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Tutto intorno a me è confuso, rumoroso; surreale, quasi.
I miei nervi non tirano più, i miei muscoli non fanno male, la testa non mi scoppia.
Mi guardo intorno; vedo la stessa scena del mio sogno, ma non tutto coincide...
Stiles non si trovava davanti a me? E Derek non era alla mia sinistra?

Cos'è questo improvviso cambio di prospettiva?

I miei occhi si fermano su una figura a me estranea, ma ancora non riesco a metterla a fuoco...
Di una cosa sono sicura: qualunque cosa sia, non era nel mio sogno.

Decido di alzarmi, ma sono costretta a fermarmi per problemi tecnici... come ad esempio la trottola che si è impossessata della mia testa.
Tutto gira e penso che quello che sento venire su dallo stomaco sia vomito...

Fortunatamente trovo un appiglio a cui appoggiarmi prima di finire di nuovo a terra.

Piano piano le figure riacquistano forme e colori.
Ora che ci penso, avrei preferito che durasse ancora un po'...

La scena è la stessa del sogno, ma con un elemento aggiuntivo: il corpo di Ethan.
Ciò vuol dire che io non sono più dentro di lui; di conseguenza...

"Ha funzionato"

Grazie genio, non ci ero arrivata.

La voce del senex si impossessa dei miei sensi, e in un baleno me lo ritrovo davanti agli occhi.
Ma... proprio davanti...
Tipo... a due centimetri di distanza...

"Levati di dosso! A mezzo metro da me, pervertito!"
"Tu... puoi vedermi?"
"Cos- hai sbattuto la testa per cas-"

Oh. Ha ragione. Perché lo vedo?

"Perché ti vedo?"
"A quanto pare la pozione ti ha ridato il corpo, ma ha lasciato intatti alcuni dei tuoi poteri. Affascinante"

Ovviamente aveva cominciato a parlare con me, non curandosi dei mannari alle sue spalle; ora concentrati tutti sulla mia figura:

"L-laila?"

Rivolgo la mia attenzione a Derek. È sempre lui; con il suo solito cipiglio corrucciato, ma... è un sorriso quello che vedo?

"Ciao Derek. Come va ragazzi?"

Non potevo scegliere domanda peggiore, ovviamente. Sono completamente ricoperti di sangue e graffi; come potrebbero stare?
Voglio lasciare la sedia che mi tiene in piedi e andare da loro; ma improvvisamente sento le gambe deboli, e ho la sensazione che se la lasciassi andare cadrei in meno di un attimo.

Sento ancora lo sguardo di Petronius fisso sulla mia schiena, forse intento ad analizzare gli effetti della sua pozione.
Ora che ha visto che funziona, vorrà prenderla anche lui.

E per farlo, gli servirà un altro corpo.

Ethan... mi dispiace. Mi dispiace davvero tanto...

Cerco Jackson con lo sguardo, scusandomi silenziosamente, promettendo a me stessa che una volta fatto fuori quel figlio di puttana, Jackson potrà anche uccidermi, se vorrà.

Ancora instabile, cerco di avvicinarmi a Derek; quando un tornado dai capelli rossi mi si fionda addosso.

Lydia mi abbraccia forte, e non posso fare a meno di pensare che il suo tocco sia familiare.
A me e al mio corpo.

"Ho pensato di averti persa... H-ho ur-urlato il tuo n-nome, Laila..."
"Questo perché è morta la sua esistenza in quanto spirito, rossa"
"Sta zitto Petronius"

Stringo con più forza Lydia a me, e i muscoli delle mie braccia si lamentano, non più abituati a quello sforzo. Dietro Lydia vedo Stiles. Non mi è venuto a salutare, ma d'altronde questo non è né il momento né il luogo adatto per parlare...
Ha ancora quello sguardo terrificante addosso.

È sempre lui; stesso viso un po' infantile, stesso corpo magro; ma allo stesso tempo è un'altra persona.
Una persona malvagia.
E l'ultima cosa di cui abbiamo bisogno ora è un altro cattivo da fermare.

In ogni caso, non sembro essere l'unica ad essermi accorta del cambiamento di Stiles. Isaac sembra terrorizzato quanto me, e Derek non fa che fissarlo preoccupato.

Sposto il mio viso nel incavo del collo di Lydia e le chiedo sotto voce all'orecchio cosa sia successo "mentre ero via".

"Eravamo senza speranza... non arrabbiarti con lui, Laila... Lo ha fatto perché pensava di averti persa..."
"Fatto cosa, Lydia?"

Il cuore-il mio vero cuore, questa volta- batte forte; così forte da fare male e da ridarmi colore alle guance. Forse ho capito; ma spero per il bene di tutti di sbagliarmi.

Riporto il mio sguardo su Stiles e lo trovo a guardarmi. No, non mi guarda... mi fissa. E mi giudica.
Lo capisco dal suo mezzo ghigno e dallo sguardo di sufficienza che mi lancia prima di dire:

"Sarebbe per lei che ci hai richiamato? Ci aspettavamo di meglio, Stiles"

Segue un momento di silenzio, prima che il Nogitsune parli di nuovo:

"Sì, sì. Rispetteremo ugualmente il patto"

Detto questo si volta verso Petronius. Anche lui è stupito quanto me per il fatto che riesca a vederlo. Alza una mano verso di lui e comincia a fare un movimento circolatorio, molto lentamente.

Petronius comincia a contorcersi dal dolore, incapace però di urlare. Si china a terra e vedo che sta per morire.

"Sai, vecchio, devo dire che hai avuto stile. Ma l'umano qui dentro non vuole che usi un altro dei suoi amici per poter tornare umano e morire... perciò... ci penso io a porre fine alle tue sofferenze..."

E mentre il suo ghigno diventa sempre più grande, fino a rendere il volto di Stiles irriconoscibile, Petronius muore lentamente.

Non ha emesso un suono, niente di niente. Semplicemente, poco a poco, svanisce sotto i miei occhi.

E fu così che Petronius lasciò questo modo. In modo silenzioso, portando con sé Ethan, orribilmente.

Una volta sistemato lui, però, Stiles-

No. Il Nogitsune.

Il Nogitsune si volta verso di noi, il volto ancora coperto da quel ghigno.
Un sorriso così perfido da risultare sbagliato sul volto di Stiles...

"Penso che mi dobbiate almeno un grazie, mocciosi"

Lost In The Shadow - Teen WolfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora