POV Jungkook
Erano passati diversi mesi da quella sera, e la scuola era finita. Io e il nanetto ci eravamo subito messi all'opera per cercare un locale da affittare, ma non avevamo trovato molto. Nel frattempo Jimin aveva iniziato a frequentare dei corsi specifici da barista, mentre io avevo iniziato a prendere lezioni di canto e dovevo ammettere che mi piaceva un sacco.
Ero appena tornato a casa quando mi arrivò un messaggio di Jimin che mi diceva che lo aveva appena contattato un venditore e che stava andando a vedere il locale. La cosa non mi convinceva, era tardi quale venditore contatta alle undici di sera? Gli risposi subito dicendogli di aspettare me e che lo avrei accompagnato. Senza aspettare una sua risposta uscii e andai verso casa sua. Jimin era piccolino, chiunque gli avesse voluto fare del male ci avrebbe messo mezzo secondo; ma con me presente sarebbero dovuti passare prima sul mio cadavere. Una volta arrivato sotto casa sua lo vidi che si stava già avviando verso il locale, quindi capii che non aveva neanche letto il mio messaggio. Lo raggiunsi e gli presi la mano facendolo sussultare."Oddio Kookie non farlo mai più mi sono spaventato"
"Pensavi davvero che ti avrei lasciato andare da solo? Tu sei pazzo. E impara a leggere i messaggi"
"Oh...mi hai scritto?"
"Si. Su andiamo da questo tipo"
"Non mi aspettavo affatto che mi contattasse" sorrise. Quanto poteva essere ingenuo? Una volta arrivati davanti al presunto locale da visitare mi guardai intorno; era un quartiere di merda e mi venne istintivo stringere la mano di Jimin, che al contrario mio era molto rilassato. Aspettammo per un quarto d'ora circa, poi vidi arrivare due tipi che tutto facevano tranne che ispirarmi fiducia. Menomale che doveva essere solo uno. Jimin salutò subito entrambi, io invece rimasi fermo e li guardai peggio che potevo per fargli capire che se avessero anche solo sfiorato Jimin gli avrei spezzato le braccia. Ci spostammo dentro e ci fecero vedere il locale. Vedevo che parlavano fra loro sottovoce, finché vennero da noi e ci dissero di aspettare perché avevano lasciato delle cose in macchina. Uscirono dal locale e guardai Jimin notando che era confuso.
"Non so questo locale non sembra adatto...e poi cosa saranno andati a prendere? Sto sentendo freddo spero ci mettano poco"
"Andiamocene a casa piccolo" gli strinsi la mano e lo guardai incamminandomi verso la porta.
Uscimmo fuori e li vidi vicino la loro macchina che prendevano degli oggetti dal portabagagli. Era troppo buio per vedere cosa fosse, ma non mi interessava; volevo solo portare Jimin a casa. Mi incamminai a passo svelto tenendogli stretta la mano quando sentimmo il portabagagli chiudersi e i tizi che iniziarono ad urlarci di fermarci. Jimin mi strinse la mano.
"Kookie ci seguono..." e per la prima volta dall'inizio della serata lo sentii spaventato. Mi girai e vidi che effettivamente ci stavano correndo dietro e quando vidi che in mano avevano delle armi, sentii una scarica di adrenalina scorrere per il mio corpo.
"Jimin corri" gli dissi per poi iniziare a correre più veloce che potevo.
Tenni stretta la sua mano e cercai di capire come arrivare nelle strade più affollate, dove saremmo stati più al sicuro. Sentivo i tizi continuare ad urlarci dietro e Jimin mi strinse la mano spaventato. Entrai in un vicolo ricordandomi che fosse una scorciatoia per arrivare a casa mia e scattai correndo più veloce. Arrivammo sotto casa mia e salimmo velocemente. Una volta dentro guardai Jimin, che mi strinse abbracciandomi e nascose la testa nel mio petto iniziando a tremare. Ricambiai la stretta e cercai di tranquillizzarlo il più possibile. Quella sera capii che non solo non avrei mai permesso a nessuno di toccare Jimin, ma che non avrei voluto mai più vederlo in quello stato e chiunque avesse provato a fargli del male ne avrebbe pagato le conseguenze. Decisi di farlo dormire da me, così gli prestai una mia maglia per dormire e ci mettemmo a letto. Mentre lo coccolavo ripensai a tutti gli sforzi che aveva fatto in questi mesi per trovare un locale senza mai perdere il sorriso, e mi dispiaceva per come stavano andando le cose. Poi mi venne un'idea.
"Jiminie" dissi continuando a coccolarlo.
"Dimmi" mi rispose piano, ancora un po' scosso.
"Ce lo costruiamo da soli un locale"
"Magari...sarebbe bello"
"No dico sul serio. Mio padre ha dei locali vuoti per la città, posso convincerlo a darcene uno"
"E poi? I lavori? Dovremmo fare tutto da zero" mi faceva male sentirlo così...era sempre pieno di gioia ed era sempre l'ultimo a perdere la speranza, che fino ad ora non aveva mai perso neanche dopo le mie sfuriate in cui dicevo di voler lasciare tutto.
"Beh hai occhio, fai dei progetti e poi ci penso io. Prendo delle persone fidate e lo arrediamo"
Finalmente riuscii a guadagnarmi il suo sguardo. Non era convinto, si vedeva, ma vedevo un briciolo di speranza nei suoi occhi.
"Fidati di me, mio padre lavora con queste cose tutti i giorni"
"Okay...proviamoci"
Sorrisi sentendo quelle parole e di riflesso feci accennare un sorriso anche a lui.
"Allora da domani mi metto subito al lavoro, e ti prometto che riusciremo a realizzare questo tuo sogno piccolo, costasse quello che costasse"
"Perché ti stai impegnando così tanto per me? Alla fine tu potresti fare altro"
"Perché in questa cosa ci siamo entrati insieme e abbiamo fatto delle promesse. E non ti lascio solo Jimin, non lo farò mai"
"Sicuro?"
"Sicurissimo" risposi io serio.
"Perché?"
"Perché si, ora dormi"
Avrei voluto rispondere a quella frase con due semplici parole ma mi fermai e risposi in quel modo non sapendo se fosse ancora troppo presto per dirlo. Eppure erano giorni che avevo l'istinto di dirglielo...di dirgli che lo amavo e che me ne ero reso conto quando avevo provato a pensare come sarebbe stata la mia vita senza di lui. Sarebbe stata inutile, vuota. Mi aveva fatto rinascere e mi aveva mostrato che il mondo non è solo quello che pensavo, che qualcosa di buono c'era, e per me era e sarebbe stato sempre lui. Lui era il mio mondo perfetto, non avevo bisogno di altro.
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Eccomi qui! Mi sono impegnata stavolta e ho aggiornato presto hehe
Direi che questo capitolo è finito col botto, ma voglio sapere cosa ne pensate voi come sempre. In ogni caso spero vi sia piaciuto. Cosa vi aspettate per il futuro di Kookie e il nostro mochi? Sono curiosa di saperlo, quindi scrivetelo nei commenti. Alla prossima! 안녕~ 🍪💙
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Do you love me?
FanfictionJungkook, 17 anni, un ragazzo scontroso con pessimi voti a scuola e un brutto rapporto col padre Jimin, 18 anni, un ragazzo molto dolce, studente modello con una madre sempre impegnata nel lavoro I due sono uno l'opposto dell'altro e non hanno un be...