Capitolo 18

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Marco

Lo sguardo che mi rivolse mia sorella mi sorprese tanto da farmi smettere di respirare, dopo che in Italia i miei avevano scoperto cosa combinavamo ci avevano fatto cambiare città e le mie sorelle si erano spente... La loro vita non era più come quella di prima, con l adrenalina che ti scorreva in ogni secondo nelle vene.... Ma quando li in quel ospedale rividi lo stesso sguardo che mi rivolgeva prima di farsi uno spinello o prima di fare qualche bravata, mi riempi il cuore di gioia e di speranza... - dobbiamo spedire il bastardo di nostro padre in galera- mi disse.... Era la prima volta in 2 anni che non usava linguaggi così scorrerti, ma riavere la mia sorellina, la mia vera sorella er una cosa indescrivibile da quanto era bello - hai ragione sorellina - li ricambiai lo sguardo da ribelle e lei fece un sorriso storto... Quel sorriso che faceva quando aveva già un piano in testa e che non sarebbe passato molto prima lo mettesse in atto..- facciamo così, aspettiamo che Elena si svegli poi, andiamo a casa prendiamo le nostre cose preferite e poi andiamo dalla polizia- - intendi dire che sei tornata sorellina?- la risposta la sapevo già ma volevo esserne sicuro- si sono tornata, e sarò ancora più ribelle di prima- feci un sorriso a trenta due denti non mi sembrava vero - ok affare fatto quando Elena si sveglierà la prima cosa che faremo e andare a recuperare i nostri vecchi vestiti, ti comprerò un nuovo skate e andremmo dalla polizia- - affare fatto-

Ero contento di aver trovato mia sorella ora speravo che Elena si svegliasse...

Anna

Era ormai mattina quando sentii un leggero movimento della mano che stavo tenendo.... Mia sorella si stava svegliando? O era solo colpa della tristezza.... Poi li vidi, vidi i suoi occhi che mi guardarono. Non potevo piangere ero tornata la anna dura e ribelle, ma capire che mia sorella era viva mi rese cos felice che piansi come una fontana fino all arrivo dei medici, intanto chiamai marco che era andato a dormire in una camera libera dell ospedale... I medici dissero a mia sorella che con buone probabilità entro una settimana sarebbe tornata a casa.... Casa quella parola ormai per noi non significava nulla... Quando i medici se ne andarono raccontai tutto ad Elena della nostra decisione e lei acconsentì.. - Anna, sai anche io da quando papà e così il mio lato ribelle si è un po' risvegliato ma non quanto il tuo... Ora vai a prendere le nostra cose e torna qui con i miei vestiti preferiti... E sai quali intendo- mi fece l occhiolino e poi partii giù Per le scale telefonai a Francesco che mi venisse a prendere e poi dritti fino a casa mia .... Entrai in casa ... Era tutto spento , per fortuna in quell ora della mattinata mio padre era al lavoro, e anche mia madre. Entrai nella mia camera e presi da sotto al letto la mia valigia dei ricordi.. Li dentro tenevo tutti i ricordi a me più cari l aprii e i miei vestiti erano il come l ultima volta che li avevo lasciato... Gli indossai.... Quanto era bello ritornare la ragazza che ero.... Alla fin fine la ragazza ribelle non se n era mai andata era lì solo che non era ancora arrivato il momento di ritornare... Poi presi tutti i soldi che ve o messo da parte... Avevo in mente di fare una cosa... Poi entrai in camera di mio fratello e di mia sorella recuperai le loro cose ed uscii di casa... Era stato semplice in fin dei conti se andavo lì di mattina la casa era vuota e io potevo tranquillamente fare ciò che volevo... Poi andai a trovare Francesco suonai il campanello e mi venne ad aprire, quando vide com ero vestita i suoi occhi si incupirono - CIAO amore! - li diedi un bacio sulla guancia e poi li chiesi - cosa c e perché mi guardi così?- - hai cambiato modo di vestire, mi piaci così ma spero che tu non ti sia cacciata nei guai andando a casa tua, scusa ti ho spiata- era ovvio ero stata io che l avevo chiamato e lui mi aveva visto quando stavo entrando in casa mia ma non era un segreto -tranquillo in casa non. Era nessuno, sono andata a recuperare i vecchi ricordi miei di mia sorella e di mio fratello vedi ? - gli feci segno lo zaino che avevo in spalla - i vecchi ricordi?- non volevo parlarli della ragazza che ero stata in Italia li facevo cose che qui non avrei fatto, il mio lato ribelle era tornato ma non mi sarei mai azzardata a rifare le cose di un tempo - si sai io e i miei fratelli in Italia facevamo parte di una piccola banda, diciamo io ero una skater, mio fratello un writers e mia sorella faceva acrobazie con la BMX-

- ok.... Senti se vuoi ti accompagno in ospedale dopo devo andare agli allenamenti di baseball -

- si certo! Va bene !- gli sorrisi e poi lui mi diede una bacio...uno di quelli teneri che si da ad esempio appena svegliati... Mentre mi stava portando in ospedale mi disse - sei cambiata... Lo so che ti sei solo cambiata di vestiti ma anche il tuo sguardo non è più quello di due giorni fa, ora vedo una ragazza che porta con se molta rabbia - aveva ragione avevo rabbia dentro di me - si lo so sono cambiata, ma questa sono la vera io, la parte ribelle di me doveva solo risvegliarsi da un lungo sonno, hai ragione anche che sono piena di rabbia, mia sorella li dentro poteva anche morire per colpa di mio padre , io è mio fratello abbiamo deciso di andarlo a denunciare.- mi fece un sorriso e poi mi accarezzo una guancia - sono contento che tu sia tornata la vera te stessa- - anche io-

Mi porto in ospedale e poi dopo avermi salutato se ne andò agli allenamenti.. Sali di corsa le scale... Quanto era bello sentire la larghezza dei jeans... Avevo indossato un vecchio felpone di mio fratello , perché in ospedale con la semplice canottierina era freddo. Entrai in camera di mia sorella e sia marco che Elena mi guardarono come se fossi tornata dall paradiso - sei bellissima con i tuoi vecchi vestiti - fece mia sorella - tra poco lo rasente di nuovo anche voi -

Ho aggiunto due capitoli per farmi perdonare di ieri che non di riusciva a leggere il 16 capitolo spero che vi piacciano un bacione

E maledetta quella volta che i tuoi occhi hanno incontrato i mieiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora