Amare

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Amare è classificare.
Cataloghiamo le persone che vediamo in base a diversi canoni.
Anche se non ce ne rendiamo conto, cerchiamo continuamente la così tanto famosa "metà della mela".
Non a caso però.

Iniziamo dall'aspetto fisico.
Potremmo anche chiuderla qui.
Chi è che va oltre all'aspetto fisico?
Nessuno.
Nemmeno io.
Nemmeno io che vorrei farlo.
Vorrei farlo perché vorrei venisse fatto con me.
Ma l'aspetto fisico è tutto.
Anzi.
È tanto.
Tantissimo.

Gli occhi.
Non sono molte le persone che ti guardano negli occhi mentre ti parlano.
E non intendo un guardare come si guardano le macchina che passano in strada alle sette di mattina, in attesa dell'autobus, con gli occhi ancora appannati dal sonno e il cervello rimasto nel letto con i sogni e le speranze della notte precedente.
Intendo gli occhi che, forse anche per sbaglio, riescono a scrutare una stella cadente, e che da quel momento non smetteranno di studiare il cielo in cerca di un'altra di quelle meraviglie che la natura ci offre.
Gi occhi vanno fissati intensamente.
Gli occhi parlano.
Non tutti però.
O meglio.
Non tutti fanno parlare i proprio occhi.
Io lo dico sempre di guardare una persona negli occhi quando parla.
In pochi lo fanno.
Questo lo so perché in pochi contraccambiano il mio sguardo.
Chissà se sono io quella diversa o se sono loro.

È bello quando ti addormenti con il pensiero di una persona.
È bello quando ti svegli e ce l'hai ancora in testa.
È bello pensare che magari qualcuno ti sta pensando.
È bello pensare di essere pensati come noi pensiamo gli altri.
O meglio.
L'altro.

È bello vederlo, sentirlo ancora prima che lui arrivi.
È bello distogliere lo sguardo quando è lui a guardarti.
È bello studiare i suoi lineamenti quando lui è distratto.

La musica.
In ogni canzone trovo un pezzo del mio amore.
Anche se il testo parla di tutt'altro.
È bello trovarmi anche dove non c'è nulla di me.
Di noi.

La poesia.
Io le poesie le leggo tre volte.
La prima volta le leggo distrattamente.
La seconda volta mi soffermo su ogni parola, cercando di dare un senso a quello che sto leggendo ed un disegno ben preciso inizia a formarsi nella mia testa.
La terza volta la poesia che sto leggendo ormai è mia.
Un pezzo del mio cuore rimane inevitabilmente lì.

Il mio cuore è ovunque.
Amare è non risparmiarsi mai.
Non limitarsi mai.
È bello quando cammino e attraverso la strada anche dove non ci sono le strisce pedonali.
È bello non limitarsi.
Perché farlo?

Io amo tutto.
Tutti.
Incondizionatamente.
Incontrollatamente.
Amore e odio sono la stessa cosa.
In verità non lo sono.
Non lo so nemmeno io.

Si odia perché si ha amato.
Si ama perché si ha conosciuto.
Si conosce perché si è curiosi.
Si è curiosi perché tutti siamo un po' bambini.

Speravo che scrivere mi avrebbe aiutato a delineare più precisamente l'amore.
Non lo so se ci sono riuscita.
So solo che in questo brano.
Testo.
Poesia.
C'è tanto amore.



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