Capitolo 13

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Marco

Ero in discoteca quando mia sorella mi telefono ... Aveva una voce spaventata e si sentivano in sottofondo delle urla... Pensai che era impossibile che fosse stata a casa

- marco vieni subito a casa!- mi allarmai quando sentii quelle parole

- perché cos e successo?- mi aspettavo una spiegazione invece lei mi disse

- vieni subito a casa perfavore!-

- ok arrivo!- poi sentii un tonfo e un piccolo grido di dolore - Elena? Elena? Pronto?-

Ero spaventati stimo così invece che prendere la macchina corsi più veloce che potei verso casa... Per fortuna la discoteca non era tanto lontana da casa mia e in 5 minuti fui li... Quando entrai mio padre stava picchiando una mamma semi cosciente che sanguinava dal naso.. E una sorella spaventata a morte che con una mano si teneva un fianco e aveva una guancia rossa... Non ci vidi più dalla rabbia così presi mio padre per il colletto della camicia e lo spinsi contro il muro - chi cazzo ti credi di essere per fare questo alla tua famiglia?- stavo urlando ma non me ne fregava niente in quel momento vedevo rosso di rabbia nessuno poteva toccare la mia famiglia e sopratutto nessuno doveva toccare le mie sorelle... O in questo caso mia sorella.... Anche se quel qualcuno era mio padre avrei potuto stenderlo con un colpo solo.... Poi mollai leggermente la presa e a quel punto mio padre si dimeno da me prese le chiavi di casa e se ne andò... Quando fu fuori di casa mia sorella mi venne incontro e incomincio a piangere.... La presi in braccio come facevo quando era piccola.. Quando lei e Anna facevano a gara a chi mi voleva più bene.... Poi la portai in camera e lei si addormento....

E maledetta quella volta che i tuoi occhi hanno incontrato i mieiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora