parola...una carezza.
Ti ripone in una specie di culla,è ricolma di fieno... non c'è una coperta.
Nemmeno ti guarda e barcollando sprofonda in un letto.

Vicino a lui, una donna esile,febbricitante.
Ha piccole chiazze rosse sul volto,numerose croste le ricoprono le braccia .

Sulle labbra ...uguali alle tue...vistose vesciche...non si muove.

So che è la tua mamma,so che
morirà di vaiolo.
Una delle ultime vittime prima dell'obbligo delle vaccinazioni.

Continua la mia visione.
E adesso all'improvviso ti vedo,sei più grande.

Lo chiamavano DONO # WATTYS 2019 #Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora