Prologo

258 21 17
                                    

Era già passato un quarto d'ora da quando Namjoon aveva iniziato ad osservare il quadro appena concluso di Taehyung. Vi erano linee sinuose, spezzate, un insieme di colori abbastanza particolare e qualche colatura qua e là

"Tae...si può sapere che hai disegnato?"

Il più piccolo, a fianco a Namjoon, alzò le spalle osservando a sua volta il proprio quadro

"Non so, ho dato sfogo alla mia mente, come ha detto il signor Kang"

Namjoon sospirò e si passò una mano sul viso

"Il tema da rappresentare era il realismo, Tae"

Il più grande, Namjoon, alzò gli occhi al cielo guardando l'espressione interdetta dell'altro.

Il castano, Taehyung, alzò di nuovo le spalle

"Beh, è realmente ciò che ho in testa"

Il rosato sbuffò una risata alle parole dell'amico e scosse la testa mordendosi un labbro per trattenere le risa

"La passerai liscia anche questa volta, non è vero?"

Tae gli fece la linguaccia con un occhio chiuso, per poi sorridere.

Il fascino ammaliante di Kim Taehyung, nessuno riusciva a resistergli, c'era chi voleva assolutamente pestarlo, chi invece voleva fare tutt'altro; ma lui, era l'intoccabile, colui che riusciva a tenere testa a chiunque facendo in più una bellissima figura con tutti i professori, l'unico difetto? Un carattere davvero esasperante.

Gli unici a riuscire a contenerlo erano i suoi amici, tra questi Namjoon, amico conosciuto solo l'anno prima nello stesso corso d'arte a cui si erano iscritti anche quell'anno, con l'unica differenza che l'anno precedente erano stati in parte obbligati a farlo, non avendo scelto - per chissà quale fatalità, nessuno dei due - un corso pomeridiano.

Suonata la campana, entrambi corsero fuori scuola per raggiungere gli altri loro amici

"Hey! Com'è andata?"

Un ragazzo dai capelli arancioni si catapultò addosso a Taehyung

"Anche oggi Kang è rimasto assuefatto da un suo quadro. E vorrei precisare che non c'entrava NIENTE con il tema del giorno"

Namjoon rispose alla domanda di Jimin al posto del suo compagno di corso. I presenti risero e il rosato si beccò un buffetto da parte del più grande del gruppo, Seokjin

"Sono sicuro che anche il tuo fosse stupendo"

Sussurrò questo all'orecchio del rosato. Jin era l'unico e il solo a riuscire a calmare Namjoon, qualunque fosse il suo stato d'animo.

Jin era comparso insieme a Yoongi e Hoseok, gli ultimi due del gruppo.

Jimin e Taehyung erano stati compagni fin dal primo anno di scuola, migliori amici da una vita con caratteri esattamente complementari. Jimin era candido e molto tranquillo la maggior parte del tempo, aveva avuto molti problemi a livello psichiatrico e il suo migliore amico faceva sempre di tutto pur di farlo stare al meglio.

Probabilmente anche per questo suo lato leggermente sofferente era riuscito subito ad instaurare un rapporto molto ferreo con Yoongi: nonostante avessero due anni di differenza - Yoongi era più grande - si trovavano sempre in costante sintonia e questo giovò ad entrambi. Dopo essersi incontrati al bar che il gruppo frequentava di solito, entrambi per fare una serata musicale, si conobbero più a fondo, trovando nell'altro la forza di rimanere sempre con i piedi per terra e i pensieri dentro la testa.

Hoseok invece era il rumoroso del gruppo, con i suoi versetti e i suoi attacchi di allegria era sempre riuscito a portare in alto l'umore di ogni suo amico; nonostante ciò aveva anche lui un passato difficile, colmo di vuoti di memoria a causa dell'abbandono della madre. L'unico a riuscire a sollevarlo fu Seokjin, come già detto il maggiore.

Place of PeaceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora