11 agosto 2015
«Fede, ho come l'impressione che tu non mi stia ascoltando.» La voce di mio fratello mi risveglia dai pensieri in cui mi ero persa, pensieri che mi hanno allontanata dal luogo in cui eravamo e dal motivo per cui eravamo lì.
«Scusa Ale, mi sono persa nuovamente tra i miei pensieri.» Mi scuso con lui, sentendomi anche un po' in colpa visto che per lui è un giorno importante.
«L'avevo notato, Kikka; mi spieghi cosa ti prende oggi?»
«Le solite cavolate, lascia perdere.»
«Basta pensare che quest'anno hai la maturità, hai ancora un mese di vacanza, goditi questo mese e poi, quando tornerai a Roma, penserai alla maturità.» Mio fratello ha ragione; dovrei pensarci meno adesso che posso.
«Hai ragione; che stavi dicendo?»
«Stavo riflettendo su quanto fosse diverso questo centro sportivo da quello della Sampdoria. Senza nulla togliere al club genovese ovviamente, cammini per le strade di Milanello e respiri la storia che questo club ha scritto, in Italia e in Europa. È un onore poter essere qui, non si può dire il contrario, ma ho paura di come potrebbero accogliermi i miei nuovi compagni; per chi non mi conosce, sono un ragazzino di 20 anni, senza esperienza e che ha tanto da imparare. Ho paura di deludere il Mister e la società.» Si sfoga mio fratello, mentre giriamo il centro sportivo. Nessuno direbbe che, dietro a questo viso che si dimostra sempre sicuro di se, ci sia un ragazzo che ha tanta paura di deludere chi crede in lui, che ha tanta paura di sbagliare.
«Aleeeee, smettila di dire stronzate. Se sei qui, c'è un motivo; so che hai letto i commenti di quelli che dicono che 25 milioni per te sono troppi. Ma tu dimostrerai che si sbagliano, che quei 25 milioni li vali tutti e che, anzi, arriverai a un momento in cui varrai molto più di questa cifra. Hai un'enorme potenziale e hai 20 anni; cosa puoi fare se non crescere ancora? Usa questa nuova esperienza al Milan come un trampolino di lancio; fa che possa aiutarti a conquistare una maglia da titolare e sfruttala al meglio per arrivare in nazionale. Io, mamma, papà e tutti quelli che sanno quanti sforzi hai fatto, crediamo in te, nel giocatore che diventerai; e sappiamo che non farai rimpiangere la società di averti comprato.» Dopo aver finito di parlare, mi fermo e mi giro verso di lui; mi alzo sulle punte per abbracciarlo e, stretto nelle mie braccia, mi ringrazia.
Dei movimenti alla mia destra attirano la mia attenzione; senza staccarmi dall'abbraccio con mio fratello, giro la testa nella direzione da cui provengono i movimenti e noto un gruppo di ragazzi che si sta allenando. Probabilmente è una delle squadre giovanili, perché sembrano avere più o meno tutti la mia età; a un certo punto, noto due ragazzi fermarsi e girarsi in questa direzione: non riesco a distinguere bene come sono fatti fisicamente, complice il fatto di aver dimenticato gli occhiali in hotel, ma uno dei due dovrebbe essere ricciolo.
Mi accorgo di essermi persa nuovamente tra i miei pensieri perché mio fratello cerca nuovamente di attirare la mia attenzione:
«Chi dei due ha fatto colpo? Il ricciolino biondo o il ragazzo moro?» Mi dice girandosi nella direzione dei due ragazzi.
«Oggi stai sparando un po' troppe stronzate per i miei gusti, sappilo.» E, dopo aver risposto così, mi incammino lungo il sentiero che porta alla struttura principale, davanti alla quale ci stanno aspettando i nostri genitori, in modo da poter raggiungere la sede di Casa Milan per la firma del contratto.
Passiamo vicino al campo su cui si sta allenando la squadra dei due ragazzi intravisti precedentemente e i miei occhi si posano sui miei coetanei. Uno in particolare attira la mia attenzione; è un ragazzo alto, moro e con degli occhi che, pur non essendo molto particolari, attirano la mia attenzione. Basta poco affinché il ragazzo si accorga che lo sto fissando e, prima che io possa distogliere lo sguardo, mi sorride e mi fa un occhiolino. Ed è il primo a distogliere lo sguardo, prima di tornare a parlare con il suo amico ricciolo. Fortunatamente mio fratello non si è accorto di niente, altrimenti mi avrebbe fatto domande su domande e avrebbe iniziato a farsi i film mentali, come suo solito.
È bastato poco per incontrare gli occhi che, senza che io ne avessi la più pallida idea, mi avrebbero tormentato per un anno, anno in cui, tra l'altro, non avrei potuto assolutamente permettermi distrazioni. Non potevo immaginare che quegli occhi marroni, né troppo scuri, né tendenti al nocciola sarebbero stati gli occhi che, soprattutto per il primo periodo dopo quel breve soggiorno a Milano, mi avrebbero tormentata. Non potevo immaginare che degli occhi apparentemente normali, mi avrebbero colpita così tanto da desiderare di poter incontrare il ragazzo una seconda volta.
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alessio.romagnoliPiace a federicaromagnoli e altre persone
Un'emozione incredibile 👹🔝🔴⚫️ @acmilan
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acmilan benvenuto💪🏻❤️
federicaromagnoli orgogliosa di te❤️
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Sorpresa😊Spero che come inizio vi piaccia, ma spero soprattutto che il protagonista sia apprezzato🙈
Che ne pensate di questo inizio?😘
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Con uno sguardo|| Patrick Cutrone
Fanfiction||Certi sguardi ti entrano dentro e non trovano più la strada per uscire fuori dalla tua anima||