13-"Penso che tu mi piaccia"

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Recap del capitolo scorso:
Ermal si era fermato vicino al bordo della piscina ed aveva aspettato paziente l'arrivo del compagno.
Fabrizio una volta da lui lo aveva bloccato contro il muro di piastrelle azzurre dietro di lui, tenendogli le mani lungo i fianchi e stringendoselo addosso, facendo aderire i loro corpi.
<che.. che fai?> il riccio aveva chiesto sentendosi le guance andare a fuoco.

⬇️⬇️⬇️CAPITOLO 13⬇️⬇️⬇️

Il romano si era limitato a sorridere, spostandogli i ricci che gli coprivano il volto
<Ermal, la verità è che pensavo di essere attratto da tua sorella all'inizio. Poi però ti ho incontrato e non ho fatto altro che pensare a te... ormai l'aveva capito pure lei. Penso che tu mi piaccia>
<io.. davvero?> "che domanda stupida a questo punto della serata" aveva pensato il più piccolo dopo aver fatto l'ennesimo "intervento inutile".
Fabrizio non aveva risposto, aveva fatto pochi centimetri in avanti facendo combaciare le loro labbra in un bacio tenero, a stampo.
Ermal aveva ripetuto il gesto del romano, spostando le braccia attorno al suo collo e approfondendolo.
Le mani del più grande, situate sui suoi fianchi, erano scese di una ventina di centimetri, cosa che a lui non dispiaceva affatto.
Il bacio stava diventando sempre più passionale e Fabrizio ormai aveva spinto Ermal contro il muro, i loro corpi erano così uniti da potersi fondere in una sola cosa.

Avevano passato i seguenti venti minuti a torturarsi le labbra e a staccarsi solo per respirare, sembrava che entrambi aspettassero questo incontro da tutta la vita.
Solo dopo quel tempo si erano staccati del tutto, entrambi sorridendo.
<sai na cosa piccolè?> aveva detto Fabrizio con la voce rauca.
<che?>
<limoni da favola. Cazzo è stato il limone migliore della mia vita, quando hai imparato?>
<oh coglione, la persona romantica mai te?>
Ermal gli aveva regalato un sorriso per poi pizzicargli un fianco sott'acqua.
<ooh mi fai male così>
<posso fare di peggio> aveva continuato malizioso l'albanese.

Si era immediatamente immerso ed aveva iniziato a lasciare morsi e baci sul petto di Fabrizio, che lo desiderava sempre di più.
Una volta uscito dall'acqua le sue labbra avevano iniziato a posare baci sul collo del moro per poi lasciargli diversi lividi qua e là,
<ah pure i succhiotti? Ora mi devo vendicare>
Il romano aveva emulato Ermal, riempendo il suo collo di macchie scure.
<Bri..>
<dimmi piccolo>
<mi piaci anche te>
<sai.. l'avevo capito> aveva riso il moro per poi baciarlo dolcemente.
<perspicace amore>
Fabrizio appena sentito quel nomignolo si era illuminato: era felice che l'altro si fosse aperto così con lui.

<e senti, vorresti provare a stare con me? Hai l'onore di essere il primo fidanzatO del signor Mobrici qui presente insomma... non buttare via un tale privilegio>
<ma sei un coglione proprio 24 ore su 24?>
<no, ora sono serio. Vuoi stare con me Ermal?>
Il riccio ci aveva pensato per un minuto circa, tempo che per Fabrizio era sembrato eterno.
<solo se mi dai un bacio> aveva scimmiottato l'altro.
<solo per sta volta> il romano l'aveva baciato a stampo delicatamente, su tutti i giri per la risposta positiva del più piccolo.

Quella notte erano rimasti stesi su un asciugamano a guardare le stelle, scambiandosi ogni decina di minuti un bacio e delle carezze.
La luna li illuminava ed erano entrambi, dopo molto tempo, felici.

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Grazie a tutti per aver letto un'altra piccola storia che ho scritto per passare il tempo, spero vi sia piaciuta!💛💙

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