9-"Voglio solo baciarti"

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I due avevano camminato a lungo sul lungomare continuando a parlare del più e del meno. Erano tornati sulla spiaggia dove lavorava Ermal, quando quest'ultimo aveva mandato Fabrizio a prendere delle birre.
<ti aspetto sotto la torre del bagnino, la mia.>
Aveva urlato all'altro, che si allontanava per andare nel supermercato poco distante.

Qualche minuto dopo il moro era tornato con un sacchetto della spesa colmo di birre- Ermal vedeva almeno due confezioni da 6 bottiglie ciascuna- e una bottiglia di vodka liscia.
<ma tutto sto alcol per chi è? Non sono un grande amante a differenza tua.>
<Dai Ermal, facciamo un gioco: tu mi fai una domanda o un obbligo, se io rispondo o faccio ciò che hai detto te devi bere, altrimenti bevo io. Poi invertiamo i turni>
<ma quanti anni hai? Sedici? Sti giochi manco io al liceo li facevo>
<mamma mia Ermal, hai paura? Forza dai.. la birra è fredda e la vodka pure!>
<e va bene... almeno sediamoci sulle sedie sotto l'ombrellone che li c'è un tavolo>

Dopo una decina di round- Ermal ormai non teneva più il conto- Fabrizio aveva già finito una confezione di birre, rifiutandosi di rispondere ad ogni domanda riguardante Sabina, mentre l'albanese ne aveva bevuta solo una.
<allora Ricciolè, questa vale 5 shot di vodka>
<ma sei scemo? Non ci pensare proprio>
<allora ti conviene rispondere. Mi trovi carino?>
<beh..- Ermal non aveva la minima intenzione di bere, quindi si era costretto a rispondere- si, oggettivamente sei un bel ragazzo.. molto bello>
Fabrizio alla sua risposta aveva sorriso immediatamente, per poi mandar giù mezza bottiglia di liquido, decisamente più di 5 shot.
<cazzo Fabrizio non bere più. Non sembri molto lucido..>
<Sta tranquillo, va tutto bene piccolo>

Ermal, che appena sentito il nomignolo era diventato un peperone, aveva subito tolto la bottiglia di mano al più grande, evidentemente fuori di sè.
Dopo aver nascosto l'alcol restante nel borsone aveva preso Fabrizio per un braccio e se lo stava trascinando dietro.
<dai.. ti porto a casa>
Il romano però non aveva la minima intenzione di muoversi, sfruttando la sua forza e tenendo l'altro fermo.
Per fare ciò gli stringeva i fianchi da dietro, mentre Ermal imbarazzato cercava di scappare.

Pochi attimi dopo Fabrizio aveva girato l'Albanese e in una manciata di secondi si era mosso per far scontrare le loro labbra.
Ermal, sebbene fosse tentato di accettare quel contatto, si era spostato velocemente per evitarlo.
<te stai con mia sorella.. Non tradirla e tantomeno con me. Non le farei mai una cosa del genere.> Aveva concluso severo dopo aver schivato la sua tentazione.
<lo so che ti piaccio. E te mi piaci molto. Ti prego, voglio solo baciarti>
Alla risposta del moro era rimasto totalmente spiazzato: si aspettava di tutto tranne che di piacere al ragazzo di sua sorella.
<Fabri.. io non posso e basta. Scusa. Torniamo a casa ora..>

Il riccio l'aveva accompagnato-ancora- a casa, totalmente ubriaco, per poi lasciarlo sotto lo sguardo di Andrea.
La serata l'aveva scosso parecchio e la sua guerra interiore non faceva altro che crescere.

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