Capitolo 6

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"dove diavolo sei stata?"

stringo a me il nuovo libro che mia madre mi ha regalato e tutta la mia resistenza scatta . Le labbra tremano e provo a coprire le mi orecchie " N-niente urla, Jay-Jay" sussurro: il mio udito è davvero sensibile e odio le urla di Jason, soprattutto su di me. Ride in maniera cupa e sbatte la sua mano sul tavolo, facendo saltare tutti i presenti. "oh, non iniziare quella merda innocente. te lo chiederò una volta ancora: Dove cazzo sei stata?" urla ferocemente.

Tutto il mio corpo ora trema d' imbarazzo e paura. "io-io" mi guarda male "io-io" sussurra lui, prendendosi gioco di me. " Perché cazzo non puoi parlare? stavi facendo la puttanella in giro o qualcosa del genere? no aspetta, prima devi piacere alle persone per fare una cosa del genere" borbotta e poi ride di me. Il cuore mi cade ai piedi e lacrime nere cominciano a cadere dalle mie guance. Nota subito dopo il libro che ho al petto si avvicina e lo strappa dalle mie mani tremanti, lanciandolo contro il muro alla massima potenza" Non piaci a nessuno perché sei un bambina stramba che non smette di leggere e piangere tutto il tempo. Quindi, ovviamente non sei uscita con degli amici, dato che nessuno ti sopporta. Quindi, dove eri?"sibilla, mentre mi intrappola contro il muro bloccando i miei polsi sopra la testa. Sono sicura che avrò dei lividi dato che Jason li sta praticamente stringedo con tutta la sua forza.

"Jason non fare qualcosa di cui potresti pentirti. Ora smettila, stai ferendo la tua anima gemella" parla Carter con molta calma, alzandosi dalla sua sedia "Jay-Jay, perfavore" lo prego, con miei polsi dolenti sotto la sua presa. "fatti i cazzi tuoi Carter, lei è mia. posso fare quello che voglio con lei,non può lasciarmi a prescindere o moriremo. E tu non vuoi che Jay-Jay muoia, vero?" stringe la mia guancia sorridendo con cattiveria e per la prima volta, provo a scappare dalla sua presa. "ora, dove cazzo eri? e farai meglio a rispondere questa volta" ingoio il nodo che ho in gola ai suoi occhi di fuoco "e-ero dai miei genitori. Non li vedevo da molto" Piango, provando a liberarmi dalla sua presa. Non mi piace questo Jay-Jay. Ecco perché Obsidian ed Herokan non si uniscono.

i suoi opcchi si allargano appena realizza, tornando al loro bellissmo color caramello. Si riempiono di tristezza e dispiacere quando lasciano i miei polsi nota i lividi lasciati dalle sue dita. " Mi dispiace tantissmo piccola, non so cosa mi sia successo." trema, scioccato dalle sue azioni. Lo guardo bloccata; con le lacrime che scendono dai miei occhi. " sei uno stronzo, non sei il mio Jay- Jay sei un mostro" dico guardandolo nei suoi occhi vitrei. Tutti sussultano dato che non avevo mai inveito prima. Lo spingo via con calma e vado verso il mio libro che giace sul pavimento: la copertina è un po' rovinata e questo aumenta la mia rabbia, ma mantengo la mia faccia inespressiva mentre mi giro verso di lui, stringendo ancor più il libro al petto.

cammino verso di lui " questo è un libro dei ricordi che mia mamma ha fatto per almeno un anno. Ha tutti i nostri ricordi e foto che le nostre madri hanno preso durante gli anni, e oggi l' avevano finalmente finito. Avrei dovuto dartelo per il nostro decimo anniversario settimana prossima, ma non potevo aspettare, volevo vedere la tua espressione mentre lo aprivi, ma l'hai gettato conto il muro, rovinandolo senza neache sapere il valore sentimentale che aveva ed il tempo impiegato per crearlo. mi guaerda con le lacrime agli occhi, singhiozzando come un pesce fuori dall'acqua. "non sono stramba e non sono un bambina. Ti amo con tutto il mio cuore e ora... mi chiedo se si mai stato innamorato di mecome dici di esserlo. Le cose che hai detto rimarranno per sempre nella mia testa, mi hai urlato le stesse cose per cui mi confortavi quando tornavo a casa pingendo dopo scuola, grazie per avermi illuminato ed aver dimostrato che herokan Obsidian non dovrebbero unirsi". lo guardo e vedo la gang sobbalzare a queste parole, alcuni piangono, alcuni guardano con assenso e altri guardano Jason arrabbiati.

"B-Bambina" Jason prova a parlarmi mentre piange,ma io alzo la mano fermandolo "non voglio sentirti ora Jason, ora vado a letto, non cercarmi. " Dico andando via. Posso sentire la gang dire a Jason quanto lui sia stupido mentre cammino verso la mia stanza segreta. Quando ci arrivo, collasso sul letto senza neanche versare una lacrima, sono stanca di piangere

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