<Fabrizio passami la chiave inglese... Oh cazzo Bizio, quella alla tua destra!>
Ermal stava riparando un tubo sotto il lavandino della casa mentre Fabrizio aveva il compito di passargli gli attrezzi, cosa che tuttavia gli risultava complicata.
<Bizio? Mo me dai pure un soprannome?>
<Fabrizio ti affogo nell'acqua qui per terra se non mi dai la fottuta chiave inglese>
<oh scusa amore, ecco> continuava a ridere il moro, sentendolo brontolare a bassa voce.Dopo qualche minuto di silenzio fu proprio il riccio a rompere il silenzio:
<FINITO!> aveva urlato gioioso alzandosi dal pavimento coi vestiti fradici.
<Ermal sei bellissimo tutto bagnato> aveva riso il moro.
<direi che è arrivato il momento di affogarti>
Appena pronunciate le parole, il riccio si era lanciato su Fabrizio, schizzandolo e spingendolo dentro l'acqua rimasta sul pavimento.
<immagino di meritarmelo> continuava a sghignazzare in risposta quest'ultimo.Dopo svariati minuti passati a schizzarsi e in seguito a raccogliere l'acqua, Ermal si era accorto dell'ora che avevano fatto.
<devo andare.. mia mamma sarà in pensiero>
<aspetta piccolè, ti presto dei vestiti asciutti che mi dispiace mandarti a casa così>
Fabrizio l'aveva portato in camera sua e gli aveva dato un paio di pantaloni della tuta e una maglia dei Metallica.
<esci ora, così mi cambio>
<ehm.. Andrea ha appena passato il mocio, se passo ora lascio le impronte. Dai piccolè non guardo, promesso>
<uff- aveva sospirato Ermal- girati allora>
Fabrizio si era prontamente girato mentre l'altro si levava i pantaloni.Il romano però non aveva saputo resistere e dopo pochi secondi aveva posato lo sguardo sul corpo di Ermal
<hai un culo da favola>
<Fabrizio! Dovevi stare girato!>
L'albanese era diventato rosso come un pomodoro sentendo la risata compiaciuta dell'altro.
<no comunque dico davvero..- aveva proseguito il moro avvicinandosi minacciosamente ad Ermal- sei proprio carino, te l'ha mai detto qualcuno?>
Il barese aveva infilato i vestiti velocemente, bofonchiando un timido "no" mentre vedeva quella tentazione umana avvicinarsi a lui.
<mhm.. peccato> continuava Fabrizio, ormai sussurrando.
Ermal però, ricordando che quel figo era anche il fidanzato della sorella, aveva poggiato le mani sul suo petto allontanandolo ed avvicinandosi alla porta.
<io devo andare..>
<va bene, ti accompagno>Fabrizio aveva aperto la porta e i due si erano diretti verso la porta d'ingresso.
<grazie di tutto piccolè> aveva detto passandogli una mano fra i ricci.
<di null->
Ermal stava per salutare, quando la voce di Andrea lo interruppe:
<il mocio lo passo io dopo, non serve che lo faccia te>
L'albanese si era allora girato verso il moro, con un sopracciglio alzato e uno sguardo interrogativo.
<Bizio ma non aveva passato il mocio prima?>
<ops.. forse ho detto una bugia perché volevo restare a guardare te> aveva sorriso Fabrizio per poi dargli un veloce bacio sulla guancia e chiudere in fretta la porta prima che l'altro potesse rispondere.Ermal rimase qualche minuto attonito di fronte alla porta, realizzando l'accaduto: era stato ingannato da Fabrizio perché voleva... guardarlo?
Il riccio sapeva che tutto ciò era sbagliato, così avrebbe rischiato di ferire la sorella e perdere la sua fiducia.
La battaglia che combatteva era fra due lati molto spesso in contrasto della sua personalità: il cuore, che voleva solo poter assaggiare le labbra del moro, e il cervello, che imponeva che ci fosse una distanza fra i due, per non ferire la sorella, super innamorata di Fabrizio.
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Underwater| METAMORO
FanfictionPoche volte un errore porta ad una buona conseguenza: un "incidente" durante una festa in piscina tuttavia ha fatto si che Ermal, un bagnino che odia ogni tipo di party, conoscesse Fabrizio, il suo esatto opposto. Il futuro però ha bramato per loro...