Erano passati tre giorni da quando erano a Praga.
L'elementale non aveva attaccato, Sybil e Peter avevano fatto diverse ronde notturne insieme -che duravano fino all'alba- , avevano iniziato a conoscersi meglio e Sybil aveva capito di star dimenticando Felix, iniziando a provare dei sentimenti per l'amichevole Spider-Man di quartiere.
Aveva anche fatto amicizia con Ned, Betty e Flash che, per qualche strana ragione, era diventato tipo il suo migliore amico.
«Okay Flash, ti sfido a chiedere a quella commessa di uscire.»
In quel momento si trovavano nel centro di Praga, in un bar, dato che erano stati incaricati dagli altri del gruppetto di prendere del cibo.
«Cosa vinco se ci riesco?»
«Un appuntamento...?» Domandò. «Con lei ovviamente, non con me.»«Anche perché il tuo cuore scalpita per lo sfigato, no?»
Flash era l'unico a sapere della sua cotta -poteva definirla già tale?- Per Peter.
In realtà era stato lui a farglielo capire.
Erano nella sua stanza d'hotel, Sybil lo aveva chiamato d'urgenza perché voleva consigli su cosa avrebbe dovuto indossare quella sera, dato che sarebbero usciti. E, non si sa come, era uscito l'argomento "Peter Parker". Flash notò come, ogni volta che si faceva riferimento a Peter ed MJ, lo sguardo della ragazza si intristiva -neanche lei sapeva il perché, insomma: Peter era suo amico. Poi le aveva chiesto se lei avesse una cotta per il ragazzo, e la giovane mutante era arrossita.
E fu così che Sybil scoprì di avere una cotta per Peter Parker.
«Sta zitto Flash.» Lo rimproverò Sybil arrossendo.
«Volete ordinare?» Domandò la commessa.
«Sì, prendiamo sette croissants. Due al cioccolato, tre alla crema, uno alla marmellata e uno vuoto.»Flash fece una pausa. «Poi due caffè... e un appuntamento con te, si può fare?»Quando tornarono in centro dai ragazzi Sybil stava morendo dal ridere. «Che è successo Syb?» Domandò Betty, stretta a Ned. «Niente. Sybil ride per niente.» Disse Flash a denti stretti. «E dai ridi che fa bene. Forse guarisce anche il tuo orgoglio.»
«Che è successo quindi?» Domandò MJ, seduta accanto a Peter. Sybil smise improvvisamente di ridere e provò a concentrarsi solo su quello che era successo prima con Flash. «Ci ha provato con una commessa ed è stato malamente rifiutato.» Tagliò corto.Peter si accorse dell'improvviso cambio di umore dell'amica. «Hai sentito qualcosa?» Domandò, alzandosi e avvicinandosi a lei. «Dobbiamo intervenire?» Le sussurò all'orecchio, ormai c'era talmente abituato -sia a questo che alla vicinanza con la ragazza- che non arrossiva più.
In realtà gli piaceva stare accanto alla mutante. Ogni volta che erano vicini, ogni volta che avevano un contatto fisico, si sentiva più forte.
Ma comunque era normale, dato che combattevano insieme.
«No, sta tranquillo, Web Head.» Gli disse all'orecchio. Peter annuí, per poi tornare al suo posto, accanto ad MJ.
Sybil posò il suo sguardo verso l'eroe, che era intento ad osservare con amore e devozione la ragazza accanto a lui.
E qualcosa dentro di lei si ruppe.
Corse via da lì, ignorando i suoi amici che la chiamavano.
***
«Hey Weasel! Aspetta!» Esclamò Peter, che le stava correndo dietro da un po'.
Sybil si fermò di scatto, facendo un grande respiro e girandosi verso il ragazzo.
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Different Universe ||Marvel
Fanfiction«Come hai fatto ad arrivare qui?» Chiese alla ragazza. «Fury ha detto qualcosa riguardo ad uno schiocco che ha... squarciato la vostra dimensione, o qualcosa di simile. Fatto sta che devo tornare a casa.» *Spoiler FFH*