Capitolo 67

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-"Shawn viene anche lui all'aereoporto." lo tiro per il braccio, prendo la valigia ed esco di casa dirigendomi verso la macchina.

Nel frattempo che aspettiamo che mio padre e Kim escono, Shawn mi prende e mi bacia.
-"Mi macherai da morire piccolina." dice baciandomi la fronte e poi le labbra.
-"Anche tu." lo bacio a mia volta.
Mio padre e Kim escono di casa e noi saliamo in macchina.

Per tutto il tempo che siamo stati in macchina Shawn mi teneva la mano e continuava a baciarmi continuamente, apparte qualche sguardo storto di mio padre tutto bene.

Appena arriviamo all'aereoporto andiamo a fare il check-in è quando abbiamo finito di fare tutto è arrivato il momento di salutare tutti. Inizio a saluatare Kim.
-"Ciao Maddy, buon viaggio." dice Kim abbracciandomi.
Quando è arrivato il turno di mio padre non lo calcolo minimamente dopotutto è colpa sua se oggi sono in questo aereoporto, passo a Shawn.

-"Eccoci qui." dico.
-"Eccoci qui." ripete a sua volta, vedo che i suoi occhi sono colmi di lacrime.
-"Stamattina sono uscito di casa perché sono andato a farti questo." mi porge uno scatolino, lo apro e vedo che è una collana e sul ciondolo ce scritto "when you fall asleep tonight just remember that we lay unter the same stars" è della sua canzone nerver be alone.

-"È bellissima amore." dico anche io quasi piangendo e dandogli un bacio sulle labbra.
-"Mi mancherai da morire Wilson." mi prende e mi abbraccia, all'improvviso lo sento che piange.

-"Hey, non piangere sennò mi fai piangere pure a me." dico asciugandogli le lacrime, ho già le lacrime agli occhi Shawn ti prego, abbi pietà di me.

-"Maddy devi andare." mi dice Kim.
-"Mi metti la collana?" gli chiedo a Shawn, annuisce e me la mette.
-"Bene allora io vado. Ciao." prima di allontanarmi mi volto e do un bacio a Shawn.

-"Ricordati che ti amo, sei la mia vita. Salutami i ragazzi e di a Alison che gli voglio un mondo di bene." gli dico e lo bacio di nuovo per poi andarmene. Stringo il ciondolo della collana nelle mani e mi incammino verso il gheit.

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Sono in viaggio da quasi 10 ore, sono stanchissima. Ho messaggiato Shawn, ho visto qualche film sul laptop, poi ho dormito e mi sono appena svegliata.
Una voce metallica ci avvisa che stiamo per atterrare, ci allacciamo tutti le cinture di sicurezza.

Quando siamo atterrati scendiamo tutti dall'aereo e dalla pista ci incamminiamo verso l'aereoporto.

-"Ed eccomi a Napoli gente." sospiro tra me e me.
Quando esco fuori dall'aereopprto vedo subito mia zia che mi viene incontro.

-"Maddy, Maddy bambina mia." mi stringe forte a lei.
-"Ciao zia."
-"Come stai tutto bene?" mi chiede, abbasso la testa.
-"Stupida domanda, non è così?" la guardo e annuisco sorridendo tristemente.

Mia zia è divorziata da un paio si anni, non ha avuto figli non parla neanche più di tanto con l'ex marito.

-"Andiamo a casa che è tardi." in Italia sono le 02:00 mentre in Canada le 20:00 è anche difficile parlare con Shawn, Ally e gli altri.

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Siamo appena arrivate a casa, lungo la strada ho raccontato a mia zia cosa è successo con Shawn e mio padre e del perché sono venuta a Napoli, mi ha detto che non se lo ricordava così stupido e che le cose si aggiusteranno. Lo spero davvero sono qui neanche da 30 minuti e già mi manca Toronto.

-"Maddy la tua stanza è quella, puoi sistemare le tue cose là dentro." mi dice indicandomi la stanza.
Appena apro la porta vedo una stanza abbastanza grande, con delle tende bianche di seta, una scrivania con nulla sopra, un letto a una piazza e mezza, un comò, qualche mobile e un aramadio.

Secondo me la zia voleva farmi sentire a casa rendendo questa camera mia. Ma non penso sarà facile abientarmi. Posso sembrare anche negativa ma immaginatevi di avere un ragazzo, ma all'improvviso dovete partire perché lo scellerato di vostro padre non vuole farvi restare insieme alla persona che amate e dal Canada dovete sbarcare in Italia, è brutto anche da dire.

Poso la valigia sul letto e sistemo tutti i vestiti nell'armadio.
E poi sistemo alcune foto sul comò, una di me e Shawn, una di me e Ally, una con gli altri ragazzi e una...una con mia madre quando ero piccola.
Era il mio compleanno avevo 2 anni, nella foto ce lei al mio fianco che sorride.

-"Non immagini quanto mi manchi mamma." sussurro tra me e me. Poso la foto sul comò e vado in salone, mia zia è in bagno si sta lavando. Noto un pianoforte nell'angolo del salone mi siedo ed inizio a suonare qualche nota della canzone di Shawn never be alone.

M:
-"Take a pice of my heart and make it all your own so when we are apart you'll never be alone." mi farmo di scatto perché sento un rumore. Mi volto ed è mia zia che picchietta le unghie sulla porta.

-"Zia...sei tu." mi alzo dalla sedia del pianoforte.
-"Ti manca vero?" mi chiede, annuisco e abbasso la testa.
-"Passerà Maddy, passerà." dice mettendomi una mano sulla spalla.

Shawn Pov's
-"Si Ally...lo so che Maddy fa schifo me lo hai detto già 20 volte e stiamo solo a 2 minuti di chiamata...voleva salutarti ma è successo tutto all'improvviso...ma certo che tornerà...lo so, manca pure a me...ok...ci vediamo domani...notte." butto il telefono sul letto e mi stendo su di esso.

Ally è arrabbiata con Maddy ed io vorrei prendere a pugni Albert ma non lo faccio per rispetto della mia ragazza sennò già gli avrei scavato la fossa per tutte quelle cose che gli ha detto/fatto.

Vado in camera sua e mi stendo sul suo letto, e sento ancora sulle sue lenzuola l'odore del suo profumo, chiudo gli occhi con quell'odore che mi attraversa le narici.







Angolo autrice:
Hi people,
Lo so che è un paio di giorni che non pubblico ma come sapete sono in italia e quindi sto andando dai miei parenti e sto uscendo con la mia best. Però ora ho avuto il tempo di scrivere e pubblicare il capitolo.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto se volete mettete una stellina e scusate per eventuali errori.

💖♥Buonanotte cuoricini miei♥💖

Un amore proibito |Shawn Mendes| |Cameron Dallas| |Jack Gilinsky|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora