Capitolo 14

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POV Jungkook

Mi serviva un piano per capire che cosa era successo, ma non sapevo cosa fare. Aveva sempre risposto alle mie provocazioni, ero sicuro di riuscire a farlo parlare. Invece era andato sopra e aveva pianto... per colpa mia, di nuovo. Non sapevo perché, ma non volevo vederlo piangere quindi dovevo scoprire tutto ma senza fargli del male. Avevo un idea, mi serviva solo tempo per attuarla.

POV Jimin

Passò una settimana da quando andammo dalla nonna di Jungkook, noi eravamo tornati a scuola e tutto era tornato alla normalità, apparte il fatto che Jungkook non era venuto a scuola. Quel giorno mentre stavo uscendo dalla scuola sentii qualcuno mettermi una mano davanti la bocca e portarmi in una macchina. Quando mi lasciò vidi Jungkook affianco a me e per poco non lo uccisi

"Ma ti ha dato di volta il cervello?! Perché cazzo mi hai preso come se volessi uccidermi e mi hai portato in una macchina?! Non puoi-"

Non feci in tempo a finire la frase perché mi tappò la bocca con la mano.

"Nano, parli troppo. Ora zitto e ascolta" disse guadagnandosi una fulminata con lo sguardo da parte mia. Tolse la mano e continuò

"Allora dobbiamo partire"

Cosa?! Partire?! Ma era impazzito?!

"Tu sei pazzo"

"Senti non rompere e vai a fare le valigie"

"No non ho intenzione di venire con te tu sei fuori di testa" dissi per poi aprire lo sportello. Lui mi bloccò la mano e richiude lo sportello con forza facendomi sussultare. Mi faceva quasi paura quando faceva così

POV Jungkook

Stava uscendo dalla macchina e non potevo permetterlo. Lo bloccai e sbattei lo sportello richiudendolo. Non sarebbe mai venuto con me, dovevo inventare qualcosa.

"Il viaggio lo paga mio padre, quindi mi serve la tua presenza idiota o non crederà mai che stiamo insieme"

Se c'era una cosa che sapevo fare davvero bene, era mentire. E ne ebbi la conferma quando lo vidi arrendersi e sospirare. Sorrisi e lo guardai.

"Bene ti porto a casa tua così puoi fare le valigie" dissi per poi fare cenno all'autista di partire.

Arrivati sotto casa di Jimin lui scese e tornò in macchina dopo una mezz'oretta con la valigia pronta. Lo aiutai a metterla nel bagagliaio e salimmo in macchina. Non aveva alcuna voglia di rivolgermi la parola o cosa? Se pensava di fare così per una settimana si sbagliava di grosso. Il mio scopo era proprio quello di farlo parlare.

"Dove andiamo?" chiese ad un certo punto

"Isola di Jeju" dissi io e vidi che non replicò. Era stato in tanti posti e lo sapevo, magari era stato anche lì.

"Almeno un posto nuovo" disse dopo poco quasi come se mi avesse letto nel pensiero. Sorrisi sentendo che non ci era mai stato. Amava viaggiare a quanto pare, e se volevo sapere qualcosa dovevo avvicinarmi a lui abbastanza per farlo aprire con me. Arrivammo in aeroporto e dopo tutti i vari controlli salimmo sull'aereo. Il viaggio non durò molto. Una volta arrivati scendemmo e vidi il nano guardarsi attorno a bocca aperta.

"Fidati che non hai ancora visto niente piccoletto" pensai sorridendo. Stava andando tutto alla perfezione.

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Eccomi tornata! Stavolta mi sono impegnata per aggiornare presto, quindi ecco qui il capitolo 😊

🍪 Pensate che Jungkook riuscirà ad avvicinarsi a Jimin per scoprire cosa è successo? Lo conoscerà meglio in questa settimana sull'isola di Jeju? Spero che vi sia piaciuto il capitolo, alla prossima! 💙

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