POV Jimin
Durante il pranzo la nonna di Jungkook ci chiese se nel pomeriggio avremmo potuto ripulire il giardino dato che era un casino e lei non poteva farlo. Notai che Jungkook stava per dire di no, quindi mi affrettai a rassicurare la nonna che la avremmo aiutata. Lui mi lanciò uno sguardo assassino, ma poco mi importava.
POV Jungkook
Volevo ucciderlo. Chi gli aveva detto che io ero d'accordo con questa cosa? Se ci teneva tanto poteva farlo da solo, e invece aveva trascinato anche me in questa stupida cosa. Ma almeno mi aveva dato l'opportunità di parlarci un po' senza mio padre o mia nonna di mezzo, dato che volevo investigare su quello che avevo scoperto quella mattina. Verso le quattro del pomeriggio iniziammo a ripulire il giardino, che era in condizioni a dir poco pessime. Il nano non accennava ad aprire un discorso, così ne approfittai.
"Nano" lo chiamai e lui mi guardò male
"Che vuoi?" mi rispose mentre continuava a pulire
"Non hai amici? Ti vedo sempre da solo"
Volevo assolutamente sapere di più sul gruppo di amici che vedevo sempre con lui. Lo vidi cambiare completamente espressione, ma non sapevo decifrarla. Dopo poco riprese a pulire. Non poteva ignorarmi non lo accettavo. Decisi di provare a provocarlo.
"Sei una specie di asociale? Allora fai prima e chiuderti in convento così risolvi-"
Mi interruppi quando Jimin buttò gli attrezzi per terra e andò dentro. Non poteva scapparmi così, quindi lo seguii chiamandolo. Alzai leggermente la voce quando sentii la porta della camera chiudersi a chiave, attirando l'attenzione di mio padre e di mia nonna che stavano parlando in sala. Andai sopra e battei la mano sulla porta.
"Apri nano era solo una domanda non fare la donna ciclata"
Ma Jimin non accennava ad aprire. Avevo toccato un tasto dolente quindi. Cosa era successo? Quegli amici dove erano finiti? La curiosità mi stava divorando, ma fui costretto a lasciar perdere quando capii che il nano non aveva nessuna intenzione di uscire dalla camera. Arrivò ora di cena, e mia nonna chiamò tutti per mangiare. Mi sedetti insieme a mia nonna e mio padre,e finalmente sentii la porta della camera aprirsi e poco dopo il nano si unì a noi. Notai subito che aveva gli occhi rossi e gonfi, come se avesse pianto. Ma non fui l'unico a notarlo dato che anche mia nonna e mio padre lo stavano guardando. Mio padre iniziò a mangiare non dando tanto peso alla cosa. Per quanto riguarda mia nonna invece, probabilmente ricollegò il fatto che avesse pianto a quello che era successo nel pomeriggio dato che mi arrivò un calcio talmente forte da farmi piegare in due. Cazzo era vecchia, ma a momenti mi staccava una gamba. Non poteva essere colpa mia se il nanetto era sensibile e si era offeso per una domanda. Ma effettivamente se lo avevo fatto piangere, probabilmente era davvero successo qualcosa con quei ragazzi nei suoi video. Dovevo scoprirlo in un modo o nell'altro, volevo sapere la verità e avrei fatto qualsiasi cosa pur di sapere.
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Ecco un nuovo capitolo! Scusate di nuovo per il ritardo, ma scrivo solo quando ho tempo e in questo periodo ne ho davvero poco. Spero comunque che vi piaccia e che continuiate a leggere la storia anche se ha degli aggiornamenti lenti.
🍪 Fatemi sapere cosa ne pensate di tutta questa storia tra Jimin, Jungkook, la nonna di quest'ultimo e gli amici del nostro mochi! Alla prossima 💙
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Do you love me?
FanfictionJungkook, 17 anni, un ragazzo scontroso con pessimi voti a scuola e un brutto rapporto col padre Jimin, 18 anni, un ragazzo molto dolce, studente modello con una madre sempre impegnata nel lavoro I due sono uno l'opposto dell'altro e non hanno un be...