12-"Ci vediamo stasera"

266 19 0
                                    

Era  giorno seguente e come al solito Ermal era in spiaggia a lavorare.
Quel giorno il mare era calmo e tirava appena un filo di vento, un clima molto rilassante secondo l'albanese.
Sulla spiaggia c'erano solo tre coppie di signori anziani che adoravano fare passeggiate sulla spiaggia ma che non si sarebbero tuffati in acqua: ciò significava che il lavoro oggi era minimo.

<ciao gelosone> Fabrizio gli era apparso davanti come un bambino quando sbuca da un angolo per spaventarti.
Indossava un costume e in volto portava un paio di occhiali da sole neri.
<ciao deficiente, che ci fai qui?>
<sono venuto per te, scendi da lì>
Ermal, piacevolmente sorpreso da quella visita, era sceso dalla torre del bagnino.
Il moro gli si era avvicinato e gli aveva poggiato le mani sui fianchi, sempre sorridendo.
<sei libero più tardi?>
<mhh fammi pensare..> il riccio aveva iniziato a far scorrere le dita sul petto muscoloso dell'altro. "Ecco la prima mossa azzardata" aveva pensato per poi continuare:
<dopo le 8 sono libero, perché?>
<Andrea e i suoi amici non sono a casa, quindi pensavo che potremmo farci un tuffo in piscina.. sta volta però portati il costume che da quel che ho visto hai la brutta abitudine di tuffarti coi vestiti> aveva risposto Fabrizio con un ghigno divertito.
Ermal, che fino a prima gli stava carezzando dolcemente il petto, si era fermato fulminandolo con lo sguardo.
<va bene stronzo, però mi passi a prendere te perché non voglio guidare>
<ok antipatico, passo alle 8.30 così hai mezz'ora per farti bello>
L'albanese allora si era avvicinato di scatto all'altro e aveva sussurrato:
<così non ti piaccio?>
<mi piaci anche così, nun te preoccupa'>
Il romano gli aveva dato un bacio sulla guancia ed era scappato via velocemente:
<ci vediamo stasera>
<ok scemo>

All'ora stabilita Fabrizio era passato a prendere Ermal e l'aveva portato alla casa che, come aveva annunciato in precedenza, era vuota.
Erano subito andati all'esterno ed il bagnino in un batter d'occhio si era tolto i vestiti ed era entrato in acqua.
Fabrizio invece si era limitato a sedersi sul bordo della piscina con i polpacci in acqua ad osservare il più piccolo.
<che fai te la fuori, entra dai!> l'aveva invitato quest'ultimo.
<solo se mi dai un bacio> aveva risposto il romano facendo comparire un'espressione di shock sul viso dell'altro.
Il cuore di Ermal batteva all'impazzata mentre si avvicinava a Fabrizio.
<poi però entri?> aveva sussurrato quando si trovava a mezzo metro di distanza da lui.
<si, promesso>
Il riccio a quel punto gli aveva messo una mano sulla guancia ed aveva iniziato ad avvicinarsi piano al suo volto. I loro sguardi erano incatenati l'uno all'altro e sulla bocca di entrambi era stampato un lieve sorriso.
Fabrizio all'avvicinarsi dell'altro aveva chiuso gli occhi mentre percepiva il suo respiro farsi più vicino e poi...

SPLASH
Era finito in acqua come una pera, tirato da Ermal che ora se la rideva di gusto. Era inutile dire che una volta risalito in superficie, Fabrizio si era scagliato sull'amico cercando di acchiapparlo, sebbene lui fosse un nuotatore provetto, cosa che gli aveva impedito di potersi vendicare.
<sei uno stronzo Meta. Fermati ora!>
<solo se mi prometti di non affogarmi>
<va bene, va bene> aveva sospirato ridendo il moro col fiatone.

Ermal si era fermato vicino al bordo della piscina ed aveva aspettato paziente l'arrivo del compagno.
Fabrizio una volta da lui lo aveva bloccato contro il muro di piastrelle azzurre dietro di lui, tenendogli le mani lungo i fianchi e stringendoselo addosso, facendo aderire i loro corpi.
<che.. che fai?> il riccio aveva chiesto sentendosi le guance andare a fuoco.

TO BE CONTINUED...

Underwater| METAMORODove le storie prendono vita. Scoprilo ora