Capitolo 16

5.1K 201 4
                                    

Francesco

Prima che anna arrivare da me piangendo... Avevo visto marco uscire di casa con Elena in braccio... Si vedeva che nemmeno lui era tutto intero così mi avvicinai...

- ehi marco hai bisogno di una mano?-

Mi guardo storto poi con una smorfia di dolore mi passo Elena e io la caricai in macchina... Aveva la maglia impiastricciata di sangue aveva un polso in una posizione strana e sembrava che stesse sognando... Era uguale ad Anna anche nel modo in cui chiudeva gli occhi e si lasciava andare...

Poi Francesco parti di corsa verso l ospedale.... Mentre stavo ritornando verso casa sentii una ragazza correre verso la mia direzione mi girai e senti delle esili braccia circondarmi il corpo... Annusai il suo profumo e osservai chi era... Era impossibile non riconoscerla con quella folta chioma rossa e quel profumo alle more che mi faceva impazzire.

La mia piccola anna stava piangendo... Era la prima volta che la vedevo così disperata della situazione poi tra i singhiozzi mi disse - cosa devo fare Francesco dimmelo perché non so proprio cosa devo fare? - era difficile rispondere a una domanda quando non sapevi nemmeno il motivo per cui te l avevano posta. Poi mi rintrono in mente la scena di pochi minuti prima Elena nel mio braccio in la maglia insanguinata e marco che faticava nel camminare - chi ha fatto quelle cose ai tuoi fratelli- lo dissi in tono calmo quasi un sussurro - m.. Mio padre- non ci potevo crederei le parole mio morirono in gola... Dalla mia bocca nn uscii nemmeno una parola ... Non potevo crederci era impossibile che un padre avesse ridotto così i propri figli.... -andiamo ti porto in ospedale e poi in centrale della polizia così sporgi denuncia e quel bastardo fa dritto in galera - ok.. Forse la mia reazione era un po' troppo prematura ma nessuno poteva fare una cosa del genere nemmeno se era strafatto.... - ok... Prima ti porto in ospedale da tua sorella poi parliamo della situazione con tuo fratello-

Anna era ancora abbracciata a me fece di si con la testa... E ci dirigemmo insieme in ospedale.... Prima di salire in macchina avveri mio fratello Matteo che nel frattempo era arrivato a casa appena senti le parole -Elena e ospedale- non perse tempo e venne anche lui con noi.... Era da quando mio fratello si era scusato con la mia piccoletta che tra quei due era nato qualcosa.... Boh chi lo sa... So solo che ora avevo due tizi nella mia auto che erano agitati come non mai per la salute di Elena.

Scusate e un po' corto il capitolo

E maledetta quella volta che i tuoi occhi hanno incontrato i mieiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora